Viadotto Himera: 30 milioni di motivi per non derogare le procedure ordinarie

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 131 del 9 giugno 2015 è stata pubblicata l'Ordinanza Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Protezione Civile 3...

11/06/2015
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 131 del 9 giugno 2015 è stata pubblicata l'Ordinanza Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Protezione Civile 30 maggio 2015, n. 258 recante "Primi interventi urgenti di protezione civile conseguenti al dissesto causato dal movimento franoso che ha interessato il viadotto «Himera I» dell'Autostrada A-19 Catania Palermo, verificatosi nel mese di aprile 2015".

L'Ordinanza ufficializza quanto già comunicato da ANAS nei giorni scorsi, ovvero la nomina dell'Avv. Marco Guardabassi, dirigente del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, come Commissario delegato per il superamento della situazione di emergenza conseguente al movimento franoso che ha interessato il Viadotto Himera dell'Autostrada A-19 Catania Palermo.

Il commissario avrà il compito di provvedere all'espletamento delle seguenti iniziative:
  • a) valutazione delle soluzioni più idonee per assicurare il collegamento alternativo;
  • b) realizzazione di una bretella di collegamento provvisoria al viadotto, ove necessario, costituita da:
    • realizzazione di una rampa di accesso al viadotto;
    • realizzazione di interventi di consolidamento del versante a protezione della viabilità provvisoria;
    • adeguamento della Strada provinciale 24 fino allo svincolo di Scillato;
  • c) demolizione o smontaggio delle campate della carreggiata direzione Catania del viadotto «Himera 1» tra le pile 16 e 22.

Per l'espletamento delle suddette attività, il Commissario può avvalersi di ANAS e ove non sia possibile l'utilizzazione delle strutture pubbliche, può affidare la progettazione anche a liberi professionisti, utilizzando, ove necessario, le deroghe indicate nell'art. 4 dell'Ordinanza n. 258/2015.
In particolare, sono previste innumerevoli deroghe normative (più dettagliatamente leggibili all'articolo 4 dell'Ordinanza) tra le quali quelle agli articoli 6, 6-bis, 7, 8, 9, 10, 11, 13, 14, 18, 19, 20, 29, 31, 33, 37, 41, 42, 48, 53, 55, 56, 57, 62, 63, 65, 66, 67, 68 70, 71, 72, 75, 76, 77, 79, 79-bis, 80, 81, 82, 83, 84, 86, 87, 88, 89, 90, 91, 92, 93, 95, 96, 97, 98,111, 112, 114, 118, 119, 120, 122, 123, 124, 125, 126, 127, 128, 129, 130, 132, 133, 134, 141, 144, 145, 239, 241 e 243 del Codice dei contratti (d.lgs. n. 163/2006) ed al Regolamento di attuazione (D.P.R. n. 207/2010) per le parti necessarie all'applicazione del Codice dei contratti.

Certo è quanto meno strano che mentre il Presidente dell'ANAC Raffaele Cantone in varie circostanze prende le distanze da procedure derogatorie rispetto le norme e che, in parecchi casi, hanno portato a ruberie e malaffare (Mose, La Maddalena, EXPO, ...) e mentre sta per essere esaminato in aula del Senato il disegno di legge delega per il recepimento delle nuove direttive europee e che all'interno dello stesso si faccia espresso riferimento alla lettera g) in cui viene precisato "espresso divieto di affidamento di contratti attraverso procedure derogatorie rispetto a quelle ordinarie, ad eccezione di singole fattispecie connesse ad urgenze di protezione civile determinate da calamità naturali, per le quali devono essere previsti adeguati meccanismi di controllo e di pubblicità successiva", si ha ancora il coraggio di parlare di interventi urgenti quando sono, ormai, trascorsi due mesi dal cedimento del viadotto!

Forse l'urgenza servirà soltanto per derogare alle norme del codice e, considerato l'andazzo delle grandi opere quando si è proceduto in deroga alle procedure ordinarie e che il Ministero delle Infrastrutture ha fatto una stima provvisoria di 30 milioni di euro, credo di non dire una sciocchezza affermando che si prevedono tempi di passione e che in Sicilia ci saranno almeno 30 milioni di ottimi motivi per stare vicini a questa grande opera.

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa il Presidente Cantone di questa Ordinanza.

A cura di Gianluca Oreto
   
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