Congresso Nazionale Ingegneri, Zambrano: "Ingegneri siano protagonisti del cambiamento del Paese"

Si sono aperti oggi nella splendida cornice del Teatro Massimo di Palermo i lavori del 61° Congresso Nazionale degli Ingegneri, ultimo evento dell'attuale Co...

22/06/2016

Si sono aperti oggi nella splendida cornice del Teatro Massimo di Palermo i lavori del 61° Congresso Nazionale degli Ingegneri, ultimo evento dell'attuale Consiglio Nazionale, con l'obiettivo di tracciare la linea d'indirizzo del prossimo quinquennio.

Nel corso della relazione iniziale il Presidente Armando Zambrano ha lanciato un chiaro monito "Progettare il cambiamento del Paese è ciò che deve caratterizzare il nostro impegno nel prossimo futuro. Dobbiamo essere protagonisti di questo processo perché abbiamo tutte le carte in regola".

La relazione è servita al Presidente per sottolineare come l’attuale Congresso si basi su “condivisione e professionalità dei nostri iscritti”. I lavori precongressuali, infatti, hanno visto il fondamentale contributo dei rappresentanti degli Ordini territoriali che hanno partecipato ai lavori precongressuali individuando e approfondendo i temi trattati in questa edizione del Congresso.

In riferimento poi alla scadenza del mandato e ai 5 anni trascorsi, Zambrano ha affermato "Abbiamo lavorato duramente in coincidenza col peggior momento della vita dei professionisti in Italia. Abbiamo dovuto fronteggiare le conseguenze dell’abolizione delle tariffe che hanno favorito il fenomeno del massimo ribasso, oltre al fenomeno delle società di ingegneria”. Aggiungendo che “senza professionisti lo Stato non funziona e la nostra categoria ha i numeri per svolgere un ruolo decisivo. Negli ultimi cinque anni ci sono stati 100mila nuovi laureati in ingegneria e 10mila nuovi iscritti all’Albo. Il trend occupazionale degli ingegneri, inoltre, se si fa eccezione del settore delle costruzioni, rimane molto buono. Ma occorre utilizzare questa forza ispirandosi all’articolo 3 della legge sulle professioni che associa a queste indipendenza ed autonomia di giudizio. In questo senso la riforma del sistema ordinistico non deve essere un obbligo ma un’opportunità: un modo per rispondere al meglio alle esigenze degli iscritti e del Paese”.

L'intervento di Zambrano si è concluso con un augurio e una speranza “la battaglia dobbiamo farla tutti assieme, non solo il CNI”.

 

Durante i lavori pomeridiani è stato dedicato ampio spazio a Scintille, il contest che ha premiato i migliori progetti nei quali ingegneria e altre discipline hanno dato vita ad una contaminazione virtuosa. “Smontare e rimontare idee per discutere della rappresentanza e del futuro degli Ordini - queste le parole del Vice-Presidente Gianni Massa, che ha continuato - Guardare oltre i recinti delle competenze, senza paura della contaminazione. Scintille è uscita dall’ordinario. Questo Consiglio Nazionale, assieme agli Ordini territoriali, tramite questo progetto sta comprendendo che la vera tutela per gli iscritti è cogliere l’essenza dell’ingegneria”.

Il contest ha premiato:

  • I posto - Emanuele Contis col progetto Indòru – Boutique del Suono.
  • Il posto - Lucio Tommaso De Paolis per l’Augmented Surgical Navigator, strumento a supporto della chirurgia epatica
  • II posto - Erica Donarini per lo sviluppo di un modello di validazione quantitativa delle performance nell’uso della chirurgia laparoscopica 2D vs 3D.

Sempre nell’ambito dello spazio dedicato a Scintille si è poi sviluppato il dibattito sul tema “ingegneri e futuro”. Gli interventi coordinati da Gianni Massa hanno visto protagonisti Gabriele Del Mese (Arup), Salvatore Majorana (Direttore Trasferimento Tecnologico ITT), Ugo Parodi (Ceo Mosaicoon); Andrea Pietrabissa (Direttore Chirurgia Generale II Policlinico S.Matteo PV), Roberto Spano (Sardex) e Bruno Vusini (Ceo AMC Instruments).

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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