Professioni: è scoccata l'ora della riforma

Sta per arrivare il "P-Day", il giorno delle Professioni intellettuali, ossia il momento della Riforma attesa da tutti i professionisti in particolare dopo l...

09/04/2010
Sta per arrivare il "P-Day", il giorno delle Professioni intellettuali, ossia il momento della Riforma attesa da tutti i professionisti in particolare dopo l'approvazione del decreto Bersani. Ad anticiparlo è l'On.le Maria Grazia Siliquini.

"Finalmente è scoccata l'ora della riforma, attesa dai professionisti da 20 anni, per la quale mi sono battuta in tutte le legislature: esprimo, quindi, la massima soddisfazione per la volontà del Ministro Alfano di portare a compimento, nel prossimo triennio, la riforma delle professioni intellettuali - facendola così entrare nell'agenda di Governo - con una impostazione che condivido pienamente, e cioè procedendo alla realizzazione di uno Statuto delle Professioni, con principi generali e comuni a tutti i profili dei 24 ordini e collegi interessati". Queste le ultime dichiarazioni dell'On.le Maria Grazia Siliquini, relatore in Commissione Giustizia alla Camera dei Deputati del provvedimento di riforma delle Libere Professioni ed estensore del primo ddl in materia AC 503.

"La riforma - ha proseguito la Siliquini - attuata mediante una legge unitaria di principi, senza entrare nelle singole competenze ed aprire alcuna conflittualità, diventerà realtà entro la legislatura. Si farà, così, finalmente ordine in questa materia, chiarendo chi sono i professionisti intellettuali, e cioè coloro i quali, dopo una severa formazione (università ed esame di stato), entreranno nel mercato con un'offerta professionale di grande qualità, che dovrà essere continuamente ed obbligatoriamente aggiornata. Una normativa di riordino che si ponga in linea con la nostra Costituzione (art.33), con il nostro codice civile (art.2229 e seguenti) e con la direttiva Europea 36/2005 Zappalà, tutt'ora disapplicata in Italia. Tutto ciò, peraltro, coincide con l'impostazione del lavoro in corso nelle commissioni giustizia ed attività produttive, ove, durante i sei mesi di audizioni, è stata raccolta una richiesta di riforma unitaria da parte di tutte le professioni intellettuali".

"Il riordino dovrà riguardare - ha concluso la Siliquini - principalmente le professioni ordinistiche; in un secondo tempo, giustamente, riguarderà altre attività non regolamentate, che oggi si trovano in una condizione di confusione, derivata dall'errata applicazione della direttiva europea Zappalà: esse non devono rimanere in una sorta di "limbo" indefinito, che provoca concorrenza sleale, abusivismo e gravi danni per i cittadini in qualunque campo (da quello fiscale a quello giuridico, da quello sanitario a quello delle competenze tecniche). In questo senso, deve essere realizzata una normativa destinata a questi servizi, procedendo sì al riordino, ma differenziato, tenendo ben distinte le professioni intellettuali dalle altre. Trattasi sicuramente di attività di indubbia rilevanza, come i bibliotecari, gli amministratori di condominio, gli agenti immobiliari, i grafologi, i biotecnologi, i grafici, gli archeologi, gli enologi e tanti altri, che certo hanno diritto ad un loro inquadramento: questo, però,non può coincidere con quello delle professioni intellettuali".

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