Tutto pronto per il nuovo ponte sul torrente Scrivia a Montoggio

Se ne parlava ormai da alcuni mesi come un intervento prioritario. L'intervento sul ponte sullo Scrivia a Montoggio si farà. La Regione Liguria ha, infatti, ...

13/11/2015
Se ne parlava ormai da alcuni mesi come un intervento prioritario. L'intervento sul ponte sullo Scrivia a Montoggio si farà. La Regione Liguria ha, infatti, approvato lo stanziamento di 1,2 milioni di euro - risorse provenienti dall'accisa regionale sulla benzina - per la demolizione del vecchio ponte e la costruzione di un nuovo passaggio a campata unica.

"Oggi consegniamo al sindaco di Montoggio i finanziamenti per ricostruire il ponte sullo Scrivia, permettendo così al torrente di scorrere per tutta la larghezza del letto del fiume, senza che alberi e detriti restino incastrati attorno agli attuali due piloni". Queste le parole dell'assessore alla protezione civile Giacomo Giampedrone che ha sottolineato: "è un intervento importante, perché Montoggio era diventato un simbolo dei disastri del 2014 e di questo settembre".

"C'era già un progetto preliminare, a fronte del quale abbiamo stanziato delle risorse per arrivare ad un progetto definitivo, abbattere il ponte esistente e ricostruire il ponte nuovo a un'unica campata, in modo che diventi non solo un ripristino di viabilità ma anche un abbattimento del rischio di esondazioni".

L'alluvione del 13 e 14 settembre 2015, in particolare, è avvenuta proprio all'altezza di via IV Novembre a causa del materiale accumulatosi sotto le campate del ponte. La Regione è intervenuta anche sull'altra grande criticità del Comune, il rio Carpi, responsabile invece dell'alluvione del 2014, sbloccando la gara per la messa in sicurezza.

"Questo è un intervento - ha concluso l'assessore Giampedrone - di cui la Giunta deve andare molto orgogliosa, rispetto alla tempistica e anche al fatto che Montoggio era diventata un simbolo negativo per la precedente amministrazione regionale, mentre per noi diventa invece un simbolo positivo. Abbiamo fatto più noi sul fronte della Protezione civile in pochi mesi, rispetto alla precedente giunta in anni di governo".

In riferimento al progetto del nuovo Ponte, ho avuto il piacere di chiedere maggiori informazioni tecniche al progettista, l'Ing. Sergio Barosso, che ha deciso di elargire liberalmente al Comune di Montoggio il progetto preliminare, come contributo alla risoluzione dei problemi di sicurezza idrogeologica del suo paese. Riporto, di seguito, il contributo integrale dell'Ing. Barosso.

Il commento dell'ing. Sergio Barosso
Lo scrivente ha avuto il piacere e l'onore di elargire liberalmente Comune di Montoggio il progetto preliminare del nuovo ponte sul torrente Scriva, come personale contributo alla risoluzione dei problemi di sicurezza idrogeologica del suo paese.
Lo scorso 14 settembre è avvenuto l'evento che tutti temevano: il tracimamento delle acque al di sopra dell'impalcato, complice il trasporto solido di abbondanti quantità di legname che hanno ostruito buona parte della sezione di deflusso, innalzando il livello idrico al di sopra della quota correlata al tempo di ritorno duecentennale.
Il 9 ottobre la regione Liguria ha finanziato l'opera, deliberando lo stanziamento di 1.200.000,00 Euro corrispondenti all'intero quadro economico dell'investimento.


Immagine dell'alluvione del 14 settembre 2015

L'attuale struttura del ponte, che è stato edificato negli anni 30 (come si può evincere dalla successiva fotografia) è eterogenea, in quanto presenta spalle in muratura, pile in muratura integrate con una struttura in calcestruzzo armato in allargamento e impalcato costituito da soletta in calcestruzzo armato sorretta da tre travi longitudinali in calcestruzzo. I marciapiedi sono sorretti da travi in calcestruzzo armato precompresso a fili aderenti.


La fase di costruzione dell'attuale ponte (orditura dell'impalcato).

Il progetto del nuovo ponte, che sostituisce l'attuale con una lastra ortotropa metallica a campata unica priva di pile in alveo, risolve le seguenti gravi ed ormai improcrastinabili criticità:
  1. insufficiente franco idraulico (secondo gli studi del vigente piano di bacino, la piena duecentennale lambisce l'implacato), con rischio di sormonto dell'implacato da parte della corrente (evento effettivamente accaduto il 14 settembre 2015);
  2. presenza di due pile in alveo, che rischiano di causare ostruzioni al deflusso per effetto del trasporto solido (evento effettivamente accaduto) e che sono suscettibili di fenomeni di scalzamento al piede;
  3. conseguente rigurgito nella zona a monte, in sponda orografica destra, sormonto della scogliera esistente e conseguente inondazione del nucleo abitato (anche questo evento è effettivamente accaduto lo scorso 14 settembre);
  4. struttura non adeguata alle normative antisismiche vigenti;
  5. presenza di spalle in muratura, prive di adeguate fondazioni e di pile dotate di fondazione diretta e prive di opere di difesa (coronella di micropali o di colonne consolidate);
  6. struttura eterogenea, con spalle in muratura, pile in muratura integrate con una struttura in calcestruzzo armato in allargamento e impalcato costituito da soletta in calcestruzzo armato, sorretta da tre travi a coltello longitudinali. I marciapiedi, a loro volta, sono sorretti da travi in calcestruzzo armato precompresso a fili aderenti;
  7. grave stato di degrado della struttura in calcestruzzo armato della soletta, con stato di avanzata carbonatazione del calcestruzzo, distacchi del copriferro e ossidazione dei ferri d'armatura.


La struttura del ponte è eterogenea, con spalle in muratura, pile in muratura integrate con una struttura in calcestruzzo armato in allargamento e impalcato costituito da soletta in calcestruzzo armato sorretta da tre travi a coltello longitudinali. I marciapiedi sono sorretti da travi in calcestruzzo armato precompresso a fili aderenti.


Particolare di una pila in muratura, integrata con una struttura in calcestruzzo armato in allargamento. I marciapiedi sono sorretti da travi in calcestruzzo armato precompresso a fili aderenti


Degrado della struttura in calcestruzzo armato della soletta, con avanzata carbonatazione del calcestruzzo, distacchi del copriferro e ossidazione dei ferri d'armatura.



Due scorci della spalla in sponda sinistra, realizzata in muratura. è evidente l'insufficienza strutturale delle mensole sulla quali poggiano le travi in c.a.p. del marciapiede.
Il ponte non è dotato di appoggi in grado di dissipare le accelerazioni sismiche.



Pile in alveo, con fondazione diretta e prive di opere di difesa (coronella di micropali o di colonne consolidate).

Il progetto del nuovo ponte parte da uno studio idraulico, affrontato con il medesimo modello utilizzato per la redazione dell'allegato tecnico “V1 – Verifiche idrauliche per l'individuazione delle aree inondabili e delle fasce fluviali (SCRIVIA)” delle “Norme di attuazione della citata Variante Bacini Padani (VBP)”, dal quale emerge che la piena duecentennale lambisce l'impalcato ed il franco idraulico attuale è praticamente nullo.
La nuova infrastruttura, consistente in un ponte a campata unica a via inferiore, a struttura metallica prefabbricata, è in grado di risolvere tutte le attuali criticità:
  1. il franco idraulico nei confronti della piena duecentennale (che era zero con il vecchio ponte) diviene di 1.10 m;
  2. viene eliminata la presenza di pile in alveo, eliminando il rischio di ostruzioni al deflusso per effetto del trasporto solido e di fenomeni di scalzamento al piede delle stesse;
  3. viene ridotto sensibilmente il fenomeno del rigurgito nella zona a monte (quello osservato nella notte del 14 settembre 2015, documentato nella fotografia riportata in precedenza), ed in particolare in sponda orografica destra;
  4. la nuova struttura è perfettamente adeguata alle normative antisismiche vigenti ed è in grado di dissipare le accelerazioni sismiche attraverso i sistemi di appoggio;
  5. le spalle saranno realizzate in calcestruzzo armato e fondate su pali trivellati di grande diametro, adeguatamente innestati nel substrato, eliminando ogni rischio di erosione e / o scalzamento;
  6. la struttura non sarà più eterogenea, con presenza simultanea di calcestruzzo armato e muratura;
  7. saranno eliminati completamente i rischi connessi con l'attuale degrado del calcestruzzo dell'impalcato. La nuova struttura, con adeguata manutenzione che sarà programmata in un apposito piano, avrà una vita utile almeno superiore a 100 anni, come previsto dalle norme vigenti.

La sezione trasversale dell'impalcato è stata definita in accordo con le norme funzionali e geometriche per le strade di cui al DM del novembre 2001, adottando la sezione di tipo F2. I marciapiedi avranno una larghezza di 150 cm, che garantirà altresì il superamento delle barriere architettoniche, consentendo la piena ed autonoma fruibilità di un collegamento irrinunciabile con i servizi essenziali del paese anche ai soggetti che loro malgrado non godono delle normali capacità motorie e sensoriali.


Sezione trasversale tipologica del nuovo ponte.


Sezioni tipologiche del vecchio e del nuovo ponte a raffronto.



Prospetto del nuovo ponte e dettaglio delle quote della livelletta stradale in sponda sinistra

Il progetto ha anche una valenza estetica, peraltro ottenuta la soluzione economica dell'inserimento di un carter in acciaio Corten a mascheramento della trave di bordo, che potrà essere usato anche per l'inserimento dei servizi che attualmente interessano il ponte.


Particolare della protezione marginale e del carter laterale di mascheramento della briglia.

Il nuovo ponte a campata unica ha uno schema statico strutturale “a via inferiore”, realizzata con un impalcato tipo lastra ortotropa, appoggiato a due briglie laterali a loro volta sorrette a due nuove spalle in calcestruzzo armato, fondate su pali di grande diametro, che saranno realizzate dopo la demolizione delle preesistenti in muratura. Per la realizzazione delle due nuove spalle si rende necessaria la preventiva esecuzione di due paratie berlinese a protezione degli scavi e soprattutto finalizzata ad evitare eventuali cedimenti negli edifici limitrofi.
Dell'impalcato costituito da una lastra ortotropa in acciaio S355 Corten, non è prevista la verniciatura, per consentire un corretto inserimento ambientale. Infatti, l'acciaio Corten non necessita di per sé di verniciatura, in quanto la protezione dall'ossidazione in profondità è offerta dal primo strato di ossidazione superficiale, cha assume un ruolo protettivo (come dimostra la figura precedente).
La luce di circa 35 ml rimane praticamente invariata rispetto alla configurazione attuale.
In sede di progetto definitivo, potrà essere previsto un modesto allargamento in sponda destra, ottenendo un ulteriore miglioramento della sicurezza idraulica post operam.
La larghezza dell'impalcato passa da circa 8 metri a 9.50. Tale nuova larghezza ospiterà due corsie da 3,25 m e due marciapiedi laterali da 1,50 m ciascuno. I marciapiedi saranno realizzati in calcestruzzo armato, opportunamente trattato per migliorarne la durabilità e bocciardato per migliorarne l'aderenza.
Le due travi principali portanti (briglie), che fungono anche (in parte) da parapetto, hanno altezza 140 cm con anima da 16 mm dotata di irrigidimenti longitudinali e trasversali.
Il varo della struttura avverrà dal basso, mediante una coppia di autogru semoventi di adeguata portanza.
Come meglio dettagliato nel cronoprogramma, il tempo esecutivo è di 210 giorni (idealmente da gennaio a luglio). Il vincolo temporale è costituito dalla stagione delle piogge autunnali, prima delle quali deve essere varata la struttura dell'impalcato del ponte.


Cronoprogramma

I prezzi unitari che sono stati utilizzati per il calcolo della spesa derivano dall'utilizzo del prezziario dei lavori stradali 2014 della “direzione lavori pubblici e manutenzioni - ufficio progettazione e manutenzione viabilità ed idraulica - ufficio progettazione e direzione lavori viabilità” della Provincia di Genova.
Alcuni prezzi particolari (relativi all'impalcato) sono stati tratti dal progetto del nuovo impalcato del ponte di Carasco, opera i recente realizzazione, che è stato affidato con un ribasso del 31,3722%.
Il quadro economico che scaturisce dal computo metrico estimativo delle opere in progetto è il seguente.



Si riporta anche il quadro delle categorie omogenee di lavoro in cui risulta suddivisibile l'appalto.



Ringrazio l'ing. Sergio Barosso per il prezioso contributo.

A cura di Ing. Gianluca Oreto
     
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