Formazione continua: Il CNAPPC approva il Regolamento

La Conferenza degli Ordini del Consiglio nazionale degli Architetti PPC, nell'ultima seduta del 24 gennaio scorso, ha approvato il Regolamento per l'aggiorna...

11/02/2013
La Conferenza degli Ordini del Consiglio nazionale degli Architetti PPC, nell'ultima seduta del 24 gennaio scorso, ha approvato il Regolamento per l'aggiornamento e sviluppo professionale continuo di cui all'articolo 7, comma 1 del D.P.R. 7 agosto 2012, n. 137.

Ricordiamo che il citato comma 1 recita testualmente: "Al fine di garantire la qualità ed efficienza della prestazione professionale, nel migliore interesse dell'utente e della collettività, e per conseguire l'obiettivo dello sviluppo professionale, ogni professionista ha l'obbligo di curare il continuo e costante aggiornamento della propria competenza professionale secondo quanto previsto dal presente articolo. La violazione dell'obbligo di cui al periodo precedente costituisce illecito disciplinare".

Il Regolamento predisposto dal Consiglio nazionale degli Architetti consta di 4 Capitoli contenenti i seguenti 9 articoli:
  • Capitolo I - Modalità e condizioni per l'assolvimento dell'obbligo di aggiornamento da parte degli iscritti e per la gestione e l'organizzazione dell’attività di aggiornamento
  • Art. 1 - Definizione, ambito di applicazione e obiettivi
  • Art. 2 - Gestione dell'aggiornamento e sviluppo professionale continuo
  • Art. 3 - Esoneri
  • Art. 4 - Illeciti disciplinari
  • Capitolo II - Valore del credito formativo professionale quale unità di misura della formazione continua
  • Art. 5 - Ambito di applicazione dell'aggiornamento e sviluppo professionale continuo e unità di misura
  • Art. 6 - Durata e contenuto dell’obbligo
  • Capitolo III - Requisiti minimi, uniformi su tutto il territorio nazionale, dei corsi di aggiornamento
  • Art. 7 - Uniformità del riconoscimento dei CFP
  • Art. 8 - Procedure di accreditamento
  • Capitolo IV - Entrata in vigore e disciplina transitoria
  • Art. 9 - Entrata in vigore e disciplina transitoria

Sul regolamento in argomento l'Ordine degli Architetti PPC di Firenze, con una nota inviata al Consiglio nazionale, ha manifestato le proprie perplessità ed ha fatto rilevare che dalla lettura del testo emergono diversi punti nevralgici irrisolti tra i quali:
  • la necessità di indivifìduare percorsi formativi gratuiti;
  • la necessità di definire nel dettaglio la "Commissione di esperti" indicata nell'articolo 2, comma 2, lettera b), nel suo ruolo effettivo, nella nomina dei suoi membri, nei criteri esclusione e compatibilità dei membri stessi;
  • l'esigenza di mantenere criteri oggettivi per gli esoneri non derogando le dispense alla rotale arbitrarietà dei consigli degli Ordini.

In merito al problema del Regolamento predisposto dal Consiglio nazionale degli Architetti PPC Federarchitetti, Sindacato nazionale architetti liberi professionisti, ha fatto pervenire a tutti gli Ordini degli Architetti italiani una nota in cui viene evidenziato il mancato coinvolgimento delle associazioni sindacali nella redazione del regolamento sulla formazione continua.
Federarchitetti ritiene che la formazione continua sia l'ennesimo balzello "calato" sui liberi professionisti e denuncia il disinteresse del Consiglio nazionale che ha accettato supinamente decisioni prese da altri senza valutarne le reali ricadute sulla professione; valutazioni che avrebbero dovuto necessariamente prevedere un confronto ed un dibattito mai avviato.
Un'indifferenza dimostrata dal fatto che sono trascorsi ben cinque mesi senza che nessuno abbia pensato di coinvolgere le associazioni dei liberi professionisti per questioni che li riguardano così da vicino.

Federarchitetti, con la nota, vuole denunciare la mancata concertazione da parte del CNAPPC e chiedere l'istituzione di un tavolo per valutare al meglio un provvedimento così pervasivo per tutti noi.
Federarchitetti auspica, anche, che il CNAPPC, abbandoni questo modo autoreferenziale di affrontare le questioni della libera professione che, ricordiamo, sono di competenza dei sindacati delle libere professioni, unici strumenti di rappresentanza di una specifica categoria.

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