Filiera delle costruzioni e sindacati uniti: Restano in attesa della convocazione del Governo

In risposta alle richieste avanzate dalle associazioni di categoria e dai sindacati, per affrontare le crisi del settore costruzioni il Ministero dello svilu...

02/02/2019

In risposta alle richieste avanzate dalle associazioni di categoria e dai sindacati, per affrontare le crisi del settore costruzioni il Ministero dello sviluppo economico ha convocato un tavolo sul settore delle costruzioni che si è tenuto giovedì 31 gennaio al Ministero stesso. Il tavolo a cui hanno preso parte anche i rappresentanti del Ministero del Lavoro e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di Anas, nonché le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali è stato presieduto dal Vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial, che ha dichiarato “Il Governo vuole affrontare in maniera attiva il rilancio di un settore strategico per il Paese, adottando tutte quelle soluzioni propedeutiche a una visione strutturale e alla tutela occupazionale. Per questo motivo il lavoro sinergico con i Ministeri competenti porterà nelle prossime settimane alla riforma del codice degli appalti, su cui è noto l’impegno del Governo, e alla implementazione di investimenti utili al Paese”.

Non si è fatto attendere il Cominicato di stampa dell’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) di ieri qui di seguito riportato.

Quella del settore delle costruzioni è una crisi di sistema che coinvolge l’intero comparto con gravi ripercussioni per il bene sociale e per la crescita del Paese. Occorre dunque un incontro urgente con i vertici del Governo per decidere le azioni immediate da intraprendere: dobbiamo passare dalle parole ai fatti.  

E’ la richiesta congiunta delle imprese della filiera e dei sindacati del settore delle costruzioni all’indomani della riunione convocata dal Mise ieri sera sulla crisi del settore che si è conclusa con un nulla di fatto: “Senza una precisa volontà politica di affrontare seriamente il problema tavoli tecnici rappresentano una risposta parziale”. 

Secondo imprese e sindacati “alcuni segnali di attenzione da parte del Governo ci sono stati in queste ore ma occorre subito un tavolo realmente operativo e interventi legislativi urgenti che consentano l’apertura dei cantieri già finanziati”.

Di qui la richiesta ai vertici di Governo di una convocazione urgente per definire un piano d’azione per affrontare la crisi di uno dei settori chiave per la sicurezza e la crescita del Paese, anche a favore della qualità del lavoro e dell’occupazione”.

E non si è fatto attendere il Cominicato del Sindacato FILCA-CISL di ieri, qui di seguito riportato.

Quella del settore delle costruzioni è una crisi di sistema che coinvolge l’intero comparto con gravi ripercussioni per il bene sociale e per la crescita del Paese. Occorre dunque un incontro urgente con i vertici del Governo per decidere le azioni immediate da intraprendere: dobbiamo passare dalle parole ai fatti. E’ la richiesta congiunta delle imprese della filiera e dei sindacati del settore delle costruzioni all’indomani della riunione convocata dal Mise ieri sera sulla crisi del settore che si è conclusa con un nulla di fatto: “Senza una precisa volontà politica di affrontare seriamente il problema tavoli tecnici rappresentano una risposta parziale”. Secondo imprese e sindacati “alcuni segnali di attenzione da parte del Governo ci sono stati in queste ore ma occorre subito un tavolo realmente operativo e interventi legislativi urgenti che consentano l’apertura dei cantieri già finanziati”. Di qui la richiesta ai vertici di Governo di una convocazione urgente per definire un piano d’azione per affrontare la crisi di uno dei settori chiave per la sicurezza e la crescita del Paese, anche a favore della qualità del lavoro e dell’occupazione”.

In pratica non è stato apprezzato dall’Ance e dai Sindacati l’ulteriore momento interlocutorio che si aggiunge a tutte le promesse e dichiarazioni fatte dai componenti del Governo dal mese di giugno ad oggi che, però, non hanno portato nulla di nuovo e che, per altro, non esprimono con chiarezza quali siano gli intendimenti di un Governo che non va oltre vaghe dichiarazioni senza nulla di concreto.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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