Riforma professioni: dopo l'intesa sui contenuti è in arrivo lo Statuto delle Professioni

Novità sul fronte riforma professioni: se siano buone o cattive sarà il tempo a stabilirlo, di certo si è aggiunta una nuova puntata alla già lunga fiction c...

23/07/2010
Novità sul fronte riforma professioni: se siano buone o cattive sarà il tempo a stabilirlo, di certo si è aggiunta una nuova puntata alla già lunga fiction che interessa architetti, ingegneri, geometri, periti ed in generale altre 23 categorie professionali che il 21 luglio scorso hanno presentato la propria comune proposta di riforma delle professioni al ministro della Giustizia Angelino Alfano.

All'incontro era presente Marina Calderone, presidente Cup e del Consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro, che si è detta soddisfatta dell'incontro con il Ministro Alfano e con i rappresentanti delle professioni tecniche Pat e ha sottolineato come la riforma oltre che essere indispensabile per i professionisti, risulta essere importante al fine di potenziare le cose importanti che noi facciamo e che servono all'Italia per andare avanti. "Il segnale forte che oggi abbiamo manifestato al ministro e che abbiamo trasmesso al nostro dicastero vigilante - spiega la Calderone - è che le professioni sanno essere unite quando si fa un percorso coerente in cui effettivamente si possa anche prendere le basi da quelle che sono le esigenze del mondo professionale per poi tradurlo in un sistema di riforma che nasce all'interno del mondo degli ordini".

"Abbiamo lavorato molto - sottolinea Marina Calderone - lo stesso ministro ci ha detto che gli abbiamo portato un documento entro 100 giorni dal precedente incontro. Credo quindi che sia un grossissimo risultato anche perchè tutti gli ordini professionali hanno raggiunto un'intesa".
"Adesso - sostiene - ovviamente inizia la seconda fase, in cui lavoreranno i tecnici del ministero per tradurre questi nostri principi in un testo di legge che poi diventerà anche questo oggetto di condivisione successiva con il mondo delle professioni".

Soddisfatto anche il Ministro della Giustizia Angelino Alfano che ha innanzitutto preso atto "del fatto che i rappresentanti degli ordini professionali, a così poca distanza dalla convocazione degli stati generali delle professioni avvenuta il 15 aprile, abbiano già raggiunto una intesa sui contenuti della riforma delle professioni che è mia intenzione presentare al Parlamento".

Il passo successivo è l'elaborazione di un vero e proprio Statuto delle Professioni che contenga i contenuti del documento presentato al Ministro e che, come affermato dallo stesso Alfano, responsabilizzi al massimo gli ordini professionali, che saranno chiamati ad essere garanti, di fronte all'utenza, della serietà e della professionalità dei loro assistiti, e garantirà ai professionisti il diritto ad un compenso effettivamente proporzionato alla quantità e qualità del lavoro svolto ed in ogni caso sufficiente ad assicurar loro un'esistenza libera e dignitosa.

"È una riforma di grande importanza per il nostro Paese - ha continuato Alfano - attesa da decenni ed ancora più importante data l'attuale congiuntura economica, che ha colpito duramente una categoria di lavoratori priva di ammortizzatori sociali".
"Con questa iniziativa - ha terminato Alfano - vogliamo lanciare, soprattutto, un messaggio chiaro: gli interessi dei professionisti e quelli dei consumatori non sono in conflitto tra loro, come finora è stato fatto ingiustamente credere. I professionisti ed i consumatori sono accomunati da un fondamentale obiettivo, quello della garanzia della qualità dei servizi professionali".

Da segnalare, comunque, che i documenti già presentati in Parlamento (testo Siliquini) non verranno accantonati, ma saranno tenuti in considerazione nella redazione del nuovo Statuto. Inoltre, lo stesso Alfano si è detto consapevole della difficoltà nella diversità di punti di vista per quanto concerne la nascita di un Albo unico che riunisca Geometri, Periti e laureati triennali, ma ha evidenziato come questo problema verrà affrontato successivamente, in modo da avere una base comune da cui partire per far sbocciare finalmente questa riforma da troppo tempo desiderata dai professionisti.

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