ANAC: Indagine sugli affidamenti in deroga alle convenzioni Consip

E' stato pubblicato uno studio contenente le risultanze di una indagine condotta dall'ANAC che ha consentito di mettere in luce alcune positive modalità di a...

13/11/2015
E' stato pubblicato uno studio contenente le risultanze di una indagine condotta dall'ANAC che ha consentito di mettere in luce alcune positive modalità di affidamento, utili per le stazioni appaltanti in termini di effetti virtuosi sull'ottimizzazione degli approvvigionamenti: "Indagine sugli affidamenti in deroga alle convenzioni Consip di energia elettrica, gas, carburanti, combustibili per riscaldamento, telefonia mobile".

L'Autorità, analizzando un campione di Stazioni Appaltanti (SA) derivato da una precedente indagine, ha svolto una propria ricerca richiedendo alle stesse le motivazioni economiche che avevano portato a risparmi significativi (almeno pari all'uno per cento rispetto alle convenzioni Consip) a parità di prestazioni.

Dall'analisi delle relazioni tecniche emergono alcuni elementi che consentono, al di là delle esigenze particolari legate all'attività svolta dalle singole SA o alle loro caratteristiche economiche e territoriali, di segnalare positive modalità di affidamento che sembrano aver avuto effetti virtuosi sull'ottimizzazione degli approvvigionamenti. In particolare si segnala, quale indicazione per le SA, la considerazione del prezzo indicato nelle convenzioni Consip quale base d'asta per i bandi relativi alla corrispondente tipologia di prestazione (base di partenza per ottenere ribassi).

Nel caso dell'energia elettrica nel periodo esaminato (2012-2014), e in generale in tutti i settori merceologici soggetti a instabilità dei mercati, si evidenziano quali ulteriori buone pratiche:
  • il monitoraggio mensile dell'andamento delle quotazioni elaborate dalle Centrali di committenza rispetto a quelle di altri Operatori economici;
  • la quantificazione delle previsioni di consumo scorporate per fascia oraria (monitoraggio e analisi dei consumi storici);
  • la razionalizzazione dei consumi, delle potenze impegnate e dell'efficientamento energetico; l'aggregazione dei fabbisogni di più punti di fornitura;
  • la scelta del tipo di prezzo (fisso piuttosto che indicizzato);
  • la scelta dell'eventuale meccanismo di indicizzazione (ad esempio un sistema di indicizzazione più reattivo rispetto alle fluttuazioni dei prezzi in fase di discesa del mercato e vice versa in caso di previsione di aumenti sistematici di prezzo).

Dal medesimo studio, nel settore della fonia mobile l'opzione di tariffazione flat è risultata più conveniente, al pari della scelta di tariffazione che non prevede la tassa di concessione governativa.
Dal lato degli operatori economici, la disponibilità a offrire prezzi più bassi rispetto alle Convenzioni della centrale di committenza nazionale consente una maggiore vivacità del mercato e una ottimizzazione nell'utilizzo delle risorse pubbliche.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it
     
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