Appalti pubblici 2023: flessione del mercato

I dati del report ANAC sul primo quadrimestre 2023. In diminuzione i contratti per appalti di lavori e di servizi, crescono invece leggermente le forniture

di Redazione tecnica - 12/10/2023

Diminuiscono i contratti pubblici nei primi 4 mesi dell'anno in corso, come risulta dai dati del rapporto ANAC relativo al I quadrimestre 2023: -40% per i lavori, - 20% nei servizi, con una leggera crescita invece delle forniture (+11%). Vediamo i dati nel dettaglio.

Mercato dei contratti pubblici: il report ANAC

Il rapporto, elaborato sulla base dei dati contenuti nella Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP) e aggiornati ad agosto 2023, è suddiviso in 4 sezioni:

  • una sezione generale, contenente le statistiche aggregate dei contratti pubblici e un’analisi congiunturale su un periodo che comprende anche i quadrimestri dei tre anni precedenti;
  • tre sezioni di dettaglio, in cui viene effettuata un’analisi comparata con i dati riferiti al corrispondente quadrimestre dell’anno precedente, e con riferimento alle diverse tipologie di contratto (lavori, servizi e forniture), al settore, alle fasce di importo, alla tipologia di strumento di svolgimento delle procedure e alle modalità di scelta del contraente.

Le analisi sono state effettuate sulla base dei dati relativi alle procedure di affidamento (bandi e inviti di importo a base di gara pari o superiore a 40.000 euro) c.d. "perfezionate”, per le quali, cioè, è stato pubblicato un bando, nel caso di procedure aperte, oppure sia stata inviata una lettera di invito nel caso di procedure ristrette o negoziate, oppure sia stata manifestata la volontà di affidare l’appalto, nel caso di affidamenti diretti.

Sono stati invece esclusi dall’analisi:

  • bandi aventi a oggetto servizi finanziari ed assicurativi;
  • bandi che, pur presenti nel sistema di monitoraggio dell’ANAC, non rientrano tra i contratti pubblici “classici” (ad es.: scelta del socio privato nella società mista, affidamento diretto a società in-house, affidamento diretto a società raggruppate/consorziate o controllate nelle concessioni di lavori pubblici);
  • bandi relativi ad adesioni a convenzioni/accordi quadro, in quanto la loro inclusione nell’insieme di analisi, considerando la contemporanea presenza dei bandi “a monte” per la stipula di convenzioni/accordi quadro, produrrebbe una duplicazione degli importi;
  • bandi che risultano essere stati annullati, cancellati o andati deserti.

Contratti pubblici: l’analisi generale sul I quadrimestre 2023

Il primo quadrimestre del 2023 è caratterizzato, rispetto al quadrimestre precedente:

  • da un leggero aumento, a livello di importo, delle forniture di circa l’11%, pari al 37% dei circa 81 miliardi complessivi del mercato;
  • da una importante riduzione dei lavori di circa -40% (circa il 34% degli 81 miliardi complessivi e che nei due quadrimestri precedenti maggio-agosto 2022 e settembre-dicembre 2022 hanno fatto registrare, con circa 51,6 miliardi e 46,0 miliardi di importo, i valori più alti di sempre);
  • da una flessione dei servizi di circa -20%, che in questo quadrimestre rappresentano circa il 29% degli 81 miliardi complessivi).

In termini di numerosità, gli appalti diminuiscono, rispetto al quadrimestre precedente, in tutti i settori forniture, lavori e servizi, rispettivamente di circa il 2%, il 37% e l’8%

Guardando al I quadrimestre 2022, si registra:

  • in termini di numerosità, un aumento delle procedure nei settori dei lavori e servizi, che aumentano rispettivamente del +26,9% e del +23,6%; si ha una leggera flessione nel settore delle forniture del -4,9%;
  • a livello di importo, invece, le forniture fanno registrare una flessione del -32,1% che sostanzialmente è dipesa dal fatto che nel quadrimestre dell’anno precedente (gen.-apr. 2022) si era registrato un rilevante bando multilotto in ambito sanitario. Se non si considera tale bando, le forniture rispetto al quadrimestre dell’anno precedente anche a livello di importo rimarrebbero sostanzialmente invariate.

Un rilevante aumento invece si registra nel settore dei lavori che, a livello di importo rispetto al quadrimestre dell’anno precedente, cresce di ben +115,1%. Il settore dei lavori - che più degli altri risente degli appalti finanziati dalle consistenti risorse stanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) - a partire dal secondo quadrimestre del 2022, è in forte forte crescita in entrambi i settori (ordinario e speciale). I servizi, infine, a livello di importo, subiscono una flessione del -16,8%.

Appalti pubblici: analisi per fascia di importo

L’analisi comparata per fascia di importo mostra, a livello di valore degli appalti, che i settori ordinari crescono maggiormente nelle fasce di importo tra i 40mila e i 150mila euro e tra 1 milione e 5 milioni di euro (rispettivamente +18,2% e +14,4%.).

Si ha invece una flessione nelle fasce di importo tra i 5 e i 25 milioni di euro e oltre i 25 milioni, che diminuiscono del -18,9% e del -37,0%. Sempre a livello di importo, i settori speciali aumentano soprattutto nelle fasce di importo tra i 5 e i 25 milioni di euro e sopra i 25 milioni, con una crescita del 42,7% e del 101,8%.

A livello di numerosità si registrano:

  • per i settori ordinari un incremento nelle fasce di importo tra i 40mila e i 150mila euro e tra 1 milione e 5 milioni di euro, rispettivamente +16,5% e +15%, e un decremento nelle fasce di importo tra i 5 milioni e i 25 milioni e sopra questa cifra (-16,5% e -33,8%);
  • per i settori speciali aumentano in particolar modo nelle fasce di importo tra 5 e 25 milioni e sopra i 25 milioni, che crescono rispettivamente del +32,7%e del +129,7%.

Analisi per procedura di scelta del contraente

L’analisi comparata per procedura di scelta del contraente mostra, in termini di importo:

  •  per i settori ordinari un incremento abbastanza rilevante per gli affidamenti diretti e per le procedure negoziate previa pubblicazione del bando che aumentano rispettivamente del +37,8% e del +29,9%. Diminuiscono invece del 60,9% le procedure ristrette;
  • per i settori speciali un rilevante aumento per le procedure ristrette che crescono di ben +305,7% e per le procedure negoziate senza previa pubblicazione del bando che aumentano del +122,6%

A livello di numerosità, invece, si registrano:

  • nei settori ordinari un aumento delle procedure senza previa pubblicazione del bando che si incrementano del +60,1% e a seguire gli affidamenti diretti che aumentano del +23,6%, mentre le procedure ristrette diminuiscono del -48,4%;
  • nei settori speciali le tipologie di procedure che registrano un maggiore aumento percentuale sono le procedure aperte e gli affidamenti diretti che aumentano rispettivamente del +19,7 e del +11,8%.
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