OICE sul PNRR: 'Non si insegua il modello-non-modello Genova'

OICE: "Le priorità sul PNRR sono note e discendono all'Unione europea, ma non si insegua il “modello-non-modello” Genova per fare presto"

di Redazione tecnica - 04/03/2021

"Le priorità sul PNRR sono note e discendono all'Unione europea, ma non si insegua il “modello-non-modello” Genova per fare presto; si garantiscano concorrenza e trasparenza".

L'audizione OICE al Senato

Queste le parola del Presidente dell'OICE, Gabriele Scicolone, in audizione al Senato sullo schema di PNRR che negli ultimi giorni è riuscito a resuscitare anche l'interesse verso il Codice dei contratti. Dopo le modifiche a tempo apportate dal Decreto Semplificazioni, il D.Lgs. n. 50/2016 sembra essere tornato nel limbo che separa la certezza e il dubbio.

Il quadro normativo sugli appalti pubblici, a distanza di 5 anni dalla sua riforma, risulta essere ancora frammentato ed in attesa di decisioni importanti. E alla luce delle ingenti risorse del Recovery Fund si è tornati proprio su questo argomento e con richieste che vanno dalla necessità di completare il quadro dei provvedimenti attuativi mai emanati, passando per una controriforma, per arrivare a proposte di applicazione delle direttive europee.

Tra le proposte c'è chi ha messo sul tavolo l'applicazione del "modello Genova" che ha deregolamentato tutto.

Prorogare il superbonus

Come fa notare il Presidente OICE "Il successo di un'opera pubblica dipende dall'accelerazione delle fasi approvative e non dalle procedure di appalto, ormai semplificate al massimo. Sulle priorità del Recovery Plan italiano riteniamo opportuno puntare sulla rigenerazione urbana, superando i vincoli del decreto semplificazioni. Altrettanto importante è pensare ad una estensione della validità del "superbonus", almeno al 2025; priorità assoluta va poi data alla digitalizzazione della P.A. e, quindi, anche delle procedure di appalto. Vorremmo una forte Cabina di regia che però diventi un Tavolo permanente con le forze imprenditoriali e professionali per un confronto strutturato con gli operatori".

Velocizzare le opere con supporti di project management

Il Consigliere OICE Giorgio Lupoi ha puntato l'attenzione sui seguenti punti: "Si riuscirà a velocizzare le opere soltanto con supporti di project management mutuati dal mondo privato e dall'esperienza internazionale per comprimere i tempi di attraversamento, vero motivo dei ritardi delle opere pubbliche; a nostro avviso una struttura di controllo di tempi e costi a supporto del RUP è essenziale. Va poi assicurata sempre la qualità dei progetti, evitando selezioni al massimo ribasso che produrranno danni in futuro".

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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