Legge di Bilancio 2019 e Progettazione delle opere pubbliche: nuove assunzioni di professionisti tecnici?

Dopo la bocciatura di Bruxelles e nell'attesa che il disegno di legge prenda una forma compiuta prima di cominciare il suo percorso all'interno del Parlament...

26/10/2018

Dopo la bocciatura di Bruxelles e nell'attesa che il disegno di legge prenda una forma compiuta prima di cominciare il suo percorso all'interno del Parlamento italiano, tra le misure inserite (ma di cui bisogna ancora verificare la copertura) per lo sviluppo e gli investimenti la bozza di Legge di Bilancio per il 2019 prevede l'istituzione di una Centrale per la progettazione delle opere pubbliche.

In particolare, l'ultima bozza di ddl di Bilancio prevede a decorrere dall'1 gennaio 2019 l'istituzione presso l'Agenzia del Demanio di una “Centrale per la progettazione delle opere pubbliche” che, su richiesta delle amministrazioni centrali e degli enti locali territoriali interessati, si occupa della progettazione delle opere pubbliche, ai sensi degli artt. 23 e 24 del D.Lgs. n. 50/2016 (c.d. Codice dei contratti).

La Centrale potrà svolgere, su richiesta, i seguenti compiti:
a) progettazione di opere pubbliche e, quindi, prestazioni relative alla progettazione di fattibilità tecnica ed economica, definitiva ed esecutiva di lavori, collaudo, coordinamento della sicurezza della progettazione, nonché direzione dei lavori e incarichi di supporto tecnico-amministrativo alle attività del responsabile del procedimento e del dirigente competente alla programmazione dei lavori pubblici;
b) gestione delle procedure di appalto in tema di progettazione per conto della stazione appaltante interessata;
c) predisposizione di modelli di progettazione per opere simili o con elevato grado di uniformità e ripetitività;
d) valutazione dei progetti sottoposti all’esame della “Centrale” dagli enti interessati alla realizzazione dell’opera.

Per il funzionamento della Centrale, è prevista l'assunzione di un massimo di 500 unità di personale, con prevalenza di personale di profilo tecnico per una percentuale almeno pari al 70%, a livello impiegatizio e quadro nonché con qualifica dirigenziale. In fase di prima attuazione e per garantire l’immediata operatività, è previsto il reclutamento di massimo 100 unità, anche mediante apposita selezione nell’ambito del personale dipendente dalle amministrazioni pubbliche in possesso delle competenze, dei requisiti di professionalità ed esperienza richiesti per l'espletamento delle singole funzioni, e tale da garantire la massima neutralità e imparzialità. Per tale fase il personale selezionato può essere anche distaccato da altre pubbliche amministrazioni, con oneri a carico delle amministrazioni di provenienza, per la possibile immissione entro un anno dal distacco nell’organico dell’Agenzia del demanio, previa verifica della professionalità dimostrata, con la qualifica assunta in sede di selezione e con il riconoscimento del trattamento economico equivalente a quello ricoperto nel precedente rapporto di lavoro e, se più favorevole, il mantenimento del trattamento economico di provenienza, limitatamente alle voci fisse e continuative, mediante assegno ad personam riassorbibile e non rivalutabile con i successivi miglioramenti economici a qualsiasi titolo conseguiti. L’inquadramento nell’organico dell’Agenzia del personale proveniente dalle pubbliche amministrazioni comporta la riduzione, in misura corrispondente, della dotazione organica dell’amministrazione di provenienza con contestuale trasferimento delle relative risorse finanziarie.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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