Ddl Concorrenza e Società di Ingegneria: OK ai contratti privati senza iscrizione all'Albo

Prosegue oggi alla Camera l'esame del disegno di legge Legge annuale per il mercato e la concorrenza /c.d. Ddl Concorrenza), ma gli emendamenti all'art. 31 a...

07/10/2015
Prosegue oggi alla Camera l'esame del disegno di legge Legge annuale per il mercato e la concorrenza /c.d. Ddl Concorrenza), ma gli emendamenti all'art. 31 approvati piacciono all'OICE. "Bene Governo e Parlamento sulla legittimità dei contratti privati delle società di ingegneria dal '97 a oggi; nessun condono ma ragionevole punto di equilibrio a garanzia della concorrenza e dei consumatori" ha affermato il Presidente dell'Associazione Patrizia Lotti.

Per il presidente dell'Associazione, ing. Patrizia Lotti "il testo della norma che è passato in aula rappresenta un equilibrato punto di compromesso che corregge lo scempio giuridico compiuto in Commissione sulla spinta degli ordini professionali che hanno spacciato come condono una questione come quella della legittimità dei contratti stipulati dalle nostre società con i committenti privati, che la giurisprudenza anche recentissima ha confermato non esistere e che la norma approvata conferma".

Come sottolineato dal Presidente OICE, la norma approvata oltre a chiarire la legittimità dei contratti privati delle società di ingegneria (dal 1997), prevede nell'ambito privato l'obbligo di dotarsi di copertura assicurativa per lo svolgimento di attività professionali da parte delle società di ingegneria e di indicare nominativamente il professionista incaricato di svolgere le attività professionali. Inoltre, viene prevista la creazione di un elenco delle società di ingegneria, che sarà curato dall'Autorità Nazionale Anticorruzione tenga l'elenco delle società di ingegneria.

Ma non è tutto. La norma approvata elimina l'obbligo di iscrizione all'Albo che nei giorni scorsi la Rete delle Professioni Tecniche aveva plaudito con soddisfazione. "Tolto di mezzo l'assurdo e illogico obbligo di iscrizione all'albo - ha commentato Patrizia Lotti - Governo e Parlamento hanno, con un lavoro serio e approfondito, ricondotto alla reale esigenza di tutela del consumatore la ratio dell'articolo 31, con le opportune garanzie sia sulle copertura assicurative sia sulle personalità e nominatività della prestazione professionale. La norma, con queste previsioni, fornisce un chiarimento autentico sulla legittimità dei contratti privati per evitare che una sentenza isolata come quella di Torino del dicembre 2013 creasse le condizioni per ulteriori e strumentali contenziosi, visto che l'abrogazione della legge fascista n. 1815 è avvenuta nel 1997 ad opera della Legge Bersani".

Secondo l'OICE, dunque, non c'è stato alcun condono ma solo l'interpretazione definitiva di una norma del 1997. "Che nessuno parli di condono perché è solo una interpretazione autentica di una vicenda risolta dal 1997. E' stato sventato - ha concluso il presidente OICE -il tentativo dei rappresentanti delle professioni tecniche che hanno manipolato una norma con tutt'altre finalità piegandola ai loro desiderata, per basse logiche corporative e per mettere le mani su un settore imprenditoriale come il nostro che traina il mercato pubblico e privato dell'ingegneria e dell'architettura, in Italia e all'estero, dando occupazione a tanti professionisti, già regolarmente iscritti all'albo, e contribuendo al bilancio di Inarcassa per più di 60 milioni di euro ogni anno per il solo contributo oggettivo del 4%. Di ciò siamo contenti e confidiamo che anche al Senato prevalgano, come accaduto in Aula oggi, equilibrio e saggezza, nel rispetto ovvio delle prerogative parlamentari e della libertà di giudizio che altri hanno tentato in tutti i modi di calpestare e sottomettere alle proprie logiche corporative".

Sarà la fine della querelle?Lascio come sempre a voi ogni commento.

A cura di Ing. Gianluca Oreto
     
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