Debiti pubblica amministrazione: settimana decisiva ed inclusione dei professionisti

Inizia oggi una settimana decisiva relativamente al problema dei debiti della Pubblica amministrazione nei confronti delle imprese e dei professionisti. Le ...

02/04/2013
Inizia oggi una settimana decisiva relativamente al problema dei debiti della Pubblica amministrazione nei confronti delle imprese e dei professionisti.
Le Commissioni parlamentari stanno definendo le risoluzioni che da oggi saranno all'esame dell'Aula sia della Camera dei Deputati che del Senato.
Oggi, poi, riprendono i lavori in aula ed il Parlamento dovrebbe approvare la Relazione 2013 al Parlamento del Governo concernente l'aggiornamento del quadro economico e di finanza pubblica e il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione nei confronti delle imprese, predisposta ai sensi dell'articolo 10-bis, comma 6, della legge 31 dicembre 2009, n. 196.
E ciò al fine di ottemperare all'unica pre-condizione indispensabile per varare il decreto operativo.
Ove tutto oggi vada per il verso giusto, il provvedimento potrà essere approvato dal prossimo Consiglio dei ministri che dovrebbe essere fissato con buona probabilità per domani o al massimo entro venerdì..

Si tratta di tempi strettissimi per unintervento complessivo è di 40 miliardi di euro tra la seconda metà del 2013 e il 2014.
Per l'anno in corso 7,9 miliardi di euro su 20 saranno relativi a spese di investimento, mentre i 20 miliardi del 2014 si riferiranno a spese correnti con una griglia dei pagamenti definita nei seguenti comparti:
  • circa 12 miliardi quest'anno da parte di Comuni e province (7 nel 2014);
  • 3,5 miliardi da parte dello Stato;
  • 5 miliardi da Asl e Regioni (9 nel 2014).

Sul problema legato ai ritardati pagamenti nei riguardi dei professionisti il Ministro dell'Economia e delle Finanze Vittorio Grilli ha precisato che "Il piano straordinario di pagamento dei debiti pregressi della P.A., allo studio del Governo dopo le aperture europee, non riguarderà solo i crediti vantati dalle imprese, ma i crediti di tutti i fornitori, enti o persone fisiche, compresi quindi quelli dei liberi professionisti".

Il problema era stato sollegato dal Consiglio nazionale degli Architetti PPC che in un recente comunicato stampa aveva precisato: "Il Ministro non ci nomina, ma non possiamo nemmeno immaginare che il Decreto per sbloccare i pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione, annunciato dal titolare dell'Economia, Vittorio Grilli, non includa anche i professionisti italiani e non sia, quindi, limitato alle sole imprese. Grilli sa bene che le professioni italiane - così come le aziende - sono soffocate da questi ritardi che rendono insostenibile una già precaria situazione aggravata dall'attuale congiuntura economica".

A cura di Gabriele Bivona
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