Anticorruzione: approvata la nuova Direttiva UE

Obiettivo è contrastare, con norme più rigorose, la corruzione sia pubblica che privata. Previsto un inasprimento delle pene e l'istituzione di un'autorità indipendente in ogni Stato membro

di Redazione tecnica - 05/05/2023

È stata presentata in Commissione UE la direttiva Anticorruzione (Directive of the European Parliament and of the Council on combating corruption by criminal law), con l’obiettivo di contrastare, con norme più rigorose, la corruzione sia pubblica che privata.

Direttiva Anticorruzione: le nuove disposizioni della UE

Come riporta ANAC, la Direttiva amplia la definizione di corruzione, entro la quale saranno compresi l'appropriazione indebita, il traffico d'influenze, l'abuso di funzione, l'ostruzione alla giustizia, l'arricchimento illecito e il tentativo di corruzione (in pratica sia quella attiva che passiva).  

Inoltre tutti gli Stati membri dovranno avere un'autorità apposita che faccia riferimento a standard comuni per la lotta alla corruzione e dovranno impegnarsi ad armonizzare la legislazione in materia, soprattutto in riferimento ad aggravanti e attenuanti. Per esempio, la commissione di un crimine da un alto funzionario pubblico verrà considerata un'aggravante, come pure se il crimine sarà compiuto a favore di un Paese terzo.

Previsto anche un inasprimento delle pene e tempi più lunghi per la prescrizione dei reati: la Commissione punta ad avere pene minime comprese tra i quattro e i sei anni di reclusione, ovvero il livello minimo nella fascia alta, in modo da dare alle forze di polizia gli strumenti adatti per combattere questi crimini, definiti come seri e gravi. Cambieranno anche gli standard sull'impunità, in particolare per i parlamentari, la cui immunità dovrà essere revocata in tempi rapidi per permettere le indagini.

Il parere di ANAC

Sul nuovo testo si è espresso il presidente di ANAC, Giuseppe Busia, commentando la proposta di direttiva europea anticorruzione come un passo avanti molto significativo nella lotta alla corruzione, oltre che una risposta efficace agli episodi di corruzione che hanno recentemente interessato le istituzioni europee.

Positivo il parere del Presidente anche sul ruolo assegnato alle autorità indipendenti della prevenzione e nella lotta alla corruzione: “gli articoli 3 e 4 della proposta stabiliscono che tutti gli Stati membri adottino le misure necessarie per avere un organismo specializzato in prevenzione della corruzione il cui profilo ricalca quello dell’Autorità nazionale anticorruzione italiana che ho l’onore di presiedere”. Sul punto Busia ha evidenziato come queste norme diano spazio appunto all’aspetto preventivo e non solo di repressione della corruzione.

 

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