Aziende private e gare pubbliche: come gestire le opere di urbanizzazione a scomputo? Il valore di processi digitalizzati

Il tema degli asset immobiliari e delle opere di urbanizzazione a scomputo è particolarmente interessante e attuale per società private

di Redazione tecnica - 30/09/2020

Il tema degli asset immobiliari e delle opere di urbanizzazione a scomputo è particolarmente interessante e attuale per società private come banche, catene di negozi, assicurazioni con più filiali sul territorio, o realtà logistiche dell’indotto. Sono molti i player che si trovano a gestire periodicamente queste tematiche nel momento in cui progettano o realizzano sviluppi immobiliari o devono anche solo ottenere i titoli edilizi per la costruzione di una nuova sede, o per la razionalizzazione di asset esistenti.

Le opere di urbanizzazione a scomputo

Ed infatti, nell’ambito di queste operazioni di sviluppo l’operatore privato ha l’occasione di sostituire il pagamento degli oneri al Comune con la realizzazione di nuove opere di urbanizzazione (ad es. viabilità, parchi, parcheggi ecc.), che possono costituire un’occasione per riqualificare e potenziare le aree con interventi di pubblica utilità. Con un grande caveat però: le gare per l’esecuzione di tali opere pubbliche devono essere condotte secondo le procedure del Codice dei contratti pubblici. E questo è un vincolo rende spesso molto complessa la gestione delle gare in quanto tipicamente le aziende private non hanno infatti competenze interne relative ad una normativa specialistica che è spesso in continuo cambiamento come testimoniato anche dal recentissimo “Decreto Semplificazioni”, entrato in vigore a metà settembre.

Le principali esigenze

Le principali esigenze di chi si trova a gestire gare di questo tipo sono quindi quelle di dover gestire un processo di gara in base ad una normativa specialistica e di mantenere un controllo sull’intero processo di scelta dell’esecutore, tutelandosi dalle possibili inadempienze e garantendo la massima efficienza del progetto.

La nostra esperienza - commenta l’avv. Jacopo Recla, Partner dello Studio Legale Bertacco Recla - ci insegna che è importante impostare correttamente la realizzazione di queste opere sin dalla pianificazione urbanistica e edilizia del progetto e che è molto portante predisporre in modo corretto il contratto per l’esecuzione delle opere. In ogni caso, con un adeguato supporto legale e informatico anche le gare pubbliche possono essere tranquillamente gestite dagli operatori privati e trasformarsi in un’occasione per rendere più efficienti gli interventi edilizi”.

Grazie alla profonda esperienza maturata nell’ambito del processo di appalto pubblico con molte stazioni appaltanti - afferma Carlo Moroni, Account Executive Head of Public Sector di Jaggaer Italia - siamo uno dei partner con le competenze giuste per accompagnare le aziende private lungo tutto il processo di gara anche nel caso di opere di urbanizzazione a scomputo. La piattaforma Jaggaer One assicura lo svolgimento delle gare nel rispetto della normativa pubblica e con i più elevati standard in materia di sicurezza dei dati e dei processi, con tempi molto rapidi di implementazione, semplicità di utilizzo e massima flessibilità nella configurazione”.

Le gare per lavori pubblici hanno caratteristiche proprie che enfatizzano questi temi: per esempio in caso di importi elevati delle opere e di una partecipazione anche molto numerosa di operatori economici, che può arrivare a decine di offerenti spesso organizzati in Raggruppamento o Consorzio. In fase di offerta, la piattaforma utilizzata per la gestione digitale delle gare deve agevolare gli Operatori Economici accompagnandoli nel processo e segnalando, con sistemi di alert automatico, errori o imprecisioni rispetto al processo configurato dalla Stazione Appaltante. Tipicamente sono molti i documenti da caricare o i form da compilare a cura dei concorrenti alle gare: usabilità e velocità di risposta sono dunque tra i primi requisiti imprescindibili per la piattaforma.

La fluidità e regolarità del processo di sottomissione digitale delle offerte è particolarmente rilevante - continua Carlo Moroni - perché è interesse dell’Operatore Economico offrire - e della Stazione Appaltante ricevere - quante più possibili offerte. Per entrambi è fondamentale minimizzare le aree di possibile incertezza ed errore che potrebbero generare ricorsi e contenziosi, impedendo l’assegnazione della gara e dunque allungando i tempi di esecuzione delle opere”.

La giurisprudenza amministrativa - conferma l’avv. Jacopo Recla - ha sottolineato più volte che le eventuali problematiche connesse al caricamento dei documenti non sono imputabili al gestore se la piattaforma è stata programmata correttamente, ad esempio avvisando in caso di errori di caricamento, e se è possibile tracciare tutte le operazioni telematiche svolte”.

In fase di valutazione delle Offerte si ripresentano le medesime esigenze di performance e usabilità, in questo caso a beneficio della Stazione Appaltante. Una piattaforma in grado di assicurare standard elevati può agevolare significativamente il lavoro delle commissioni e dei RUP in tutto il processo dalla valutazione alla stesura dei Verbali, attraverso un processo completamente digitalizzato.

Naturalmente in tutte le fasi deve essere garantita la massima sicurezza e riservatezza dei dati. È un prerequisito fondamentale trasversale alle fasi e agli attori di tutto il processo di gara e che deve essere tenuto in particolare considerazione dalle Stazioni Appaltanti quando scelgono la piattaforma da utilizzare per gestire gli appalti in digitale. Soluzioni adeguatamente certificate – come nel caso di Jaggaer One – offrono maggiori garanzie da questo punto di vista.

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