Affidamento diretto: si può utilizzare per concessioni sottosoglia?

Il valore esiguo di una concessione può giustificare il ricorso all'affidamento diretto? A chiarire norme di riferimento e procedure possibili è un nuovo parere del MIT

di Redazione tecnica - 26/05/2025

È possibile affidare direttamente una concessione di servizi di importo inferiore a 140mila euro, senza espletare una procedura di gara? Un simile modus operandi potrebbe rappresentare una violazione del principio del libero mercato o risponde all’esigenza di semplificazione amministrativa, nel rispetto del divieto di aggravio del procedimento?

La risposta del MIT, con il parere del 13 maggio 2025, n. 3407 non sembra andare in questa direzione, rispondendo al quesito di un’Amministrazione sulla procedura da seguire per l’affidamento in concessione di un servizio dal valore estremamente esiguo.

Concessioni per servizi sottosoglia: il MIT sulla tipologia di procedura

Secondo la SA, indire una gara, anche solo nella forma della procedura negoziata, potrebbe essere contraria non solo ai principi codicistici, ma alla stessa legge n. 241/90 che pone il divieto di aggravamento del procedimento amministrativo.

Sul punto ha anche richiamato l'art. 3, co. 1, lett. d) dell'allegato I.1 al Codice, che definisce l'affidamento diretto quale "affidamento del contratto del contratto senza una procedura di gara, nel quale, anche nel caso di previo interpello di più operatori economici, la scelta è operata discrezionalmente dalla stazione appaltante, nel rispetto dei criteri qualitativi e quantitativi di cui all'art. 50, co. 1, lettere a) e b), del codice e dei requisiti generali o speciali previsti dal medesimo codice".

 

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