Ddl Semplificazioni approvato dal CdM: un pieno di modifiche al Codice degli Appalti

Il Consiglio dei Ministri n. 10 dello scorso 19 giugno ha approvato un disegno di legge in materia di semplificazioni che contiene una serie di misure di sem...

21/06/2013
Il Consiglio dei Ministri n. 10 dello scorso 19 giugno ha approvato un disegno di legge in materia di semplificazioni che contiene una serie di misure di semplificazione che tendono ad arricchire e completare il quadro degli interventi di sburocratizzazione dell'amministrazione pubblica, avviati con il decreto-legge del Fare, approvato sabato scorso dal Consiglio dei Ministri.

Il c.d. Ddl Semplificazioni contiene norme funzionali alla riduzione degli oneri amministrativi e informativi a carico di cittadini e imprese e utili per il rilancio dell'economia e l'ammodernamento del Sistema Paese. Si tratta, inoltre, di misure di semplificazione a costo zero che, in coerenza con precisi impegni assunti in sede comunitaria, permettono, come richiesto anche dalle maggiori associazioni imprenditoriali, di ridurre gli oneri amministrativi gravanti sulle imprese.

Tra le semplificazioni interessanti per il settore, segnaliamo in particolare quelle riguardanti la realizzazione di varianti ai permessi di costruire che non costituiscono variazioni essenziali, assoggettandole alla SCIA. Ciò può avvenire a condizione della conformità alle prescrizioni urbanistico-edilizie e dell'avvenuta acquisizione degli atti di assenso in materia ambientale e paesaggistica, nonché di quelli previsti dalle altre norme di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia e in particolare delle norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie e di quelle relative all'efficienza energetica. Tali segnalazioni costituiscono parte integrante del procedimento relativo al permesso di costruire dell'intervento principale e possono essere presentate prima della dichiarazione di ultimazione dei lavori.

Da segnalare, inoltre, le nuove e copiose modifiche al Codice degli Appalti (D.Lgs. n. 163/2006) che, pur avendo come obiettivo principale quello di semplificare le procedure e incentivare lo sviluppo, non fa altro che contribuire all'impasse normativa per gli operatori del settore costretti a dover contrastare con continue modifiche ad un apparato normativo ormai confuso.
In particolare le ultime modifiche riguardano:
  • Si modifica il codice dei contratti pubblici, semplificando le procedure per agevolare la partecipazione alle gare da parte delle piccole e medie imprese. In particolare, si prevede che le stazioni appaltanti devono motivare le ragioni della mancata suddivisione dell'appalto in lotti; l'Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici vigilerà sul rispetto di tale adempimento.
  • Al fine di promuovere lo sviluppo del partenariato pubblico privato, si riconosce alle amministrazioni aggiudicatrici la possibilità di far ricorso a centrali di committenza, anche per l'affidamento dei contratti di concessione di lavori.
  • Si prevede che, in caso di risoluzione di un rapporto concessorio per motivi attribuibili al concessionario, gli enti finanziatori del progetto possono evitare la risoluzione designando una società che, in un termine non inferiore a 120 giorni, subentri nella concessione al posto del concessionario.
  • Al fine di ridurre l'overdesign delle opere infrastrutturali ferrovie e stradali, si prevede che l'introduzione di nuove norme nazionali non fondate su standard comuni europei di sicurezza ferroviaria deve essere limitata al minimo e subordinata ad una analisi economica di impatto sul sistema ferroviario che tiene conto dei relativi sovraccosti oltre che alla stima dei tempi necessari alla loro implementazione.

Per quanto concerne le materie ambientali, viene semplificata una serie di procedimenti nel pieno rispetto degli standard comunitari al fine di assicurarne l'accelerazione, fermi restando i livelli di tutela. Tra l'altro vengono affrontati i problemi della messa in sicurezza e della bonifica con il duplice fine di difendere l'ambiente e recuperare aree, anche ai fini produttivi, e vengono semplificati alcuni passaggi burocratici dei procedimenti di VIA, di VAS e AIA.

In riferimento alle Semplificazioni in materia fiscale il Ddl Semplificazioni chiarisce il regime fiscale da applicare alle società tra professionisti. In particolare, alle StP si applica, anche ai fini Irap, il regime fiscale delle associazioni senza personalità giuridica costituite tra persone fisiche.

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