Appalti Pubblici Francesi: tipologie, categorie e soglie applicabili

Gli appalti pubblici francesi: tipologie, categorie e soglie applicabili come previsto dal Codice delle commesse pubbliche

di Aldo Sevino, Nicola Durazzo - 19/07/2020

Gli appalti pubblici possono riguardare lavori, forniture o servizi.  L’acquirente pubblico può prevedere la conclusione di un appalto pubblico sotto forma di un contratto unico o, al contrario, di un appalto per lotti, o, ancora, di un accordo quadro, ecc.

Gli obblighi di pubblicità e i procedimenti gara relativi agli appalti pubblici variano a seconda dell’importo contrattuale e delle soglie di valore in cui il singolo appalto si colloca: soglie che è importante conoscere bene.

Appalti Pubblici Francesi: obiettivo approfondimento

Questo secondo articolo redatto nell'ambito del partenariato tra LavoriPubblici.it, Maître Aldo SEVINO, avvocato del Foro di Lione e avvocato stabilito del Foro di Torino (Studio ASEA) e l’avv. Nicola DURAZZO, avvocato del Foro di Torino (Studio DURAZZO PELLIZZARO) si propone precisamente di illustrare alle imprese italiane le peculiarità procedurali e di pubblicità degli appalti pubblici francesi in relazione ai vari scaglioni di valore in modo da permettere loro di ritrovarsi tra le varie procedure.

La classificazione degli Appalti Pubblici Francesi in base all'oggetto

Gli appalti pubblici possono essere classificati secondo il loro oggetto o secondo le varie tecniche di “acquisto”.

Poiché in Francia, come in Italia, esistono diversi tipi di appalti pubblici un primo criterio di distinzione è dato dall’oggetto del contratto. In base a questo criterio gli appalti pubblici possono essere appalti di lavori, di forniture o di servizi.

Gli appalti pubblici di lavori hanno per oggetto:

  • l'esecuzione o la progettazione e esecuzione di lavori il cui elenco è pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Repubblica francese,
  • la realizzazione o la progettazione e la realizzazione, con qualsiasi mezzo, di un'opera rispondente alle esigenze stabilite dall'acquirente che esercita un'influenza determinante sulla sua natura o progettazione.

In queste due ipotesi, l'appalto pubblico di lavori implica la realizzazione di lavori a carattere immobiliare. Concretamente, la nozione di lavori riguarda le prestazioni il cui oggetto diretto è la realizzazione di nuove costruzioni, il restauro o la manutenzione strutturale di beni immobili per natura o per destinazione.

Da parte sua, l'opera è definita dal Codice delle commesse pubbliche come «il risultato di un insieme di lavori di edilizia o di genio civile destinato a svolgere di per sé una funzione economica o tecnica».

Pertanto, l'opera è il risultato ottenuto con il completamento dei lavori di costruzione, di ristrutturazione o di restauro di un immobile o ancora di lavori di genio civile.

Perché vi sia appalto pubblico di lavori, l'oggetto dell'appalto pubblico deve essere:

  • la realizzazione o la progettazione e la realizzazione di un'opera;
  • l'esecuzione di prestazioni di lavori su tale opera, il che, in applicazione delle norme che individuano l'elenco delle attività che sono considerate “lavori soggetti al diritto delle commesse pubbliche, presuppone che alla prestazione di manodopera sia associata la rimozione di materiale o l'assemblaggio di materiali aventi come obiettivo il miglioramento tecnico o la conservazione o la conservazione del bene immobile nella sua struttura.

Gli appalti pubblici di forniture hanno per oggetto l'acquisto, la locazione finanziaria, la locazione o l'acquisto a riscatto di prodotti. Gli appalti pubblici che comportano lavori di posa in opera e di installazione di forniture acquistate dall'acquirente sono considerati appalti pubblici di forniture (1).

Infine, gli appalti pubblici di servizi hanno per oggetto la realizzazione di prestazioni di servizi. Non esiste una definizione precisa della nozione di «servizi». Questa categoria di appalti pubblici comprende un insieme di servizi molto eterogenei (prestazioni intellettuali, prestazioni materiali, ecc.).

La classificazione degli Appalti Pubblici Francesi in base alla tecnica di “acquisto” scelta dalla Stazione appaltante

Gli appalti, come detto più sopra, possono essere classificati, oltre che a partire dal loro oggetto (lavori, forniture o servizi) anche in base alla tecnica di “acquisto” prescelta dalla Stazione appaltante.

Alla luce di questo criterio, gli appalti possono essere «semplici» o al contrario possono sostanziarsi in accordi quadro, possono essere appalti “globali” e unitari o, al contrario, per lotti.

L'accordo quadro è definito come un contratto a titolo oneroso, concluso tra una persona giuridica pubblica e degli operatori economici pubblici o privati, che ha lo scopo di stabilire le norme che, in particolare per quanto riguarda i prezzi e talvolta le quantità previste, disciplineranno gli appalti (detti successivi) da aggiudicare durante un determinato periodo di tempo.

La sua caratteristica essenziale è di separare la procedura (ed il momento) di selezione dell’aggiudicatario o degli aggiudicatari dal momento dell’aggiudicazione dell’appalto. Esso consente cioè di selezionare più operatori, che saranno nuovamente in concorrenza al momento dell'insorgere concreta della necessità di aggiudicazione.

L'accordo quadro costituisce quindi un contratto che riconosce agli operatori selezionati un'esclusiva, unica o condivisa, per una durata determinata (al massimo quattro anni) in base alla quale vengono successivamente aggiudicati appalti.

Al contrario dell'accordo quadro, il contratto d’appalto «semplice» è un contratto che impegna immediatamente l'acquirente pubblico nei confronti dell'operatore economico aggiudicatario.

Per realizzare l'appalto, l'acquirente pubblico può ricorrere a un appalto unico (o globale) o al contrario ricorrere a un appalto suddiviso in lotti, nel quale le singole parti di cui l’opera si compone divengono ciascuna oggetto di un appalto a sé stante.

In Francia, la suddivisione in lotti è la regola, ciò al fine di consentire la massima concorrenza tra le imprese e di permettere loro, indipendentemente dalle loro dimensioni, di accedere alla commessa pubblica.

L'acquirente pubblico deve innanzitutto verificare se la suddivisione è possibile e, solo nell'ipotesi in cui non lo sia, prevedere l'aggiudicazione di un appalto unico.

La Stazione appaltante è quindi, in linea di principio, tenuta ad la suddivisione in lotti dell’appalto, vale a dire a concludere tanti appalti o accordi quadro quante sono le prestazioni necessarie a dare l’opera completa.

In deroga a tale regola, l'acquirente pubblico può aggiudicare un appalto globale (unico) quando:

  • la separazione in lotti è tale da restringere la concorrenza;
  • quando la separazione in lotti rende tecnicamente difficile il soddisfacimento delle necessità dell'amministrazione;
  • quando la separazione in lotti rende finanziariamente più onerosa l'esecuzione delle prestazioni.

In tal caso, spetta alla Stazione appaltante motivare la scelta di ricorrere ad un appalto globale (unico).

Appalti Pubblici Francesi: gli obblighi di pubblicità

Qualunque sia il tipo o la categoria di appalto, gli acquirenti pubblici sono soggetti a obblighi di pubblicità e di procedura (a tutela della concorrenza).

Tuttavia questi obblighi sono diversi (più o meno gravi) a seconda del valore e dell’oggetto degli appalti.

Da un lato, l'acquirente pubblico deve conformarsi ad una delle procedure di gara previste dalla legge e determinata in funzione del valore dell'acquisto e del suo oggetto (lavori, forniture, servizi).

D'altro canto, esso deve applicare regole di pubblicità che variano anch'esse in funzione della natura dell’acquirente pubblico, del valore stimato e dell'oggetto dell'appalto.

Procedure

Come si è detto, le procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici variano in funzione del loro oggetto (lavori, forniture e servizi) e del valore stimato dell'appalto:

  • se il valore stimato dell'appalto è inferiore alle soglie c.d. “comunitarie”, al di sopra delle quali devono tassativamente adottarsi procedure “formalizzate”, l'acquirente pubblico può ricorrere ad una procedura “adattata” di cui determina liberamente le condizioni e le modalità procedurali: si parla in questo caso di “appalto con procedura adattata (MAPA)”;
  • al di sopra delle soglie comunitarie, l’acquirente pubblico deve rispettare una procedura c.d. “formalizzata” (che sarà illustrata in uno dei prossimi articoli).

Infine, per gli appalti di valore inferiore a €. 40.000,00, l'acquirente pubblico – come in Italia – è totalmente libero di procedere anche ad affidamenti diretti: egli è tenuto unicamente a scegliere un'offerta pertinente, a fare un buon uso dei fondi pubblici ed a non contrarre sistematicamente con lo stesso fornitore quando ci sono più offerte in grado di soddisfare le sue esigenze.

Infine, la procedura può cambiare in funzione della natura dell'acquirente pubblico interessato: collettività territoriale, struttura sanitaria, servizi dello Stato.

Soglie delle procedure formalizzate applicabili dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2021 (importi tasse escluse)

Oggetto dell’appalto

Soglie delle procedure formalizzate

Forniture e servizi

A partire da €. 139 000,00 (IVA esclusa) per lo Stato e i suoi enti

A partire da €. 214.000,00 (IVA esclusa) per gli enti territoriali e le istituzioni sanitarie pubbliche

A partire da €. 428.000,00 (IVA esclusa) per i soggetti aggiudicatori che esercitano servizi di rete nel campo delle utilities (in particolare la produzione, il trasporto o la distribuzione di elettricità, gas e acqua).

Lavori

A partire da €. 5.350.000,00 (IVA esclusa) 

Al di sopra di queste soglie dette comunitarie, l'acquirente deve ricorrere ad una procedura detta formalizzata (bando di gara, ecc.). Al contrario, al di sotto di tali soglie, l'acquirente pubblico può ricorrere alla procedura degli appalti con procedura adattata (MAPA).

Statisticamente, i MAPA sono le procedure più ampiamente utilizzate.

Pubblicità

Per quanto riguarda la pubblicità (e non più le procedure), le soglie sono più numerose. È pertanto opportuno distinguere gli appalti di importo inferiore a €. 40.000,00, quelli di importo inferiore a €. 90.000,00, quelli di valore inferiore e superiore alle soglie comunitarie.

A seconda dell'importo dell'appalto, l'acquirente pubblico potrà non essere tenuto ad alcuna pubblicità preliminare, o ad una pubblicità libera (detta adattata), o ad una pubblicità in un giornale di annunci legali (JAL), o anche ad una pubblicità nel bollettino ufficiale degli annunci degli appalti pubblici (BOAMP) e nella GU dell'Unione europea.

OBBLIGHI DI PUBBLICITÀ SECONDO LE SOGLIE – IMPORTI IVA ESCLUSA

Tipo di appalto

Acquirente

Pubblicità non obbligatoria

Pubblicità libera o adattata

Pubblicità obbligatoria sul BOAMP o su un JAL

Pubblicità obbligatoria sul BOAMP e su un JOUE

Forniture e servizi

Stato e Autorità centrali

al di sotto di €. 40.000,00

da €.40.000,00 a €. 89.999,99 

da €. 90.000,00 a €. 138.999,00

a partire da
€. 139.000,00

 

Enti territoriali, loro enti strumentali, loro unioni e altri acquirenti pubblici (escluso lo Stato)

al di sotto di €. 40.000,00

da €.40.000,00 a €. 89.999,99 

da €. 90.000,00 a €. 213.999,99

a partire da
€. 214.000,00

Servizi sociali e specifici

Stato e Autorità centrali

al di sotto di €. 40.000,00

Da €. 40.000,00 a
€. 749.999,99

No

a partire da
€. 750.000,00
(solo sul JOUE)

 

Enti territoriali, loro enti strumentali, loro unioni e altri acquirenti pubblici (escluso lo Stato)

al di sotto di €. 40.000,00

Da €. 40.000,00 a
€. 749.999,99

No

a partire da €. 750.000,00
(solo sul JOUE)

Lavori

Qualsiasi autorità aggiudicatrice

al di sotto di €. 40.000,00

da €.40.000,00 a €. 89.999,99 

Da €.90.000,00 a
€. 5.349.999,99

a partire da €. 5.350.000,00

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A cura di Maître Aldo SEVINO
Avvocato presso il Foro di Lione (Francia) e avvocato stabilito presso il Foro di Torino
Studio ASEA

Avvocato Nicola DURAZZO
Avvocato presso il Foro di Torino
Studio DURAZZO PELLIZZARO

Note

(1) In Italia la distinzione fra un contratto d’appalto e un contratto di “fornitura e posa” è sottile e non sempre facile.

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