Codice Appalti e Direttive europee: tutti gli emendamenti approvati

Ieri sera l'VIII Commissione della Camera in seduta notturna, dalle ore 21:10 alle ore 00:05 ha definitivamente licenziato il testo del DDL delega relativo a...

01/10/2015
Ieri sera l'VIII Commissione della Camera in seduta notturna, dalle ore 21:10 alle ore 00:05 ha definitivamente licenziato il testo del DDL delega relativo al recepimento delle tre direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE del Parlamento europeo ed al riordino della normativa sugli appalti.

In pratica è passata la linea preannunciata dal Governo e fatta propria dai relatori che contiene le due novità relative:
  • allo "spacchettamento" dell'unico originario decreto legislativo previsto nel testo approvato in senato in due provvedimenti: il primo, da emanare entro il termine del 18 aprile, per recepire le direttive individuando, anche, le parti dell'attuale codice dei contratti e del Regolamento incompatibili con le direttive e prevedendone (probabilmente) l'abrogazione ed il secondo, da emanare entro il 31 luglio 2016, con un nuovo codice dei contratti e la definitiva abrogazione del vecchio Codice e del vecchio Regolamento;
  • all'abolizione del regolamento generale con la sostituzione dello stesso con linee guida di carattere generale da adottarsi di concerto tra il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e l'ANAC.

Non hanno avuto alcun esito positivo, com'era prevedibile, i subemendamenti presentati dalle opposizioni ed in particolare non è stato approvato il subemendamento che disponeva il parere vincolante delle Commissioni Parlamentari sui decreti legislativi che devono essere emanati, rispettivamente, entro il 18 aprile ed entro il 31 luglio 2016.

Sono stati approvati, anche, gli emendamenti relativi:
  • al superamento della legge obiettivo;
  • al coinvolgimento dei cittadini dei territori oggetto di grandi opere;
  • alla cancellazione dell'obbligo di pubblicità di bandi e avvisi di gara sui giornali;
  • alla modifica della arma relativa agli appalti delle concessionarie;
  • alla premialità per chi denuncia fenomeni corruttivi negli appalti;
  • allo stop alle varianti in corso d'opera se non esplicitamente giustificate;
  • ai paletti ai conflitti di interesse tra progettisti e stazioni appaltanti.

In allegato il testo a fronte con riportato nella colonna di sinistra il testo così come approvato al Senato e nella colonna di destra il testo modificato dagli emendamenti approvati dall'VIII Commissione ieri notte (emendamenti dei relatori in bold ed emendamenti dei componenti in rosso bold).

A cura di Arch. Paolo Oreto
     
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