Costi della manodopera: richiamo di ANAC alle SA

La valutazione dei costi della manodopera influenza la corretta definizione dell'importo a base d'asta e la sostenibilità dell'offerta da parte dei concorrenti

di Redazione tecnica - 30/05/2025

Costi della manodopera: come determinarli

ANAC ha accolto integralmente i rilievi del segnalante, accertando che il servizio non poteva essere qualificato come "a chiamata" nel senso tecnico e normativo del termine, con condizioni invece compatibili con la definizione di servizio continuativo, che implica costi fissi strutturali che non possono essere ignorati nella costruzione della base d’asta.

Secondo l'Autorità, la base d'asta era viziata da una valutazione istruttoria lacunosa, in violazione dell'art. 41 che:

  • al comma 13 impone il riferimento alle tabelle del Ministero del Lavoro per la determinazione dei costi medi del lavoro;
  • al comma 14 obbliga le stazioni appaltanti a scorporare tali costi dal ribasso e a stimarli in maniera realistica e verificabile.

In questo caso, la stima non considera:

  • l’effettiva incidenza del personale su turni continuativi;
  • la presenza obbligatoria della centrale operativa dedicata;
  • l’ammortamento dei mezzi esclusivi;
  • le possibili maggiorazioni per notturni, festivi e pronta disponibilità.

ANAC ricorda che l’art. 41 del Codice ha come finalità ultima quella di garantire l'affidabilità dell'offerta e tutelare i lavoratori attraverso la congruità della retribuzione. Una base d’asta sottostimata non solo compromette l’esito della gara ma espone l’amministrazione a contenziosi e disservizi futuri, come già emerso in molti casi analoghi.

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