Codice dei contratti: Un’interrogazione sulla consultazione dei

È stata presentata nei giorni scorsi dall’onorevole Claudia Mannino una interrogazione a risposta scritta al Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gent...

08/03/2017

È stata presentata nei giorni scorsi dall’onorevole Claudia Mannino una interrogazione a risposta scritta al Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni e al Ministro delle infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio in riferimento alla consultazione che la Cabina di regia di Palazzo Chigi, istituita ai sensi dell’articolo 212 del nuovo Codice dei contratti. Tale consultazione avviata e conclusa  in breve tempo era rivolta ai responsabili unici dei procedimenti (RUP) delle stazioni appaltanti, e nasceva con lo scopo di rilevare le principali difficoltà attuative e di raccogliere proposte di riformulazione normativa in vista della predisposizione del provvedimento correttivo del codice.

Nell’interrogazione, la Mannino, in riferimento al decreto correttivo del codice dei contratti ed alle linee guida emanate dall’Anac evidenzia come tutti i contributi, le osservazioni ed i documenti presentati dai soggetti coinvolti dall'Anac e dal Parlamento sono stati pubblicati e resi disponibili in apposita sezione sul sito dell'Anac e su quello della Camera dei deputati mentre sotolinea come la Presidenza del Consiglio dei ministri non abbia ritenuto di disporre la pubblicazione dei contributi pervenuti dai responsabili unici dei procedimenti, né tantomeno di procedere all'elaborazione di una nota di sintesi dei relativi contenuti.

L’interrogazione viene conclusa chiedendo se il Governo non ritenga opportuno, nell'ottica di favorire un concreto ed efficace percorso di collaborazione istituzionale ed assicurare maggiore trasparenza, pubblicare e rendere disponibili tutti i contributi che sono stati presentati dai responsabili unici dei procedimenti alla cabina di regia relativamente alla consultazione sopra richiamata, nonché tutte le osservazioni comunque pervenute inerenti alle ipotesi di modifica della nuova disciplina dei contratti pubblici.

Abbiamo chiesto all’onorevole Mannino una battura su questa interrogazione. Ecco la sua risposta: “Quando abbiamo lavorato alla delega sul nuovo codice e sullo stesso decreto delegato (d.lgs. n. 50/2016) abbiamo chiesto al Presidente dell’ANAC Raffaele Cantone di avviare una seria digitalizzazione di tutte le procedure strutturata su 3 livelli di accessibilità all'informazione elencati nell’immagine successiva:

La risposta fu che per Cantone era impossibile in Italia! Pochi giorni fa abbiamo appreso che proprio l'Anac si sta muovendo nella direzione da noi indicata come è possibile osservare nella notizia pubblicata da agenda digitale dal titolo «Codice Appalti, Anac: verso un piano nazionale per l’eProcurement» ed in cui si afferma che «Tutti i dati sulle procedure di gara confluiscono in un’unica banca dati gestita dall’Anac, per prevenire illegalità e contenere la spesa. L’Anticorruzione ha anche il compito di gestire l’Osservatorio Contratti Pubblici, e partecipa al gruppo di lavoro presso la presidenza del Consiglio per definire un piano nazionale per l’eProcurement». Adesso nell'ottica della collaborazione istituzionale e di trasparenza tra le istituzioni chiediamo a governo di rendere pubbliche (così come già fa Anac ed il parlamento) le osservazioni che giungono a palazzo Chigi. Temiamo una risposta negativa poiché sarebbe l'ennesima conferma di un governo che predica bene e razzola male ... o se preferite, sarebbe l'ennesima prova di un governo che agli altri impone modus operandi che per se stesso non valgono!

In allegato il testo dell’interrogazione.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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