Expo e Mose: qual è il livello della corruzione in Italia?

Mentre sembrava avessimo raggiunto il fondo con l'ennesimo scandalo che ha fatto tremare le fondamenta dei poteri forti, ecco che subito ne arriva un altro c...

05/06/2014
Mentre sembrava avessimo raggiunto il fondo con l'ennesimo scandalo che ha fatto tremare le fondamenta dei poteri forti, ecco che subito ne arriva un altro che non può non farci chiedere quale sia il vero livello di corruzione in Italia. Venezia è stata, infatti, sconvolta dallo scandalo MOSE che ha visto tra gli altri l'arresto del sindaco Giorgio Orsoni, indagato per finanziamento illecito ai partiti, e la richiesta di arresto per l'ex governatore e ministro Giancarlo Galan, attualmente deputato di Forza Italia e presidente della commissione Cultura della Camera.

Mondiali di nuoto, G8, Expo e Mose sono solo gli ultimi dei grandi eventi a cui sono stati associati scandali di enorme portata che hanno coinvolto politici di ogni estrazione e che in comune hanno un dato: le deroghe al codice dei contratti pubblici sull'altare della straordinarietà dell'evento. Pur essendo lapalissiano che la normativa italiana sugli appalti pubblici contenga parecchi buchi qua e là, è pur vero che negli ultimi anni i più grandi scandali sono stati realizzati solo grazie a norme create ad hoc per aggirare quelle previste dal codice dei contratti e dal suo regolamento di attuazione.

Ed ecco che puntualmente arrivano le dichiarazioni dei vari Consiglio Nazionali delle professioni tecniche che non si lasciano perdere l'ennesimo pretesto per puntare il dito contro la mala politica e la sua normativa occulta, dimenticando il ruolo fondamentale che avrebbero dovuto avere e che non sono stati capaci di ritagliarsi nell'attività legislativa nazionale.

Una volta si diceva che il potere logora chi non ce l'ha, oggi forse si dovrebbe parlare di come chiunque sia entrato all'interno della camera dei bottoni non ne sia uscito indenne e senza qualche condanna. Ma anche di come siamo tutti pronti a puntare il dito contro chi ha sfruttato la propria posizione per guadagnare di più, per piazzare qualche parente e qualche amico, dimenticando che forse (e dico solo forse) siamo noi i primi che lo avremmo fatto se solo ne avessimo avuto l'occasione. I politici che governano il nostro Paese sono figli di un'Italia marcia e forse la colpa di tutto non è degli altri, ma nostra. Noi che ogni giorno cerchiamo il modo per evadere, che cerchiamo l'amico per evitarci la trafila negli uffici pubblici, che posteggiamo in seconda fila o nel posto riservato ai portatori di handicap tanto "restiamo solo 5 minuti", che buttiamo noncuranti la cicca di sigaretta per strada, che non vogliamo la ricevuta ma preferiamo lo sconto. Noi che non rispettiamo le regole basilari di vita civile e che, peggio ancora, diamo l'esempio ai nostri figli che un giorno guarderanno ai politici delle loro future generazioni puntando il dito contro ma incapaci di fare meglio o peggio ancora capaci solo di fare peggio.

E allora mi chiedo e vi chiedo: qual è il livello di corruzione raggiunto in Italia?e di chi è la colpa di tutto?

Forse sarebbe bene se tutti quanti facessimo un esame di coscienza e ci rendessimo conto del basso livello a cui è arrivata la nostra democrazia e di quanto sia necessario un vero e proprio cambio di rotta.

Tornando, invece, su discorsi prettamente "tecnici" mi viene da sorridere pensando alle deroghe al codice dei contratti e al testo unico in edilizia per ciò che riguarda le recenti norme per la riqualificazione e messa in sicurezza edifici scolastici (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 gennaio 2014) e per la tutela del patrimonio culturale (Decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83) e mi chiedo: saranno queste le norme che porteranno ai prossimi scandali?

Ai posteri l'ardua sentenza.

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