Abusi edilizi: quali sono e come sanarli

Il Testo Unico Edilizia "tipizza" i differenti abusi edilizi e prevede la sanatoria tramite accertamento di conformità. Vediamo di cosa si tratta

di Redazione tecnica - 14/12/2023

Abusi edilizi: le tipologie considerate nel Testo Unico Edilizia

Secondo l’art. 27 del Testo Unico Edilizia, con abuso edilizio si intende qualsiasi attività urbanistico-edilizia non rispondente alle norme di legge e di regolamento, alle prescrizioni degli strumenti urbanistici ed alle modalità esecutive fissate nei titoli abilitativi.

È prevista la demolizione e il ripristino dello stato dei luoghi nei seguenti casi:

  • l’inizio o l’esecuzione di opere eseguite senza titolo su aree:
    • assoggettate a vincolo di inedificabilità (assoluta e relativa, derivante da vincoli conformativi, ricognitivi od urbanistici, oppure espropriativi);
    • destinate ad opere e spazi pubblici;
    • destinate ad interventi di edilizia residenziale pubblica;
  • in tutti i casi di difformità dalle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici.

Gli abusi sono poi suddivisi in diverse categorie a cui corrispondono le relative sanzioni, con un livello di gravità corrispondente a quello dell’abuso stesso.

In ordine decrescente di gravità si definiscono i seguenti abusi:

  • lottizzazione abusiva (art. 30);
  • interventi eseguiti in assenza di permesso di costruire ovvero della segnalazione certificata alternativa, in totale difformità o con variazioni essenziali (art. 31);
  • interventi di ristrutturazione edilizia c.d. «pesante» in assenza di permesso di costruire, ovvero della segnalazione certificata di inizio attività alternativa, o in totale difformità (art. 33);
  • interventi eseguiti in parziale difformità dal permesso di costruire o dalla segnalazione certificata alternativa (art. 34);
  • interventi abusivi realizzati su suoli di proprietà dello Stato o di enti pubblici (art. 35);
  • interventi eseguiti in assenza o in difformità della segnalazione certificata di inizio attività, ovvero del permesso di costruire facoltativo (art. 37).
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