Graziano Delrio: Confermato al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti

Tra oggi e domani la fiducia di Camera e Senato al Governo Gentiloni in cui viene confermato come Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delr...

13/12/2016

Tra oggi e domani la fiducia di Camera e Senato al Governo Gentiloni in cui viene confermato come Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio che dovrà proseguire nelle attività necessarie per predisporre non soltanto i provvedimenti attuativi che mancano per rendere del tutto operativa la riforma degli appalti ma, anche per definire entro il prossimo 19 aprile il decreto correttivo auspicato da tutti gli operatori del settore.

Ricordiamo che mancano all’appello, tra gli altri, 7 decreti del Ministero delle Infrastrutture che, come disposto dal d.lgs. n. 50/2016 avrebbero dovuto essere già in vigore e precisamente:

  • il decreto di cui all’articolo 21, comma 8 relativo alle modalità di aggiornamento dei programmi triennali e dei relativi elenchi annuali;
  • il decreto di cui all’articolo 24, comma 2 relativo ai i requisiti delle società di professionisti, delle società di ingegneria. dei consorzi stabili di società di professionisti e di società di ingegneria;
  • il decreto di cui all’articolo 89, comma 11 relativo all’elenco delle opere, oltre ai lavori prevalenti, per le quali sono necessari lavori o componenti di notevole contenuto tecnologico o di rilevante complessità tecnica, quali strutture, impianti e opere speciali, nonché i requisiti di specializzazione richiesti per la loro esecuzione;
  • il decreto di cui all’articolo 111, commi 1 e 2 relativo alle linee guida che individuano le modalità e, se del caso, la tipologia di atti, attraverso i quali il direttore dei lavori effettua l’attività controllo tecnico, contabile e amministrativo dell’esecuzione dell’intervento in maniera da garantirne trasparenza, semplificazione, efficientamento informatico;
  • il decreto di cui all’articolo 23, comma 13 relativo alle modalità e i tempi di progressiva introduzione dell’obbligatorietà di piattaforme interoperabili a mezzo di for-mati aperti non proprietari (BIM) presso le stazioni appaltanti, le amministrazioni concedenti e gli operatori economici;
  • il decreto di cui all’articolo 73, comma 4 relativo agli indirizzi generali di pubblicazione al fine di garantire la certezza della data di pubblicazione e adeguati li-velli di trasparenza e di conoscibilità, anche con l’utilizzo della stampa quotidiana maggiormente diffusa nell’area interessata;
  • il decreto di cui all’articolo 196, comma 4 relativo alle modalità di iscrizione all’albo e di nomina dei collaudatori di infrastrutture, nonché i compensi da corrispondere.

In pratica, su 8 decreti del Ministero delle Infrastrutture che avrebbero dovuto già essere entrati in vigore, 7 non sono stati ancora adottati.

Ma per il riconfermato Ministro Graziano Delrio, al problema legato alla completa attuazione del nuovo codice dei contratti si aggiungono anche quelli relativi:

  • al nuovo documento programmatico (DPP), previsto dall’articolo 201 del nuovo Codice appalti, che indica le infrastrutture prioritarie nazionali e le strategie relative e che, in sede di prima applicazione del nuovo Codice, dovrà essere approvato entro il 18 aprile 2016;
  • al glossario unico in edilizia previsto dal d.lgs. n. 222/2016,entro un mese dall'entrata in vigore dello stesso decreto legislativo e, quindi, entro il prossimo 12 gennaio e che dovrà elencare tutti, o i principali, interventi di edilizia privata con la tipologia giuridica corrispondente e il titolo edilizio necessario;
  • all’aggiornamento delle Norme tecniche per le costruzioni per le quali si è, ancora in attesa dell’intesa della Conferenza unificata che lo scorso 24 novembre ha rinviato ad una prossima seduta. In pratica il secondo rinvio, al quale si aggiungerà il terzo a causa della Conferenza unificata, programmata per metà dicembre che è stata cancellata a causa della crisi di Governo. Ovviamente, in queste condizioni, l’approvazione l’intesa della Conferenza unificata sul provvedimento slitterà certamente all’anno prossimo;
  • alle linee guida per la classificazione sismica degli edifici, indispensabile per dare attuazione al nuovo sismabonus. Le linee guida sono, ancora oggi, al Consiglio superiore dei lavori pubblici mentre la legge di Bilancio prevede che vengano approvate entro febbraio 2017.

Gli auguri della redazione di www.lavoripubblici.it al nuovo/vecchio Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio nella speranza che possiamo registrare un’accelerazione sui provvedimenti di competenza dello stesso Ministero.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

 

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