Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali nella nuova guida aggiornata dell'Agenzia delle Entrate

È disponibile la nuova guida aggiornata a febbraio 2018 dell’Agenzia delle Entrate "Ristrutturazioni edilizie: Le agevolazioni fiscali" nella quale sono stat...

16/03/2018

È disponibile la nuova guida aggiornata a febbraio 2018 dell’Agenzia delle Entrate "Ristrutturazioni edilizie: Le agevolazioni fiscali" nella quale sono state inserite le novità previste dalla Legge di Bilancio per il 2018 come la consueta proroga delle detrazioni fiscali e la nuova trasmissione telematica all'Enea di alcuni dati relativi alla tipologia di interventi effettuati.

La guida è stata totalmente rinnovata rispetto alle precedenti e prevede una suddivisione in 6 capitoli:

  1. Agevolazioni per il recupero del patrimonio edilizio, in cui vengono distinti i casi relativi a:
    • singole unità abitative
    • parti condominiali
    • l'agevolazione IVA per i lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione
    • le regole da rispettare per avere le detrazioni
  2. Agevolazioni per l'acquisto e la costruzione di box e posti auto, in cui vengono definiti i documenti e gli adempimenti necessari
  3. Agevolazioni per l'acquisto o l'assegnazione di immobili già ristrutturati
  4. Mutui per ristrutturare casa: la detrazione degli interessi passivi
  5. Tabelle riassuntive dei lavori agevolabili
  6. Normativa e prassi

Per ogni casistica l'Agenzia definisce:

  • in cosa consistono
  • chi può usufruirne
  • per quali interventi

Come previsto dalla Legge di Stabilità per il 2018, anche per i lavori avviati a partire dal 1° gennaio 2018 e fino al prossimo 31 dicembre sarà possibile beneficiare della detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute entro il limite di 96mila euro di spesa. La proroga è valida sia per i lavori sulle singole unità immobiliari che per la ristrutturazione delle parti comuni degli edifici condominiali. A partire dall'1 gennaio 2019 la percentuale torna al 36% con il limite massimo di spesa di 48.000 euro per unità immobiliare.

La Manovra per il 2018, analogamente a quanto già previsto per la riqualificazione energetica degli edifici, ha previsto anche che chi usufruisce del bonus, dovrà inviare all’Enea, per via telematica, alcuni dati relativi alla tipologia di interventi effettuati; si tratta di informazioni che serviranno all’Agenzia per monitorare e valutare il risparmio energetico conseguito in seguito alla realizzazione degli interventi di ristrutturazione.

L’agevolazione per box e posti auto - La detrazione spetta anche per l’acquisto di box e posti auto pertinenziali, per le spese relative alla loro realizzazione, e per la costruzione di autorimesse o posti auto, anche a proprietà comune, purché vi sia un vincolo di pertinenzialità con una unità immobiliare abitativa.

Per gli acquisti contemporanei di casa e box con unico atto, la detrazione spetta limitatamente alle spese di realizzazione del box pertinenziale, il cui ammontare deve essere specificamente documentato.

L’Iva ridotta - Per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio è possibile, inoltre, usufruire dell’aliquota ridotta in tema di imposta sul valore aggiunto; a seconda del tipo di intervento, l’agevolazione si applica sulle prestazioni dei servizi resi dall’impresa che esegue i lavori e, in alcuni casi, sulla cessione dei beni.

Le altre novità - Dal 2018 tra i beneficiari dell’agevolazione sono inclusi anche gli istituti autonomi per le case popolari e i soggetti con finalità analoghe, tra cui le cooperative di abitazione a proprietà indivisa, purché gli interventi di ristrutturazione siano realizzati su immobili adibiti ad edilizia residenziale pubblica o, se si tratta di cooperative a proprietà indivisa, assegnati in godimento ai soci.

È prorogata fino 31 dicembre 2018 anche l’agevolazione per l’acquisto o l’assegnazione di immobili già ristrutturati. La detrazione spetta quando gli interventi di ristrutturazione hanno riguardato interi fabbricati e sono stati eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che, entro 18 mesi, dalla data del termine dei lavori, vendono o assegnano l’immobile.

In tema di Iva agevolata sui beni che formano oggetto dei lavori la Legge di bilancio 2018 è intervenuta per individuare correttamente il loro valore quando, con l’intervento di recupero del patrimonio edilizio, vengono forniti anche componenti staccate dagli stessi beni (è il caso di tapparelle e materiali di consumo utilizzati in fase di montaggio di un infisso); la determinazione del valore va effettuata, in questi casi, in base all’autonomia funzionale delle “parti staccate” rispetto al manufatto principale.

Il vademecum è completato da apposite tabelle riassuntive dei lavori agevolabili suddivisi in interventi sulle singole unità abitative e interventi sulle parti condominiali.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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