Consiglio di Stato: Parere sullo schema di contratto per la progettazione, costruzione e gestione opere pubbliche

Con il parere espresso dal Consiglio di Stato viene stoppato lo schema predisposto dal Ministero che avrebbe dovuto attuare la disciplima del PPP

di Redazione tecnica - 08/06/2020

Il Consiglio di Stato ha espresso il Parere 28/04/2020, n. 823 sullo “Schema di contratto standard per l'affidamento della progettazione, costruzione e gestione di opere pubbliche a diretto utilizzo della pubblica amministrazione da realizzare in partenariato pubblico-privato” predisposto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Con il parere espresso dal Consiglio di Stato viene, di fatto, stoppato lo schema predisposto dal Ministero che avrebbe dovuto attuare la disciplima di cui alla Parte IV del Codice dei contratti per il fatto stesso che lo schema avrebbe dovuto essere predisposto dall’ANAC e non dal Ministero ed, in effetti, nella specifica materia dei contratti pubblici preordinati alla realizzazione di opere pubbliche, in base al codice di settore, esiste una disciplina normativa di rango primario che regola in modo puntuale, tra i tanti profili, anche quello dell’adozione di linee guida e contratti tipo, e che demanda tale compito, con l’articolo 213, comma 2 del Codice dei contratti, all’ANAC; in base al citato comma 2 “L'ANAC, attraverso linee guida, bandi-tipo, capitolati-tipo, contratti-tipo ed altri strumenti di regolazione flessibile, comunque denominati, garantisce la promozione dell'efficienza, della qualità dell'attività delle stazioni appaltanti, cui fornisce supporto anche facilitando lo scambio di informazioni e la omogeneità dei procedimenti amministrativi e favorisce lo sviluppo delle migliori pratiche”.

Tra l’altro nel parer del Consiglio di Stato è, anche, affermato che “Detto in modo più chiaro, se l’intenzione delle Autorità richiedenti è quella di dar vita ad un contratto-tipo ex art. 213, comma 2, Codice dei contratti pubblici - con le relative implicazioni sotto un profilo giuridico - sarà necessario che lo schema di contratto, ora in esame, venga adottato dall’ANAC nel rispetto delle regole applicabili a tale Autorità e non può essere oggetto di solitaria approvazione da parte del Ministero richiedente. Solo l’ANAC, infatti, in questo contesto ordinamentale ha attribuito dalla legge il compito di assicurare la “omogeneità dei procedimenti amministrativi” e di favorire “lo sviluppo delle migliori pratiche” (art. 213, comma 2, Codice); se tali compiti fossero demandati alle singole amministrazione, infatti, verrebbe in radice frustrata la possibilità di assicurare l’omogeneità dei procedimenti”.

Il Consiglio di Stato, nel proprio parere, boccia, in pratica, lo schema di contratto standard per l'affidamento della progettazione, costruzione e gestione di opere pubbliche a diretto utilizzo della pubblica amministrazione da realizzare in partenariato pubblico-privato, con annessa “Guida alla redazione”; ricordiamo che sia lo schema che la Guida sono state oggetto di due consultazioni pubbliche, la prima del mese di febbraio 2015, la seconda del mese di settembre 2018 principalmente in merito alla competenza a emanare l'atto.

In allegato lo schema di Contratto con la Guida predisposti dal MEF ed il Parere 28 aprile 2020, n. 823 del Consiglio di Stato

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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