Verifiche Geotecniche con NTC 2018 e Circolare 2019

Le principali novità riguardanti le verifiche geotecniche vengono illustrate, di seguito, in 5 punti: Coefficienti Parziali Con l’NTC 2018 le veri...

04/09/2019

Le principali novità riguardanti le verifiche geotecniche vengono illustrate, di seguito, in 5 punti:

  1. Coefficienti Parziali

Con l’NTC 2018 le verifiche agli SLV vengono effettuate ponendo pari ad 1 non solo i coefficienti parziali delle azioni A come era previsto nella vecchia normativa, ma ponendo pari ad 1 anche i coefficienti parziali sui parametri geotecnici M.

  1. Categorie di Sottosuolo

Nella nuova NTC 2018 vengono eliminate le categorie di sottosuolo S1 e S2; dunque, le uniche categorie di sottosuolo presenti saranno A, B, C, D, E [Tab. 3.2.II] specificando che nel caso si presentino condizioni di sottosuolo non rientranti in una di queste categorie, è necessario effettuare delle analisi di risposta sismica locale.

  1. Fondazioni Superficiali

Le verifiche geotecniche obbligatorie previste dalla norma si dividono in verifiche locali e verifiche globali. Fanno parte delle verifiche locali:

  • collasso per carico limite dell’insieme fondazione-terreno;
  • collasso per scorrimento sul piano di posa

Esse devono essere eseguite con riferimento all’ Approccio 2 (A1+M1+R3), mentre la verifica globale,

  • stabilità globale

deve essere effettuata seguendo l’ Approccio 1 Combinazione 2 (A2+M2+R2).

Inoltre, se si considera l’effetto delle azioni inerziali, è possibile considerare un coefficiente gR ridotto ad un valore pari a 1.8, mentre per la verifica a scorrimento, in alcuni casi,  è possibile portare in conto una % di spinta passiva non superiore al 50% introducendo anche l’utilizzo di un coefficiente di resistenza passiva gR=1.3.

  1. Fondazioni profonde

Per le fondazioni profonde, le verifiche locali consistono in

  • collasso a carico limite assiale;
  • collasso a carico limite trasversale;
  • collasso per carico limite di sfilamento nei riguardi dei carichi assiali di trazione

Esse devono essere condotte secondo l’Approccio 2 (A1+M1+R3), mentre la verifica a stabilità globale (verifica globale) deve essere effettuta secondo l’approccio 1 combinazione 2 (A2+M2+R2).

  1. Muri di sostegno e Paratie

Per i muri di sostegno il cambiamento più significativo riguarda la verifica a ribaltamento; con l’entrata in vigore della nuova NTC 2018, essa non deve essere più condotta con riferimento allo stato limite di equilibrio ma deve seguire l’Approccio 2 (A1+M1+R3) come le verifiche a scorrimento sul piano di posa e collasso per carico limite del complesso fondazione-terreno. Anche in questo caso, la verifica a stabilità globale deve essere condotta secondo l’Approccio 1 Combinazione 2 (A2+M2+R2).

Inoltre, il coefficiente di riduzione dell’accelerazione massima attesa al suolo βm può assumere due valori diversi:

  • βm=0.38            per SLV
  • βm=0.47            per SLD

Per le paratie, invece, bisogna fare riferimento sia alla combinazione 1 (A1+M1+R1) che alla combinazione 2 (A2+M2+R1) dell’approccio 1; in particolare, la combinazione 1 si usa nel caso di stati limite di tipo strutturale, mentre la combinazione 2 nel caso di stati limiti di tipo geotecnico.

2 S.I. Software

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A cura di Ing. Monica Mazza
Ingegnere Civile presso 2S.I. - Esperta di geotecnica e fondazioni

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