EXPO 2015, pubblicata la III edizione delle Linee-Guida per i controlli antimafia

Mentre impazza lo scandalo Expo 2015 e fonti vicine al Presidente del Consiglio Matteo Renzi anticipano la prossima nomina di Raffaele Cantone, attuale presi...

13/05/2014
Mentre impazza lo scandalo Expo 2015 e fonti vicine al Presidente del Consiglio Matteo Renzi anticipano la prossima nomina di Raffaele Cantone, attuale presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione (A.N.AC.), alla guida e supervisione dei lavori di Expo 2015, sulla Gazzetta Ufficiale n. 107 del 10 maggio 2014 è stata pubblicata la Deliberazione Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Comitato di Coordinamento per l'Alta Sorveglianza Grandi Opere 14/04/2014 recante "Terza edizione delle Linee-Guida per i controlli antimafia di cui all'articolo 3-quinquies del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, convertito dalla legge 20 novembre 2009, n. 166, inerente la realizzazione delle opere e degli interventi connessi allo svolgimento dell'EXPO Milano 2015".

Tali linee-guida sono state adottate per far fronte ai controlli antimafia sui contratti pubblici e sui successivi subappalti e subcontratti aventi ad oggetto, lavori, servizi e forniture relativi all'Esposizione universale in programma a Milano nel 2015 (EXPO 2015).

Prima di questa terza edizione, ne sono state adottate altre 2:
  • la prima (Gazzetta Ufficiale 19 aprile 2011), ha definito le modalità delle attività di verifica antimafia, concentrando tra l'altro nel prefetto di Milano la competenza al rilascio delle informazioni per tutte le imprese impegnate nell'esecuzione dei lavori connessi all'EXPO 2015.
  • la seconda (Gazzetta Ufficiale 7 dicembre 2013), ha reindirizzato l'attività di controllo, secondo un innovativo modello d'azione che valorizza l'importante contributo della Direzione nazionale antimafia e il ruolo informativo e di analisi della Direzione investigativa antimafia.

    Entriamo nel dettaglio di questa terza edizione.

    I soggetti.
    Tali linee guida fanno riferimento alle attività contrattuali commissionate da EXPO 2015 S.p.a., ai fini sia della realizzazione e allestimento del Padiglione Italia. Sono escluse quelle eventuali attività che siano affidate direttamente dagli stessi Paesi espositori, con riferimento ai quali continueranno ad applicarsi le prescrizioni contenute nella seconda edizione delle linee-guida del dicembre 2013.

    Le attività.
    Rientrano nel perimetro della direttiva le attività di realizzazione e allestimento degli stand e quelle connesse alla organizzazione degli eventi tematici che si svolgeranno nel corso della manifestazione internazionale.
    Sono ricomprese nell'ambito della presente linea-guida le attività organizzative che non presentano né particolari profili di rischio, né comportano interventi di operatori economici in settori sensibili. Pertanto, vi sono incluse le attività di montaggio e smontaggio di strutture temporanee destinate ad ospitare l'evento, nonché tutte le altre attività già indicate nel precedente paragrafo, ove necessarie all'allestimento di tali strutture.
    Per le attività di carattere collaterale alla singola manifestazione, come ad esempio quelle di copertura mediatica e di promozione pubblicitaria, di ricevimento e assistenza, di intrattenimento spettacolare, eccetera, i controlli seguiranno il regime ordinario del Codice antimafia.

    Le procedure.
    Per le attività interessate, la procedura di controllo antimafia richiede necessari correttivi, allo scopo di scongiurare possibili appesantimenti o ingolfamenti che andrebbero a discapito della complessiva efficienza ed efficacia del sistema delle verifiche. A tal fine, le suddette attività saranno esentate dalle verifiche antimafia, qualora l'importo del contratto o subcontratto sia pari o inferiore a 100 mila euro, a condizione che l'impresa interessata presenti a EXPO 2015 S.p.a. l'autocertificazione di cui all'art. 89 del Codice antimafia concernente l'assenza delle situazioni automaticamente interdittive alla conclusione di rapporti con la pubblica amministrazione. La soglia indicata, comunque ampiamente inferiore a quella prevista dall'art. 83, comma 3, lettera e) del Codice antimafia, consentirà, di raggiungere un sensibile obiettivo di semplificazione, e di concentrare i controlli negli ambiti più significativi.

    A cura di Gabriele Bivona
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