Legge di Bilancio per il 2020, detrazioni fiscali e sconto in fattura, ASSISTAL: 'Nessuna limitazione ma rivedere la norma'

“Sul via libera al disegno di legge di Bilancio da parte della Commissione Bilancio del Senato nutriamo forti perplessità. In particolare, l’abrogazione prim...

16/12/2019

Sul via libera al disegno di legge di Bilancio da parte della Commissione Bilancio del Senato nutriamo forti perplessità. In particolare, l’abrogazione prima e la successiva reintroduzione con una soglia stabilita del cosiddetto sconto in fattura, rappresenta per le nostre imprese una misura inaccettabile. Allo stato attuale, la misura resterebbe valida solamente per gli interventi di ristrutturazione «importante di primo livello» sulle parti comuni degli edifici condominiali, con un importo superiore a 200mila euro”.

Queste le parole del Presidente ASSISTAL Angelo Carlini in riferimento all'approvazione di alcuni emendamenti al disegno di legge di Bilancio per il 2020 che completerà il suo percorso al Senato con il voto di fiducia in data odierna, con i quali prima è stata eliminata la possibilità di convertire la detrazione fiscale prevista per gli interventi di efficienza energetica (c.d. Ecobonus) e riduzione del rischio sismico (c.d. Sismabonus) in sconto di pari importo che l'impresa dovrà applicare in fattura, e successivamente (con un emendamento last minute) è stata reintrodotta per gli interventi di ristrutturazione importante di primo livello di cui al Decreto del Ministero dello sviluppo economico 26 giugno 2015 per le parti comuni degli edifici condominiali, con un importo dei lavori pari o superiore a 200.000 euro.

Sull'argomento ASSISTAL ha espresso più volte la ferma convinzione che la cessione del credito con sconto in fattura rappresenterebbe un volano di assoluta importanza per lo sviluppo del settore, creando nello stesso tempo opportunità di fare impresa e di raggiungere più velocemente gli obiettivi di efficientamento energetico e sostenibilità ambientale. Pertanto, la presenza di una soglia non va nella direzione da noi auspicata, ma è necessaria una rimodulazione della norma che sia in grado di garantire un equilibrio di mercato per creare lavoro e occupazione. In caso contrario, le imprese con meno capienza finanziaria sono destinate a priori ad essere escluse dal loro settore di riferimento.

Confidiamo - ha concluso Angelo Carlini - che nel dibattito in Aula delle prossime ore si possa procedere ad una revisione della misura, estendendone l’applicazione a prescindere dal valore dell’investimento prevedendo, ad esempio, un’apposita linea di credito alla quale le imprese del settore possano attingere per finanziare gli interventi depositando in garanzia i crediti d’imposta corrispondenti allo sconto".

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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