Norme Tecniche Costruzioni (NTC) 2018: azioni e sollecitazioni

Il presente articolo, quale prosieguo di quello già pubblicato in merito alla “sicurezza e prestazioni attese”, riguarda le “azioni e sollecitazioni” incluse...

27/03/2018

Il presente articolo, quale prosieguo di quello già pubblicato in merito alla “sicurezza e prestazioni attese”, riguarda le “azioni e sollecitazioni” incluse le azioni sismiche. I capitoli in questione riguardano le azioni statiche, pseudo statiche e sismiche. Così come nelle NTC08, anche le NTC18 introducono la natura delle azioni, ossia carichi permanenti e sovraccarichi.

La prima criticità di incontra già al paragrafo § 3.1.1:
“3.1.1. GENERALITÀ
Nel presente paragrafo vengono definiti i carichi, nominali e/o caratteristici, relativi a costruzioni per uso civile o industriale. <…omissis…>”

Per poter comprendere ciò che viene indicato è necessario fare riferimento al Vocabolario Internazionale di Metrologia (VIM) nel quale si legge:
“4.6 - valore nominale di una grandezza, valore nominale
Valore arrotondato o approssimato di una grandezza caratteristica di uno strumento di misura o di un sistema di misura, che serve da guida per un uso idoneo”

In buona sostanza, entrambi i dettati normativi sanciscono che:
“Sono considerati carichi permanenti non strutturali i carichi presenti sulla costruzione durante il suo normale esercizio, quali quelli relativi a tamponature esterne, divisori interni, massetti, isolamenti, pavimenti e rivestimenti del piano di calpestio, intonaci, controsoffitti, impianti ed altro, ancorché in qualche caso sia necessario considerare situazioni transitorie in cui essi non siano presenti. <…omissis…>”

e

“<…omissis…>. Le azioni permanenti gravitazionali associate ai pesi propri dei materiali non strutturali sono derivate dalle dimensioni geometriche e dai pesi dell’unità di volume dei materiali con cui sono realizzate le parti non strutturali della costruzione. I pesi dell’unità di volume dei materiali non strutturali possono essere ricavati dalla Tab. 3.1.I, ovvero da specifiche indagini sperimentali o da normative o da documenti di comprovata validità, trattando i valori nominali come valori caratteristici. <…omissis…>”

Guida alle Norme Tecniche per le Costruzioni 2018

Guida alle Norme Tecniche per le Costruzioni 2018
Decreto 17 gennaio 2018 (Gazzetta Ufficiale 20 febbraio 2018, n. 42 - S.O. n. 8) - Danca dati relativa alle norme tecniche dal 1971 ad oggi, NTC18 in versione digitale e programma “Spettri NTC”

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In merito ai sovraccarichi verticali uniformemente distribuiti, le NTC18 propongono una soluzione già presente nel vecchio dettato normativo, anche se non recente, nelle norme nazionali.
Infatti, similmente alla Circolare 4 luglio 1996, N° 156AA.GG/STC, al punto C.5.5, nelle NTC18 risulta una riduzione:

NTC

con αA  ≥ 0.60, n il numero di piani, ψ0 il coefficiente di combinazione e Area l’estensione dell’area di influenza in m².

Per quanto riguarda le azioni variabili, in merito al carico neve non vi è alcuna variazione fra i due disposti di legge. Qualche variazione, solo formale, si riscontra nella determinazione dell’azione del vento. In particolare:

  • viene introdotto in norma il coefficiente di ritorno cr

NTC

  • la velocità base di riferimento è la medesima, in termini di nozione rispetto alle NTC08; ma risulta definita in funzione della velocità base di riferimento al livello del mare, vb,0 ed al coefficiente di altitudine, ca;
  • il coefficiente di altitudine ca è rielaborato secondo la

NTC

In ogni caso la norma, come nelle NTC08, difetta della definizione di costruzione stagna per cui è necessario ricorrere alle norme del CNR per inquadrare la questione (Cfr. CNR-DT 207/2008):
“<…omissis…>
G.4 Pressione interna
<…omissis…>
Di norma, ogni costruzione deve essere assunta non stagna, quindi deve essere considerato un valore non nullo della pressione interna. Possono essere considerate stagne soltanto:

  • le costruzioni in cui la superficie totale delle aperture non superi lo 0,0002 (0,2·10-3) della superficie totale;
  • le costruzioni con aperture controllate, ossia le costruzioni le cui aperture vengono usualmente tenute chiuse, e che comunque possono essere chiuse in caso di necessità.

<…omissis…>”

Oltre a ciò, le NTC18 ricalcano nel NCT08 con una importante precisazione per l’azione sismica.

Pur riproponendo, le NTC18, lo stesso approccio rispetto allo spettro elastico, sia per la componente verticale, orizzontale e per lo spostamento orizzontale, il nuovo assetto normativo propone un nuovo quadro in merito allo spettro di progetto.

La variazione è legata al fattore q che, nelle NTC18, è indicato quel fattore di comportamento:

NTC

Differentemente dalle NTC08 secondo le quali allo SLD, in capacity design o gerarchia delle resistenze, lo spettro era elastico, nelle NTC18 lo spetto può essere ridotto fino al 33%.

A cura di Ing. Gianni Michele De Gaetanis
Autore di Guida alle norme tecniche per le costruzioni

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