Terremoto Emilia: scossa di magnitudo 4.5 a Ravenna

Non sembra aver fine il terremoto che da settimane mina la pace delle terre emiliane. Un terremoto di magnitudo 4.5 ad una profondità di 25.6 km è stato regi...

06/06/2012
Non sembra aver fine il terremoto che da settimane mina la pace delle terre emiliane. Un terremoto di magnitudo 4.5 ad una profondità di 25.6 km è stato registrato questa mattina alle ore 6.08 al largo di Ravenna dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Il terremoto si è sentito anche nelle Marche, nelle zone vicine all'epicentro ed è stata avvertita in modo forte e distinto anche a Rimini che dista una cinquantina di chilometri da Ravenna. Alle 7.14 si è registrata un'altra scossa di intensità molto più lieve.

L'ultimo terremoto non ha portato alcun danno sulle strutture o persone, ma ha acuito il disagio psicologico con cui gli emiliani sono costretti a vivere nelle ultime settimane. Il Prefetto di Ravenna Bruno Corda ha affermato "Abbiamo fatto verifiche anche sulle piattaforme di estrazione del gas metano e non abbiamo registrato danni". Il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci ha evidenziato una crepa formata in un liceo della città ma ha confermato che non ci sono danni strutturali e che l'unico problema è la preoccupazione dei cittadini costretti ormai a vivere in un contesto paradossale. "Non abbiamo avuto segnalazioni di danni, salvo da parte di un liceo classico di Ravenna dove potrebbe esserci una lesione e si stanno facendo i controlli necessari. Abbiamo sentito la scossa distintamente, c'è stata preoccupazione. La città sta anche ospitando persone già colpite dal terremoto in Emilia".

Intanto l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha confermato che il terremoto di Ravenna non ha alcun nesso con i terremoti che ha colpito l'Emilia Romagna nei giorni scorsi. "Quello di Ravenna è un terremoto con movimenti diversi. È avvenuto in profondità e a 80 km di distanza dal modenese. Non c'è collegamento con quello che ha colpito l'Emilia nei giorni scorsi". Queste le parole del ricercatore dell'INGV Franco Mele. Mentre il geofisico del CNR Giovanni Gregori ha parlato di "una tempesta robusta sismica in atto. E ribadisce che il terremoto è un fenomeno che si può studiare e non prevedere".

I numeri del Terremoto
Intanto la Regione Emilia Romagna ha pubblicato i "numeri" del terremoto, evidenziando che il numero di cittadini accolti nelle strutture di emergenza è salito a 12.180: sono 9.265 nei 35 campi allestiti, 2.915 in scuole e palestre, 2.040 negli alberghi. Al momento sono oltre 1.500 volontari di Protezione civile impegnati sul territorio, a cui si aggiungono esperti tra Vigili del fuoco e altre forze dell'ordine, per un totale di oltre 4.500 operatori attivi.
Dagli sms solidali sono già arrivati 10 milioni di euro per le popolazioni colpite dal sisma, a cui si aggiungono 500 mila euro confluiti sul conto corrente istituito dalla Regione. Intanto è purtroppo è salito a 26 il bilancio delle vittime del sisma.

I contributi alle imprese
"Nella casistica dei contributi alle imprese - ha spiegato Gian Carlo Muzzarelli, Assessore alle Attività produttive - dovrà essere compresa anche la concessione di aiuti per la localizzazione temporanea di strutture gravemente danneggiate dal sisma. È questo quanto richiesto dalla Regione - nella strategia complessiva di rilancio elaborata d'intesa col tavolo per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva - al Governo. L'individuazione di aree o sedi idonee è stata invece affidata agli enti locali e alle associazioni di categoria, che si sono già attivati in tal senso. Per quanto riguarda le imprese multinazionali, le più esposte al rischio di delocalizzazione, sono stati attivati tutti i canali di contatto diretti e indiretti per scongiurare decisioni affrettate e immotivate, incontrando finora disponibilità e comprensione delle difficoltà drammatiche del momento. Dai contatti che abbiamo avuto - ha detto Muzzarelli - e che sono sempre in corso, abbiamo ragione di ritenere che il pacchetto che abbiamo predisposto incontri il favore dei nostri interlocutori, a condizione che si riesca a procedere in tempi brevi e certi. Quindi i contributi europei, nazionali, regionali e locali, saranno concessi esclusivamente alle imprese che confermeranno la loro permanenza sul territorio".

Come aiutare l'Emilia Romagna
Per quanto concerne gli aiuti, in questa fase di emergenza è possibile donare 2 euro via sms da cellulare o con chiamata fissa al 45500 (servizio attivo con gli operatori TIM, Vodafone, WIND, 3, Poste Mobile, CoopVoce, Tiscali e Noverca e su rete fissa con Telecom Italia, Infostrada, Fastweb, TeleTu e Tiscali).

Per i privati le possibilità sono le seguenti:
  • versamento sul c/c postale n. 367409 intestato a: Regione Emilia-Romagna - Presidente della Giunta Regionale - Viale Aldo Moro, 52 - 40127 Bologna;
  • bonifico bancario alla Unicredit Banca Spa Agenzia Bologna Indipendenza - Bologna, intestato a Regione Emilia-Romagna, IBAN coordinate bancarie internazionali: IT - 42 - I - 02008 - 02450 - 000003010203 (per i versamenti dall'estero il codice BIC/SWIFT è UNCRITB1NU2);
  • versamento diretto presso tutte le Agenzie Unicredit Banca Spa sul conto di Tesoreria 1 abbinato al codice filiale 3182.

Per quanto riguarda invece gli Enti pubblici, è previsto l'accreditamento sulla contabilità speciale n. 30864 accesa presso la Banca d'Italia - Sezione Tesoreria di Bologna.
In tutti i casi (privati ed Enti pubblici) il versamento dovrà essere accompagnato dalla causale: Contributo per il terremoto 2012 in Emilia-Romagna.
Chi, invece, volesse comunque fare donazioni di beni materiali potrà contattare le grandi organizzazioni di volontariato che già sono attive (come Croce Rossa, Caritas, Associazioni nazionale degli alpini o simili).

Per quanto riguarda i volontari servono architetti, ingegneri civili e strutturali, geometri meglio se abilitati con corsi NVR. Chi fosse disponibile può fare la propria segnalazione al numero 0522.271698. Non servono, invece, volontari generici che non siano iscritti alle associazioni di Protezione Civile. Per quanto riguarda i materiali, servono brandine, reti e materassi in buone condizioni. Il tutto va consegnato al Centro Unificato di Protezione Civile in via della Croce Rossa 3. Servono inoltre acqua e generi alimentari (in particolare sughi pronti, scatolame, pasta, frutta e verdura) così come materiali per l'igiene personale, indumenti in particolare per bambini e neonati se in buone condizioni e meglio ancora se nuovi. Servono anche bicchieri e posate di plastica monouso.
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