Napolitano rieletto Presidente della Repubblica: l'appello degli Architetti e dei Geologi

Quando l'Italia sembrava essere arrivata in una totale fase di stallo politica, senza un Governo e senza un Presidente della Repubblica condiviso, ecco che c...

23/04/2013
Quando l'Italia sembrava essere arrivata in una totale fase di stallo politica, senza un Governo e senza un Presidente della Repubblica condiviso, ecco che con una mossa a sorpresa le principali coalizioni partitiche hanno trovato un'intesa con la rielezione, quasi all'unanimità (fatta esclusione del M5S e SEL), di Giorgio Napolitano che in un lungo e accorato discorso alle Camere (leggi il discorso integrale) ha bacchettato i partiti definendoli "forze politiche sterili", chiedendo loro di non autoassolversi.

All'indomani della sua storica rielezione (ricordiamo che è la prima volta nella storia della Repubblica italiana che un Presidente uscente venga rieletto), sono arrivati i messaggi del Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti P.P.C., Leopoldo Freyrie, e del Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Gian Vito Graziano.

Il commento del Presidente del CNAPPC
Il Presidente degli Architetti Freyrie si è voluto congratulare con Napolitano per la rielezione, astenendosi da qualsiasi considerazione di natura politica. "Signor Presidente - ha affermato Freyrie - a nome del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e degli architetti italiani tutti, Le porgo le più vive congratulazioni per la Sua rielezione alla massima carica dello Stato. Il Paese, chiamandola nuovamente alla Presidenza della Repubblica Italiana, ha voluto testimoniare che in Lei i cittadini e le forze politiche, sociali ed economiche vedono l'unico e vero baluardo ed argine ad una situazione generale sempre più complessa e grave".

Questo il messaggio che il numero uno degli Architetti italiani ha inviato al Presidente Napolitano.

"Il Suo, Signor Presidente - continua Freyrie - sarà un settennato difficile, per certi versi drammatico: l'Italia dovrà saper reagire, rinascere dalle sue fondamenta minate da antichi vizi e da recenti mali. A Lei guardiamo con speranza e fiducia, convinti come siamo che le scelte che Lei sarà chiamato a fare e le decisioni che sarà chiamato ad adottare avranno come unico scopo il bene della nostra amata Italia".

"Astenendoci da qualunque e impropria valutazione di carattere politico - ha continuato ancora il presidente degli Architetti - speriamo però che la sua persuasione morale e istituzionale possa darci al più presto un Governo e un Parlamento nel pieno delle loro attività che possano aiutare anche gli architetti italiani ad uscire dalla più grave situazione economica della loro storia, come testimoniato dal recente rapporto sullo Stato della Professione".

"Grazie, Signor Presidente - conclude il presidente Freyrie - per aver accettato il gravoso fardello che è stato posto sulle Sue spalle. Grazie per quanto farà per la comunità nazionale tutta. Guardi a noi - per quanto ciò possa Lei ritenere utile - come a cittadini che sono al Suo fianco, fieri - se chiamati - a dare il nostro contributo di idee e di proposte".

Il commento del Presidente dei Geologi Italiani
Di natura diversa il commento del Presidente dei Geologi Italiani Gian Vito Graziano che, ancora una volta, è entrato nel merito della disastrosa situazione idrogeologica italiana, chiedendo al Presidente Napolitano maggiore attenzione verso argomenti quali Riduzione del consumo di suolo, Rigenerazione urbana, Incentivazione delle politiche agricole ed Incentivi per la produzione energetica da nuove fonti rinnovabili.

"Nel formulare al Presidente Giorgio Napolitano i nostri migliori auguri - ha affermato il Presidente Graziano - chiediamo che nelle prossime consultazioni per la formulazione di un nuovo Governo, siano poste nella giusta evidenza le azioni ormai improcrastinabili relative all'ambiente ed all'efficienza energetica previste nella cosiddetta "Agenda Possibile" elaborata dal gruppo dei saggi da lui stesso nominata".

"Come gli stessi saggi hanno evidenziato nel loro documento - ha concluso il Presidente Graziano - negli ultimi dieci anni l'Italia ha consumato molto più territorio rispetto agli altri paesi europei e non è un caso che si verifichino mediamente sette eventi disastrosi all'anno, che costano allo Stato un miliardo all'anno. Riduzione del consumo di suolo, rigenerazione urbana, incentivazione delle politiche agricole ed incentivi per la produzione energetica da nuove fonti rinnovabili devono trovare posto negli indirizzi del nuovo Governo e siamo sicuri che il Presidente della Repubblica, che su questi temi si è più volte espresso con forza, non mancherà di ricordarlo nelle prossime occasioni".

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