Digitalizzazione appalti: nuovi chiarimenti dal MIT sui microaffidamenti

Il supporto giuridico ricorda le deroghe previste sul ricorso alle piattaforme di approvvigionamento certificate nel caso di affidamenti sotto i 5mila euro

di Redazione tecnica - 23/04/2024

Come si conciliano le esigenze di semplificazione degli affidamenti diretti sotto i 5mila euro, c.d. "microaffidamenti" con le procedure previste dagli art. 25 e 26 del d.Lgs. n. 36/2023 (Codice dei Contratti Pubblici), che coinvolgono le piattaforme di approvvigionamento certificate sulla digitalizzazione degli appalti?

Micro affidamenti: il MIT sull'uso delle piattaforme di approvvigionamento certificate

A chiederlo al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, richiamando i contenuti della Delibera ANAC del 13 dicembre 2023, n. 582, è stata una stazione appaltante a cui il supporto giuridico del MIT ha fornito chiarimenti con il parere del 17 aprile 2024, n. 2525.

Sulla questione, il Ministero ha precisato che, a decorrere dal 1° gennaio 2024, anche per le procedure sotto-soglia vi è l’obbligo di procedere tramite piattaforme che hanno compiuto il processo di certificazione delineato dalle Regole tecniche di AGID (provvedimento AGID n. 137/2023) e dallo Schema operativo (pubblicato sul sito di AGID il 25/09/2023, il cui Allegato 2 è stato aggiornato in data 14/11/2023), ai sensi degli artt. 25 e 26 del d.lgs. 36/2023.

Fino a 30 settembre 2024 però, come specificato nel Comunicato del Presidente Anac del 10 gennaio 2024, “Indicazioni di carattere transitorio sull’applicazione delle disposizioni del codice dei contratti pubblici in materia di digitalizzazione degli affidamenti di importo inferiore a 5.000 euro”, per favorire le Amministrazioni nell’adeguarsi ai nuovi sistemi che prevedono l’utilizzo delle piattaforme elettroniche e garantire così un migliore passaggio verso l’amministrazione digitale, consentendo lo svolgimento delle ordinarie attività di approvvigionamento in coerenza con gli obiettivi della digitalizzazione, è disponibile l’utilizzo dell’interfaccia web messa a disposizione dalla piattaforma contratti pubblici - PCP dell’Autorità, anche per gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro.

Ok all'uso dell'interfaccia ANAC per i microaffidamenti

Per il primo periodo di operatività della digitalizzazione, le amministrazioni possono quindi svolgere, attraverso l'interfaccia web ANAC, le ordinarie attività di approvvigionamento in caso di impossibilità o difficoltà di ricorso alle Piattaforme di Approvvigionamento Digitale (PAD), in modo da garantire alcuni servizi legati alla pubblicità legale e alla trasparenza degli atti di gara, oltre che per consultare il FVOE.

Lo stesso comunicato ANAC ha precisato che:

  • le Stazioni Appaltanti dovranno garantire la tempestiva trasmissione delle informazioni alla Banca dati Anac, con la compilazione dell’apposita scheda (AD5);
  • nel caso di affidamenti di importo pari o superiore a 5mila euro restano ferme le indicazioni fornite sull'obbligo di utilizzo di PAD;
  • dal 1° ottobre 2024 anche per gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5mila euro sarà obbligatorio il ricorso alle piattaforme certificate;
  • per le spese giornaliere di importo inferiore a 1.500 euro rimangono valide le indicazioni fornite con la delibera ANAC del 19 dicembre 2023, n. 585.
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