SAIE 2015: vincitori e vinti della più grande fiera dell'edilizia

All'indomani della conclusione sono stati davvero in molti a domandarmi come sia andata l'edizione 2015 del SAIE e se si avvertano i segnali di ripresa di cu...

19/10/2015
All'indomani della conclusione sono stati davvero in molti a domandarmi come sia andata l'edizione 2015 del SAIE e se si avvertano i segnali di ripresa di cui si parla nelle ultime settimane. Premesso che questa per me è la 17a edizione consecutiva a cui partecipo, se dovessi sintetizzare in un tweet (tanto amato ai giorni nostri) il mio pensiero, penso mi limiterei a un "C'era una volta il SAIE...".

Ricordo molto bene l'impatto che ebbe su di me la prima edizione a cui partecipai. Era il 1998, la maestosità delle macchine movimento terra, le gru, le macchine più strane esposte con soddisfazione nell'area esterna da aziende provenienti da tutta Europa, la frenesia dei giorni pre-fiera per il montaggio degli stand a cui non bastava il giorno per terminare i lavori, l'odore di vernice fresca, i padiglioni occupati fino all'ultimo metro quadro. Il SAIE non era solo la migliore fiera dell'edilizia, era anche un momento di soddisfazione personale e lavorativa per chi partecipava, attendendo questo momento per mostrare al mondo intero la propria eccellenza.

L'aria che si respirava era colma di entusiasmo. Non serviva organizzare convegni, eventi o invitare "celebrità politiche"; professionisti e imprese partecipavano a questo evento semplicemente perché non si poteva fare altrimenti. Il SAIE era il momento ideale per aggiornarsi su nuovi prodotti e tecnologie, per provare i software delle migliori softwarehouse italiane, per conoscere nuove aziende, per incontrare amici che durante l'anno non si riusciva a vedere perché il troppo lavoro non consentiva di prendersi quella giornata in più di vacanza.

Durante la manifestazione era un'impresa anche solo andare a prendere un caffè. Le file ai bar e ai ristoranti, costringevano noi espositori a portarci un tramezzino da casa e spesso non si riusciva neanche a pranzare per il continuo via vai di professionisti ansiosi di conoscere il prodotto che avevi da offrire.

Certo, erano anche tempi in cui la tecnologia non aveva raggiunto i livelli di oggi e internet non aveva ancora stravolto le regole del mercato. Oggi è più semplice conoscere gli ultimi arrivati dalle aziende produttrici, basta un click per scaricare una scheda tecnica dettagliata in ogni piccolo particolare. E se a questo aggiungiamo un crisi continua che dal 2007 impoverisce il settore dell'edilizia, penso che il livello raggiunto sia abbastanza comprensibile.

Onore all'Ente che ha organizzato questa 51a edizione e che ha provato a mitigare gli effetti della crisi, fornendo servizi sempre più performanti, organizzando eventi interessanti e utilizzando un format diverso per coinvolgere gli addetti ai lavori.
Quest'anno durante il SAIE si è tenuta la premiazione della IV edizione del Premio RI.U.SO. bandito dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e promosso insieme a SAIE, ANCE e Legambiente. I vincitori sono stati "Ripartire dalla città esistente" del capogruppo Mauro Sarti e "Rehabitar" del capogruppo Sara Neglia, rispettivamente per la sezione Architetti e per quella riservata a Università, Enti, Fondazioni e Associazioni.

Si è tenuto l'EdilTrophy, ovvero la competizione per eleggere il muratore dell'anno, organizzata insieme al Formedil in collaborazione con SBC, SAIE e IPLE e patrocinato da Inail e Consiglio Nazionale di Geometri e Geometri Laureati e sostenuto da Andil. 20 le squadre che hanno gareggiato, di cui 9 formate da muratori esperti e 11 di giovani, per un totale di 40 operai dell'edilizia. In questo caso la vittoria è andata per la categoria senior a Massimo D'Avanzo e Domenico Di Bari dell'Edilscuola Puglia. Tra gli junior sono stati dichiarati vincitori i partecipanti della Scuola Edile Andrea Palladio di Vicenza, formata da Manuel Calgarotto e Giorgio Romare.

Ha festeggiato a SAIE SMART HOUSE i suoi 25 anni la manifestazione Carrell Trophy, in cui 20 esperti carrellisti, appartenenti a Rivendite di Materiali Edili di tutta Italia, hanno affrontato un percorso di gara alla guida del carrello elevatore per dimostrare la loro abilità. La vittoria è andata a Gianluca Sani, che in 5 min e 35 secondi ha percorso il tracciato realizzato nell'Area 44 della Fiera.

Infine, è stato assegnato ad Andrea Girardi il premio "Il Gruista dell'anno" 2015, la gara di abilità, professionalità e sicurezza riservata a conduttori di Gru a torre organizzato da Formedil in collaborazione con l'Ente Scuola Edile di Piacenza e patrocinato da ANIMA UCOMESA.

Non sono mancati poi gli eventi organizzati dai principali Consigli Nazionali dell'area tecnica che hanno dato la possibilità a molti professionisti di "accaparrarsi" i poco utili crediti formativi professionali (CFP).

Concludendo non si può certo dire che l'Ente organizzatore si sia risparmiato, ma per farvi rendere conto del perché delle mie prime parole (C'era una volta il SAIE), vi invito a guardare la foto dell'area esterna da me scattata.

Se una persona che non viene al SAIE da 10 anni, avesse partecipato a questa ultima edizione, probabilmente avrebbe pensato di aver sbagliato fiera. C'è da dire però una cosa, il SAIE rappresenta in modo perfetto ciò che sta accadendo in Italia: il mercato si sta livellando verso quote decisamente diverse e pensare che si possa tornare ai fasti del passato è da folli o stupidi. Concludo però ricordando una celebre frase di Charles Darwin: "Non è la specie più forte a sopravvivere, e nemmeno quella più intelligente ma la specie che risponde meglio al cambiamento".

A cura di Ing. Gianluca Oreto
     
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