Codice appalti e Direttive europee: in Audizione in Commissione Raffaele Cantone

Ieri all'VIII Commissione (Ambiente, territorio e lavori pubblici) della Camera dei Deputati intera giornata dedicata al disegno di legge delega relativo al ...

16/07/2015

Ieri all'VIII Commissione (Ambiente, territorio e lavori pubblici) della Camera dei Deputati intera giornata dedicata al disegno di legge delega relativo al recepimento delle direttive comunitarie 2014/23/CE, 2014,/24/CE e 2014/25/CE, approvato il 18 giugno in prima lettura dal Senato con il nuovo titolo "Delega al Governo per l'attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture".

Successivamente all'Audizione del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio del 9 luglio scorso , si è avuta stamattina l'audizione di Raffaele Cantone Presidente dell'ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) e, mentre il Ministro Graziano Delrio che non è entrato nel merito del modifiche che il Governo vorrebbe apportare al testo licenziato dal Senato e si è limitato soltanto a ricordare cosa c'è di buono nell'attuale testo approdato alla Camera pr la prima lettura, il Presidente Cantone nel ribadire il suo giudizio positivo sul testo della ddl approvato dal Senato non ha mancato di chiedere alcune proposte di correzioni che possono essere condensate nei seguenti punti:

  • Progettazione e incentivo 2% tecnici Pubblica Amministrazione
  • Legge obiettivo, General contractor e varianti
  • Qualificazione delle imprese
  • Commissari di gara
  • Arbitrati
  • Commissariamenti
  • Concessioni


Progettazione e incentivo 2% tecnici Pubblica Amministrazione - Mentre Cantone è d'accordo sulla centralità del progetto e sul fatto che i progetti debbano essere assolutamente esecutivi, sul problema dell'incentivo 2% per i tecnici della PA non è dell'avviso che tale incentivo debba essere del tutto cancellato in quanto "Può essere uno stimolo per premiare le migliori energie professionali interne alle amministrazioni che pure esistono"; ha, anche, aggiunto, però, che l'incentivo stessi va limitato stabilendo tetti massimi alle retribuzioni, o al valore delle opere perché "Una cosa è il 2% su un opera di un milione, un'altra è la stessa percentuale su un opera da decine o centinaia di milioni", aggiungendo, anche, che l'incentivo deve essere riconosciuto solo a chi progetta e, non "a chi si limita a firmare due carte".

Legge obiettivo, General contractor e varianti - In riferimento alla legge obiettivo, Cantone ha precisato che nel caso di General Contractor non devono essere possibili varianti e le opere stesse devono essere appaltate chiavi in mano in quanto "Il general contractor è la tipologia di appalto più problematica" ed il contraente generale deve realizzare l'opera al prezzo pattuito "senza possibilità i modifiche in corsa, altrimenti quel contratto si trasforma in qualcos'altro".
Le uniche varianti possibili devono essere soltanto quelle per adeguare il progetto a nuove normative sopravvenute successivamente all'affidamento ed ha, anche aggiunto, in riferimento al caso metro C di Roma, che "non prevedere la possibilità di ritrovamenti archeologici a Roma" rientra in quei casi in cui la colpa è, soltanto del Contraente Generale.
Il Presidente Cantone ha, anche, aggiunto che Cantone che spera che venga abrogata le legge obiettivo ed il modello delle grandi opere "chiavi in mano" e che un'eventuale abrogazione "Sarebbe un messaggio importante e ribadirebbe il concetto che il nuovo codice è l'unica norma di riferimento per il settore".

Qualificazione delle imprese - Cantone ritorna sul problema della qualificazione delle imprese non più per togliere alle SOA il sistema di qualificazione ma per evitare che lo stessa sistema non venga esteso anche ai servizi e forniture limitando, poi, la "possibilità di cessione di ramo d'azienda tra i costruttori, prevedendo requisiti sostanziali".

Commissari di gara - In questo caso Cantone fa una richiesta esplicita di modifica al testo approvato in prima lettura dal Senato. In pratica dalla norma così com'è scritta scatta l'obbligo per le stazioni appaltanti di commissari di gara estratti a sorteggio da un albo gestito dall'Anac invece che su soggetti interni o nominati in proprio con costi aggiuntivi a carico delle Pubblica Amministrazione costrette a pagare i commissari. La modifica richiesta dovrebbe consistere nel mantenere l'obbligo di commissari esterni a sorteggio soltanto "al di sopra di certe soglie o per certe tipologie di appalti".

Arbitrati - Per risolvere i conflitti tra Pa e imprese senza ricorrere a un Tar, nell'attuale testo del disegno di legge delega gli arbitrati sono stati ridotti ma Cantone pur essendo d'accordo chiede di non eliminarli del tutto con la possibilità di cancellare gli "arbitrati liberi" (quelli dove il terzo arbitro viene scelto dalle parti) e mantenere solo quelli "amministrati" dove il terzo arbitro viene scelto dalla camera arbitrale in funzione presso l'Anac.
A questa prima richiesta se ne aggiungono poi le altre relative a far diventare gli arbitri pubblici ufficiali e alla riduzione dei compensi.

Commissariamenti - Cantone ha chiesto espressamente di non toccare i commissariamenti per corruzione in riferimento alla misura della delega che introduce la possibilità per le stazioni appaltanti di valutare se annullare la gara o scorrere la graduatoria di aggiudicazione (assegnando l'appalto a un'altra impresa) prima che si attivi l'Anac.
A giudizio del Presidente dell'ANAC il rischio è quello di "indebolire un istituto che sta funzionando".

Concessioni - Su sollecitazione di alcuni componenti dell'VIII commissione, Cantone è tornato anche sul tema delle concessioni dicendo "Vi invito a focalizzare l'attenzione anche su porti e aeroporti. Bisognerebbe verificare come vengono affidate e quanto durano perché in questi casi si creano rendite di posizione molto rilevanti. Se poi andassimo a vedere come vengono affidati i lavori a valle scopriremmo che difficilmente si usa il codice appalti".

 

 

A cura di arch. Paolo Oreto -

 

 

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