ANAC: Cantone propone modifiche al D.L. n. 90/2014

E' stata pubblicata dall'ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione) la delibera 3 luglio 2014 n. 104 recante "Soppressione degli uffici di diretta collaborazi...

04/07/2014
E' stata pubblicata dall'ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione) la delibera 3 luglio 2014 n. 104 recante "Soppressione degli uffici di diretta collaborazione e disposizioni relative al personale" che, facendo seguito alla recente soppressione dell'Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici (art. 19 del D.L. n. 90/2014) e alla decadenza del suo Presidente e dei suoi Consiglieri, dispone la soppressione degli uffici di diretta collaborazione e la revoca dei provvedimenti di attribuzione delle relative indennità.

Nella delibera viene, altresì, precisato che la dott.ssa Antonella Bianconi, attuale Segretario generale dell'ANAC provvederà ad assegnare il personale degli uffici soppressi alle direzioni in cui è attualmente articolata la soppressa Autorità, nonché ad adottare i provvedimenti conseguenti in ordine al relativo trattamento economico.

Ricordiamo che sempre ieri il presidente dell'ANAC Raffaele Cantone ha partecipato all'audizione della Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati in relazione all'iter di conversione del decreto-legge n. 90/2014 e ha depositato le proprie osservazioni al testo che sono integralmente allegate alla presente notizia.

Nel corso dell'audizione il Presidente Cantone è entrato nel merito degli articoli di interesse dell'ANAC tra i quali ricordiamo:
  • l'art. 19 relativo alla soppressione dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, srvizi e forniture;
  • l'art. 30 relativo all'Unità operativa speciale per Expo 2015;
  • l'art. 37 relativo alla trasmissione ad A.N.AC. delle varianti in corso d'opera;

Raffaele Cantone, in pratica, con il testo depositato, ha sollecitato, tra l'altro, alcune piccole modifiche al decreto stesso. Ad esempio, ha chiesto di modificare l'art. 19 in modo da ampliare la norma sui poteri sanzionatori dell'ANAC ma ha, anche, chiesto modifiche all'art. 30 relativo all'istituzione dell'unità speciale per l'Expo 2015. In particolare, si tratterebbe di introdurre un termine all'attività dell'unità, legato o al termine della società dell'Expo o alla chiusura della manifestazione, a fine 2015.

Cantone ha, poi, precisato che, per consentire al presidente dell'ANAC di commissariare le commesse pubbliche frutto di attività illecite è necessario che la magistratura sia obbligata a segnalare all'Autorità quanto meno il decreto di rinvio a giudizio con emissioni di misura cautelare.

Al fine di mettere l'ANAC nella condizione di operare un controllo effettivo sulle varianti trasmesse ed evitare che l'elevato numero di documenti svilisca la previsione normativa a un mero adempimento di carattere burocratico, Cantone ha suggerito la necessità di stabilire "una soglia minima o altro criterio discretivo" (in questo senso, si potrebbe fare riferimento alla soglia dei 5 milioni di euro)".

"Dietro le varianti - osserva Cantone - si nascondono spesso gli atti corruttivi più significativi, trasmettere le varianti è una scelta intelligente, ma abbiamo fatto il conto della serva: se ci mandassero tutte le varianti per gli appalti anche sopra un milione, avremmo oltre mille varianti in un anno e il nostro potere di controllo sarebbe ridicolo, perchè sarebbe impossibile controllarle tutte". Cantone propone, dunque, "di prevedere una soglia quantitativa per appalti sopra i cinque milioni, e in questo caso un controllo veloce le varianti sarebbero centocinquanta in un anno".

Cantone ha, infine precisato che sarebbe opportuno modificare l'art. 37 anche nella parte in cui prevede la trasmissione all'ANAC del progetto esecutivo, in modo da attribuire all'Autorità stessa il potere di richiederne l'invio, all'esito di una prima valutazione.

A cura di Gabriele Bivona

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