Obbligo di POS per i professionisti, Confedertecnica: Stato di polizia tributaria

"L'obbligo del Pos non è solo assurdo ma è la dimostrazione di come la politica sia ormai distante, quando non contrapposta, rispetto alla vita quotidiana de...

06/03/2015
"L'obbligo del Pos non è solo assurdo ma è la dimostrazione di come la politica sia ormai distante, quando non contrapposta, rispetto alla vita quotidiana delle Pmi, dei professionisti e delle partite Iva, che in Italia sono sottoposti a sempre maggiori obblighi a fronte di sempre minor lavoro". Lo ha dichiarato senza mezze misure Calogero Lo Castro, presidente di Confedertecnica, che ha stigmatizzato quello che ha definito provvedimento-capestro che minaccia e punisce severamente professionisti e partite Iva già colpite duramente dalla crisi.

Ricordiamo, infatti, che è all'esame del Senato il Ddl n. 1747 recante Disposizioni relative all'obbligo per i soggetti che effettuano l'attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, di dotarsi di adeguati strumenti di pagamento elettronici per pagamenti superiori ai 30 euro che integra quanto previsto dall'art. 15, comma 4, del Decreto-Legge 18 ottobre 2012 n. 179 (convertito dalla Legge 17 dicembre 2012, n. 221), modificato dall'art. 9, comma 15-bis del Decreto-Legge 30 dicembre 2013, n.150 (convertito dalla Legge 27 febbraio 2014, n. 15).

In particolare, la norma che obbliga l'accettazione di pagamenti tramite carte di debito non prevedeva alcuna sanzione per chi non si fosse adeguato a quest'obbligo. Con la conseguenza che non adempiendo si sarebbe incorso solo nella "mora del creditore" come stabilito dall'art. 1207 del codice civile, che non libera il debitore dall'obbligazione. Inoltre, le attuali disposizioni di legge non obbligano il professionista a dotarsi del POS ma solo a farlo solo se e nel momento in cui il cliente manifesti l'intenzione di ricorrere a questa forma di pagamento (leggi articolo).

Il ddl all'esame del Parlamento, sanando un errore di valutazione del legislatore il cui scopo era evidentemente quello di obbligare l'installazione del POS, elimina ogni dubbio prevedendo delle sanzioni e addirittura la chiusura dell'attività a chi non si fosse munito dello strumento per il pagamento elettronico (leggi articolo).

"Si sta manifestando uno stato di polizia tributaria - ha affermato il presidente di Confedertecnica - che perseguita i professionisti in ogni momento della loro attività, mentre quando gli stessi professionisti eseguono prestazioni per la Pubblica Amministrazione si trovano ancora a fare i conti con tempi lunghi e difficili riscossioni, che a dispetto della recente legge avviene ancora molti mesi dopo la presentazione della fattura. Altro che Pos".

"Ci sono due pesi e due misure sempre più distanti - ha concluso Lo Castro - e la sofferenza a carico dei liberi professionisti, tecnici e non, in Italia sta superando ogni limite".

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A cura di Gianluca Oreto -
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