Debiti P.A.: pagati 26 miliardi di euro

Grazie al D.L. n.35/2013, al D.L. n. 102/2013 e alla Legge di Stabilità per il 2014, sono stati effettivamente pagati 26,1 miliardi di euro di debiti arretra...

23/07/2014
Grazie al D.L. n.35/2013, al D.L. n. 102/2013 e alla Legge di Stabilità per il 2014, sono stati effettivamente pagati 26,1 miliardi di euro di debiti arretrati dalle pubbliche amministrazioni.

A comunicarlo è stato il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) con il comunicato 21 luglio 2014, n. 179 che ha anticipato la ripartizione di altri 6 miliardi di fondi aggiuntivi dal D.L. n. 66/2014. In particolare, dei 47, 5 miliardi di euro stanziati fin'ora, il 91% è già stato ripartito tra le amministrazioni debitrici (43,2 miliardi), il 63% è stato materialmente erogato alle amministrazioni che ne hanno fatto richiesta (30,1 miliardi), e più della metà è stato effettivamente pagato ai creditori: 26,1 miliardi pari al 55% delle risorse stanziate e all'87% delle risorse erogate. Inoltre è cominciata la fase di attuazione del recente decreto legge 66/2014, che assegna 9,3 miliardi di risorse aggiuntive.

Risorse stanziate 2013/2014
La circolare del MEF ha evidenziato il dettaglio delle risorse stanziate nel 2013 dai D.L. 35 e 102 era parti a 27,2 miliardi, messi a disposizione delle amministrazioni debitrici che ne hanno fatto richiesta per il 92% e l'87% risulta anche effettivamente pagato ai creditori.
Nel 2014 con la nuova Legge di Stabilità sono stati stanziati altri 20,3 miliardi di euro di cui sono state ripartite il 79%, assegnate per il 25% ed effettivamente utilizzate per pagare i creditori il 12% (2,5 miliardi).

Sempre nel 2014, il D.L. n. 66/2014 ha stanziato ulteriori 9,3 miliardi, portando il totale delle risorse disponibili per smaltire i debiti arretrati a circa 57 miliardi. Le risorse aggiuntive sono state così distribuite:
  • 3,8 miliardi alle Regioni e alle Province Autonome;
  • 5 miliardi agli enti locali
  • 0,55 miliardi ai ministeri

Il D.L. n. 66/2014 ha inoltre esteso l'ambito di applicazione dell'istituto della certificazione del credito, finora relativo a Stato, enti pubblici nazionali, regioni e province autonome, enti locali e enti del Servizio Sanitario Nazionale, arrivando ad includere la totalità delle amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n.165 del 2001.

Dai prossimi giorni sarà disponibile la garanzia dello Stato sui crediti commerciali di parte corrente delle imprese maturati al 31 dicembre 2013, certificati dagli enti debitori, che siano oggetto di cessione alle banche e agli altri intermediari finanziari autorizzati. Grazie alla garanzia dello Stato, il costo massimo della cessione del credito è stabilito in base a una convenzione con l'Associazione Bancaria Italiana nella percentuale dell'1,9%, largamente inferiore al prezzo di mercato praticato secondo le prassi commerciali correnti. Tale quota si riduce all'1,60% per l'importo eccedente i 50.000 euro di ammontare della cessione.

Sono assistiti dalla garanzia, i crediti già certificati alla data del 24 aprile 2014, ovvero certificati a seguito di istanza presentata dai creditori attraverso la piattaforma elettronica accessibile all'indirizzo
http://certificazionecrediti.mef.gov.it/

In allegato la tabella con lo stato, ad oggi, dei provvedimenti attuativi delle norme relative allo smaltimento dei debiti pregressi della P.A. previste nel DL 66/2014 e la convenzione quadro Mef-Abi per la cessione pro-soluto dei crediti certificati e assistiti dalla garanzia dello Stato.

A cura di Gabriele Bivona
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