Linee guida Ponti esistenti, gli interrogativi OICE sulla fase applicativa

Il commento del'OICE sulle Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti

di Redazione tecnica - 14/05/2020

Con la pubblicazione del parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici n. 88/2019 sono state rese ufficiali le Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti.

Sull'argomento abbiamo intervistato il consigliere OICE Giorgio Lupoi che ha commentato rilevando che "L'uscita delle linee guida rappresenta un elemento molto positivo per il settore e apprezziamo senz'altro che oggi gli operatori del settore possano disporre di questo strumento di riferimento e di guida. È stato condotto un approfondito lavoro in un contesto generale non semplice, dopo quanto avvenuto a Genova quasi due anni fa. Era necessario e opportuno perché è stato colmato un vuoto lasciato dalle norme tecniche".

Linee guida ponti esistenti: giudizio OICE in chiaroscuro

Entrando nel merito dei contenuti, il consigliere OICE Lupoi rileva diversi punti positivi ma non mancano le osservazioni su alcune criticità tra i quali quelle relative all'impatto economico che avranno i risvolti applicativi delle nuove regole e sulle quali sarà fondamentale la fase di sperimentazione.

"Nel merito - rileva Lupoi - qualcosa non ci convince del tutto e sarà molto importante monitorare l'attuazione pratica durante il più che opportuno periodo di sperimentazione che correttamente il Consiglio Superiore dei lavori pubblici ha voluto prevedere. Venendo ai punti critici essenzialmente ne individuiamo tre, Il primo riguarda l'eccessivo impatto economico dovuto all'applicazione di regole imposte dalle nuove normative rispetto alle normative adottate in sede di progettazione e realizzazione delle opere; la sensazione è che i costi possano lievitare oltre misura".

"Il secondo punto - continua Lupoi - attiene all'eccessivo spostamento verso mezzi di controllo dei carichi in gioco ancora in via sperimentale. Il terzo elemento problematico riguarda la mancata definizione di procedure nel periodo transitorio nel quale invece da lato è richiesta una importante azione di caratterizzazione delle opere esistenti, per molte delle quali non si hanno informazioni complete e, dall'altro lato, manca una procedura per la valutazione dei difetti".

Fondamentale sarà anche la gestione dei dati che usciranno fuori da queste valutazioni, come saranno archiviate e a cosa serviranno. "Sullo sfondo -conclude il consigliere OICE - rimane poi il problema, molto importante, della necessità di dotare il nostro paese di un dettagliato data base di ogni infrastruttura; sappiamo che è stata avviata questa attività ed è importante arrivare nel più breve tempo possibile ad ottenere una base di conoscenza nuova e completa. E' un punto essenziale per potere fare le giuste scelte programmatiche per l'allocazione delle risorse e per avviare gli interventi che sia sul lato progettuale che sul quello costruttivo gli operatori della filiera sono pronti a porre in essere.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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