Costi della manodopera: richiamo di ANAC alle SA

La valutazione dei costi della manodopera influenza la corretta definizione dell'importo a base d'asta e la sostenibilità dell'offerta da parte dei concorrenti

di Redazione tecnica - 30/05/2025

Il calcolo errato dei sosti della manodopera calcolati determina un importo incongruo della base d’asta e, di conseguenza, mette a rischio la sostenibilità economica e la remuneratività dell'appalto da parte dei concorrenti.

Calcolo errato dei costi della manodopera: le conseguenze

Sulla base di questi presupposti ANAC, con il parere del 21 maggio 2025, n. 202, ha invitato una SA ad annullare in autotutela una gara per l’affidamento di un servizio, mettendo in evidenza le criticità sulla corretta valutazione dei costi della manodopera, come previsto dagli artt. 41, commi 13 e 14, del d.Lgs. n. 36/2023.

In particolare, un OE ha segnalato l'insostenibilità economica del servizio, affermando che era richiesta una disponibilità effettiva H24/365, incompatibile con un'impostazione a "servizio a chiamata” come specificato nel capitolato d'appalto e che i costi della centrale operativa, obbligatoriamente previsti, erano stati totalmente ignorati.

La SA avrebbe infatti effettuato il computo dei costi esclusivamente sul numero storico delle chiamate, senza considerare il necessario presidio continuativo con mezzi, personale e struttura organizzativa.

Non solo: ha ritenuto che il servizio potesse essere svolto in forma non esclusiva e su chiamata, escludendo quindi ogni onere fisso correlato a disponibilità, coordinamento e gestione dei mezzi. Tuttavia, le stesse clausole del Capitolato sarebbero state in contraddizione con tale impostazione.

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