Da ITACA le Linee di indirizzo sicurezza e salute nei cantieri di opere pubbliche in emergenza Covid-19

Le Linee Guida sono un valido strumento e un utile riferimento per tutti i Coordinatori della Sicurezza chiamati a redigere l’integrazione al PSC

di Redazione tecnica - 23/07/2020

Il 18 giugno 2020 la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, di cui ITACA è l’organo tecnico, ha approvato le "Linee di indirizzo sicurezza e salute nei cantieri di opere pubbliche in emergenza Covid-19".

Da ITACA le linee di indirizzo sicurezza e salute nei cantieri di opere pubbliche

Le linee d'indirizzo sono il frutto del contributo di esperti regionali, con la fattiva collaborazione delle istituzioni pubbliche competenti, degli ordini e collegi professionali e delle parti sociali.

Le Linee Guida rappresentano un valido strumento ed un valido riferimento per tutti i Coordinatori della Sicurezza chiamati a redigere l’integrazione al PSC ottemperando all’obbligo previsto dal Protocollo Ministeriale allegato al DPCM 17 maggio 2020. Nello specifico il documento definisce una prima parte ricognitiva contenente le prime indicazioni in materia di sicurezza e salute nei cantieri, così come definite dalla vigente normativa, mentre nella seconda parte vi è un elenco di voci delle misure “antiCOVID-19” utile per la classificazione delle maggiori somme spese dall’impresa come Costi della Sicurezza piuttosto che come Oneri della Sicurezza.

L'aggiornamento dei costi della sicurezza

Il Coordinatore della Sicurezza, di concerto con il Direttore dei Lavori ed il Responsabile dei Lavori, predisporrà l’aggiornamento dei “costi della sicurezza” coerentemente al proprio PSC ed attenendosi alle indicazioni delle Linee Guida utilizzando voci di capitolato che potranno essere presenti all’interno dei singoli prezzari di riferimento per l’Ente Pubblico, o mediante la predisposizione dell’analisi del nuovo prezzo qualora non presente nel prezzario di riferimento.

Gli oneri della sicurezza

Nelle Linee guida è, anche, chiarito che qualora talune maggiori spese sostenute dall’impresa siano ricomprese all’interno degli “oneri della sicurezza”, l’Ente Pubblico non dovrà quantificare alcun importo dal momento che detti oneri costituiscono una quota parte delle spese generali; limitatamente alla fase emergenziale, solo per le lavorazioni che saranno eseguite mettendo in atto una necessaria riorganizzazione di cantiere indispensabile ed unica possibilità per evitare il contagio da Covid-19, potrà essere valutato, nelle sedi competenti, la possibilità di riconoscere un aumento delle spese generali in un range tra lo 0,5% ed il 4%, comunque tenendo in conto che il DPR 207/2010 fissa un tetto massimo del 17%.

Il documento, ovviamente, non risolve tutti i problemi che la difficile emergenza sanitaria ha provocato nella gestione in sicurezza dei cantieri. E' evidente, infatti, che la drammaticità e la portata di tale situazione eccezionale, imporrebbe l’adozione di misure più incisive volte a garantire la sostenibilità degli appalti ma, sicuramente, pone un ordine di chiarezza in merito alla normativa da applicare e agli strumenti da utilizzare da parte delle amministrazioni per favorire quella giusta remunerazione agli operatori economici, a fronte delle misure che dovranno mettere in campo al fine di garantire la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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