Abusi edilizi: senza sanatoria niente CILAS Superbonus

Pericoloso intervento del TAR Lazio che entra nel merito della presentazione della CILAS in presenza di abusi edilizi e del silenzio sulla SCIA in sanatoria

di Gianluca Oreto - 13/12/2023

CILAS e abusi edilizi: interviene il TAR

Sull'argomento era già intervenuta una copiosa giurisprudenza di Cassazione che aveva già chiarito come " "Qualsiasi intervento effettuato su una costruzione realizzata abusivamente, ancorché l'abuso non sia stato represso, costituisce una ripresa dell'attività criminosa originaria, che integra un nuovo reato, anche se consista in un intervento di manutenzione ordinaria" (sentenza n. 11788/2021).

Entrando ancor più nel dettaglio del tema legato al superbonus, registriamo il nuovo intervento del TAR Lazio che con la recentissima sentenza n. 18386 del 7 dicembre 2023 ha chiarito l'aspetto relativo alla presentazione di una CILAS (CILA per il Superbonus) in presenza di abusi edilizi per la quale è stata contemporaneamente presentata una SCIA in sanatoria ai sensi dell'art. 37 del Testo Unico Edilizia.

Nel caso di specie, il Comune ha dichiarato "inammissibile" e "improcedibile" la CILAS presentata da un Condominio per l’esecuzione di lavori di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico, oltre che dichiarare inefficace, e quindi archiviare, la SCIA in sanatoria presentata al fine di regolarizzare alcune precedenti opere realizzate in difformità dalla licenza edilizia sul fabbricato su cui intendeva eseguire i lavori di riqualificazione.

Secondo il Comune il provvedimento di inammissibilità e improcedibilità della CILAS è motivato in relazione:

  • alla sussistenza sul fabbricato delle predette opere in difformità rispetto a quanto autorizzato con la licenza edilizia (per sanare le quali il Condominio ha presentato SCIA in sanatoria);
  • ad alcune irregolarità e carenze documentali proprie della CILAS.

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