Riforma delle Professioni 2.0 e Super Geometra: promossa la proposta della Rete delle Professioni Tecniche

Dopo l'abolizione delle tariffe professionali, l'istituzione della formazione continua e altri vari orpelli a carico dei professionisti, con cadenza periodic...

05/05/2015

Dopo l'abolizione delle tariffe professionali, l'istituzione della formazione continua e altri vari orpelli a carico dei professionisti, con cadenza periodica quasi metodica si torna a parlare di riforma delle professioni. Se il problema sia dovuto alla mancanza di continuità nelle legislature che hanno composto le varie norme oppure una voluta trama volta a cancellare la libera professione così come la conoscevamo fino a una decina di anni, ancora non è dato sapere. Ciò che è certo è che la riforma delle professioni cominciata con Bersani e terminata con Monti non ha portato benefici, né ai professionisti né tanto meno al mercato.

E per questo motivo, almeno una volta in ogni legislatura viene attivato un tavolo tecnico e si incontrano tutte le categorie dell'area tecnica per confrontarsi e fare il punto della situazione. E' ciò che è accaduto qualche giorno fa (28 aprile 2015) nella sala Basile del Ministero della Giustizia gremita di architetti, ingegneri, geologi, geometri, agronomi e forestali, chimici, periti agrari, periti industriali e tecnologi alimentari, che hanno organizzato l'incontro denominato #Completiamolariforma a cui hanno partecipato Armando Zambrano, presidente CNI e coordinatore Rete Professioni Tecniche, Andrea Sisti, presidente CONAF, Leopoldo Freyrie, presidente CNAPPC, Armando Zingales, presidente CNC, Gian Vito Graziano, presidente CNG, Maurizio Savoncelli, presidenteCNGeGL, Lorenzo Benanti, presidente CNPAePAL, Giampiero Giovannetti, presidente CNPIePIL, Carla Brienza, presidente CNTA.

Il ministro Andrea Orlando ha subito evidenziato l'importanza dell'incontro affermando che "Il confronto con le categorie professionali non è una concessione, ma un elemento determinante per la qualità normativa. Proseguire il dialogo con i tavolo tecnici avviati, per evitare provvedimenti scritti che non tengono conto dell’impatto che possono avere su ciò che devono regolamentare".

Questa volta, rispetto alle tante precedenti, c'è una novità all'orizzonte che porta il nome di Rete delle Professioni Tecniche ovvero quell'Ente sovraordinistico creato dai Consigli Nazionali dell'Area tecnica che si sta proponendo come interlocutore principale per la Riforma delle Professioni. Lo stesso Ministro Orlando ha rilevato come "Il documento di proposta presentato dalla Rete delle Professioni Tecniche introduce spunti ampiamente condivisibili" ed ha appoggiato un documento che tratta diversi punti tra cui le regole sui procedimenti elettorali degli ordini, la riorganizzazione territoriale degli ordini alla luce del processo di abolizione delle Province, i regolamenti sui tirocini e sulla formazione professionale, le tariffe giudiziarie, la revisione dei codici deontologici, l'assicurazione professionale, le regole sulla fiscalità, le Società Tra Professionisti e tanti altri ancora.

Sulla deontologia, il Coordinatore della Rete delle Professioni Tecniche e Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri Armando Zambrano ha affermato: "Gli ordini professionali hanno il compito di vigilare sulla qualità e sulla competenza del professionista, che rappresenta una sicurezza e una certezza per il cliente, per il cittadino e per il mercato. E, in tal senso, la Rete delle Professioni Tecniche ci ha offerto una grande opportunità, perché così ha maggiore ascolto la nostra voce, che come un coro si leva oggi nella direzione auspicata del completamento della riforma. Un risultato che, in un momento come questo, in cui le categorie sono messe in ginocchio dalla crisi, sarebbe doppiamente importante raggiungere".

Molti saranno i professionisti che in questo momento si staranno domandando cos'è la Rete delle Professioni Tecniche? o chi l'ha autorizzata a tutelare i miei diritti? Su questo ho scritto parecchi articoli, vi invito a leggerne qualcuno (articolo 1 - articolo 2).

Entro il 2015 in arrivo il Super Geometra
Mentre si torna a parlare di riforma delle professioni con una proposta condivisa da tutti, c'è chi si preoccupa dei propri iscritti portando delle proposte che difficilmente troveranno i favori di tutta la Rete delle Professioni Tecniche. E' il caso dei Geometri. Lo avevamo già anticipato nei mesi scorsi (clicca qui), la conferma adesso arriva direttamente dal Presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri Maurizio Savoncelli. "Questo progetto permetterà ai giovani geometri di completare il proprio percorso di studi con una specifica laurea triennale presso il proprio istituto, a due passi da casa. Una innovazione inedita in Italia, che rafforzerà la figura professionale del geometra nel quadro della più ampia concorrenza europea".

Si parla di un corso professionalizzante post diploma, con un valenza universitaria, della durata di 3 anni rivolto esclusivamente agli studenti degli istituti tecnici Costruzioni ambiente e territorio (Cat), i nuovi geometri della riforma Gelmini, ovvero ai futuri geometri del domani. Il corso ha l'obiettivo di conseguire i seguenti vantaggi:

  • inserimento nel mondo del lavoro a 22 anni di profili "altamente qualificati";
  • didattica allineata alle direttive europee (direttiva Ue n. 36/05);
  • risparmio per le famiglie perché il corso di studi si svolgerà all'interno dello stesso istituto che ha ospitato lo studente fino al diploma.


Cosa ne penserà la Rete delle Professioni Tecniche della proposta dei Geometri?Questa è una domanda che farò certamente al coordinatore Zambrano.

 

 

A cura di Gianluca Oreto - -

 

 

© Riproduzione riservata