Emergenza Coronavirus Covid-19: I cantieri iniziano a chiudere

La notizia della chiusura della “Colombo costruzioni” arriva contemporaneamente alla presa di posizione dell'ANCE

di Redazione tecnica - 16/03/2020

Arriva la notizia della chiusura, a causa dell’emergenza Coronavirus, di tutti i cantieri della “Colombo Costruzioni” impresa con sede a Lecco e con 15 cantieri e 2.000 addetti in Italia. La notizia contenuta in un messaggio postato, dall’amministratore delegato arch. Luigi Colombo, sul sito internet dell’impresa stessa.

Chiusura della “Colombo Costruzioni”

Nel messaggio l’amministratore delegato comunica che “In  questi giorni di  grande  preoccupazione per  lo sviluppo pandemico del  Coronavirus, ancora prima di qualsiasi valutazione economica è nostro dovere individuale e collettivo preservare il bene più prezioso che abbiamo: la salute nostra e dei nostri cari, della società e dell’ambiente in cui viviamo” aggiungendo che “In questi giorni abbiamo attivato una serie di iniziative per mettere in sicurezza le persone nei cantieri e negli uffici, ma oggi occorre fare di più, per coscienza e per richiamo di tutte le Istituzioni. In accordo con la quasi totalità dei nostri Committenti ho ritenuto e deciso di chiudere i cantieri e gli uffici a partire da sabato 14 marzo per un periodo di due settimane o quanto sarà necessario”.

Arriva la presa di posizione dell’ANCE

La notizia della chiusura della “Colombo costruzioni” arriva contemporaneamente alla presa di posizione dell'ANCE che precica che è impossibile garantire sicurezza e salute dei lavoratori secondo le ultime disposizioni del Governo e che, quindi, è ecessario un immediato provvedimento che consenta alle imprese di fermare i lavori.

Impossibile assicurare le misure di sicurezza

Nel rispetto delle indicazioni contenute nel Dpcm dell’11 marzo e vista l’impossibilità di assicurare in tutti i cantieri le indispensabili misure di sicurezza e di tutela della salute dei lavoratori con grande senso di responsabilità ci troviamo costretti a chiedere un provvedimento che consenta di poter sospendere i cantieri, fatte salve le situazioni di urgenza ed emergenza. Dobbiamo prendere atto che non ci sono le condizioni per poter proseguire”, dichiara il Presidente Ance, Gabriele Buia. “Avremmo voluto resistere e andare avanti il più possibile ma alla fine dobbiamo prendere atto della situazione. Una richiesta grave e inedita per uno dei principali settori economici del Paese che si è resa necessaria in questi difficili giorni, viste le difficoltà di proseguire senza esporre imprese e lavoratori a rischi non gestibili”, spiega Buia. I lavori non possono proseguire nel rispetto del dPCM 11/03/2020

L’organizzazione del cantiere, infatti, in troppi casi non consente di conciliare la prosecuzione dei lavori con le nuove disposizioni stabilite nell’ultimo Dpcm. Tra le altre difficoltà segnalate in questi giorni dal sistema Ance su tutto il territorio nazionale, si  evidenzia: impossibilità di reperire dispositivi di protezione individuale; impossibilità di assicurare servizi di trasporto, vitto e alloggio agli operai in trasferta; respingimenti ai posti di blocco del personale e dei materiali diretti ai cantieri, subappaltatori, fornitori e personale della committenza che non si presenta nei luoghi di lavoro.

Richiesta di immediate misure per la sospensione dei cantieri

“Ma per agire in sicurezza e con la necessaria chiarezza nei rapporti con i committenti chiediamo al Governo di adottare immediatamente una serie di misure necessarie che vanno inserite nel prossimo Dpcm per consentire alle nostre imprese di sospendere i cantieri”, aggiunge il Presidente dei costruttori.

La risposta di Paola De Micheli

Al grido dell’ANCE risponde il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli che ha chiesto a tutte le stazioni appaltanti e all’ANCE stessa una puntuale ricognizione dello stato dei cantieri pubblici. Ha, anche precisato che verranno condivise ed emanate ulteriori linee guida specifiche per la sicurezza dei lavoratori concludendo che oggi per aziende e lavoratori si definirà un quadro più chiaro. La Ministra conferma che non c’è la necessità di chiudere i cantieri e che ogni attività volta alla garanzia della sicurezza e della continuità del lavoro sarà direttamente sostenuta dal Ministero.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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