Nuovo Codice Appalti: per ANCE è forte l'esigenza di un correttivo

"Crediamo che ogni passo verso il completamento del quadro normativo della riforma del codice degli appalti sia di per sé un fatto positivo. In mancanza degl...

13/12/2016

"Crediamo che ogni passo verso il completamento del quadro normativo della riforma del codice degli appalti sia di per sé un fatto positivo. In mancanza degli atti attuativi, infatti, non si può cogliere il senso della riforma stessa".

Queste le parole di Edoardo Bianchi, vicepresidente dell'Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) con delega alle infrastrutture, alla nostra testata in riferimento al decreto sulle c.d. Superspecialistiche che, nonostante la firma del Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio (leggi articolo), tarda ad essere pubblicato.

"Quanto al decreto sulle opere superspecialistiche - continua il vicepresidente Bianchi - così come emergeva dal comunicato del ministero delle Infrastrutture del 29 novembre scorso in cui si annunciava la firma da parte del ministro Delrio, Ance condivide in pieno la scelta di non intervenire sul sistema di qualificazione e pertanto lasciare ferma, ai fini della dimostrazione dei requisiti richiesti per l'esecuzione, la vigente disciplina sulla qualificazione fino all'adozione delle linee guida di cui all'articolo 83 del codice".

Ma oltre al decreto sulle opere superspecialistiche, Edoardo Bianchi ha parlato anche dell'intero impianto del Codice affermando "Infine e in linea generale, insieme agli operatori della filiera delle costruzioni, sentiamo forte l’esigenza di arrivare, entro la fine dell’anno, a un decreto correttivo del nuovo codice. Per questo motivo, abbiamo messo a punto un pacchetto di modifiche mirate a promuovere la legalità e l’efficienza e a sostenere e innovare un settore ancora largamente colpito dalla crisi”.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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