Appalti pubblici e servizi tecnici: mercato in ripresa?

Il report OICE sull'andamento del mercato SIA nel mese di maggio 2025: dati in lieve ripresa, ma i numeri del PNRR e del biennio 2022-2023 sono molto lontani

di Redazione tecnica - 12/06/2025

Il mercato degli appalti pubblici di servizi di ingegneria e architettura segna un passo avanti nel mese di maggio 2025, ma il contesto resta fragile, segnato da squilibri tra le diverse tipologie di affidamento e da una polarizzazione tra grandi gare e micro-appalti.

Mercato SIA: i nuovi dati OICE 

È quanto emerge dal consueto aggiornamento dell’Osservatorio OICE/Informatel, che registra per il quinto mese dell’anno un valore complessivo dei bandi pari a 260,7 milioni di euro, in crescita del +18,2% rispetto ad aprile e del +62,4% su base annua.

Un dato importante, che consolida una tendenza positiva avviata nei mesi precedenti ma che, come sottolinea anche l’OICE, non basta a mascherare il forte ridimensionamento rispetto agli anni del PNRR.

Nel periodo gennaio–maggio 2025, il valore totale delle gare pubblicate raggiunge 860 milioni di euro, in aumento del +28,8% rispetto allo stesso periodo del 2024. Tuttavia, gran parte dell’incremento è dovuto al maxi-bando ASPI da 171 milioni, pubblicato a gennaio. Senza tale gara, l’incremento si ridurrebbe a un modesto +3,2%, confermando che l’attuale livello di domanda pubblica per servizi tecnici è ancora debole e largamente sostenuto da episodi isolati.

La tendenza conferma un’uscita definitiva dalla fase espansiva del biennio 2022–2023, caratterizzata da un'intensa spinta propulsiva dovuta ai finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Servizi tecnici "puri": meno gare, più valore

Nel dettaglio, le gare per soli servizi di ingegneria e architettura (escludendo gli appalti integrati) rilevate a maggio sono state 204, per un importo complessivo di 250,8 milioni di euro.

  • rispetto ad aprile 2025, si registra un leggero calo nel numero di gare (–4,7%), a fronte però di una significativa crescita in valore (+24,4%);
  • Il confronto con maggio 2024 è ancora più marcato: –30,8% per numero, ma +70,1% per valore.

Anche nel primo pentamestre dell’anno, la fotografia è simile: 863 bandi, per un valore di 801,3 milioni di euro. In questo caso, la flessione nel numero è più accentuata (–30,3%), mentre la crescita in valore si attesta al +36,2%. La domanda si concentra, dunque, su gare di maggiore entità economica, spesso a beneficio di operatori strutturati e in grado di gestire affidamenti complessi.

Progettazione: lieve ripresa nel lungo periodo, ma maggio è in calo

Il comparto della sola progettazione mostra segnali misti. A maggio sono state rilevate 88 gare, per un valore di 56,6 milioni di euro:

  • rispetto ad aprile 2025, il numero di gare è cresciuto lievemente (+2,3%), ma il valore è calato del 27,7%.
  • il confronto con maggio 2024 è invece positivo: +11,4% per numero di bandi e +16,7% per valore.

Nei primi cinque mesi del 2025, il bilancio si chiude con 340 gare, per un totale di 201,8 milioni di euro. Anche qui, il numero delle gare si riduce (–11,7%), ma il valore cresce dell’11,3%, confermando un consolidato trend di concentrazione su interventi progettuali economicamente più consistenti.

Accordi quadro: boom in valore, ma attenzione alla polarizzazione

Gli accordi quadro rappresentano un comparto in costante ascesa. A maggio 2025 si contano 30 bandi (pari al 14,7% del totale), per un valore di 57,4 milioni di euro, in flessione rispetto ad aprile (–41,8% in valore) ma in forte aumento su base tendenziale (+42,3% rispetto a maggio 2024).

Nei primi cinque mesi dell’anno:

  • il numero di bandi rimane invariato (76, come nel 2024),
  • ma il valore complessivo esplode: +181,1%, raggiungendo 369,6 milioni di euro,
  • pari al 46,1% del valore totale delle gare per servizi tecnici.

Questo dato conferma la sempre maggiore preferenza delle stazioni appaltanti per formule contrattuali flessibili e pluriennali, spesso riservate a pochi grandi operatori selezionati tramite procedure altamente selettive. Il rischio, segnalato dall’OICE, è che ciò accentui ulteriormente la polarizzazione del mercato, lasciando fuori micro e piccole realtà professionali.

Appalti integrati: risalgono i numeri, ma crolla il valore della progettazione

Nel mese di maggio, sono stati rilevati 64 bandi di appalto integrato, con una progettazione esecutiva stimata pari a 9,9 milioni di euro:

  • +12,3% in numero rispetto ad aprile, ma un crollo del 47,3% in valore.
  • Il confronto con maggio 2024 è meno drastico: +8,5% per numero di gare, –23,9% per valore.

Nel primo pentamestre 2025, gli appalti integrati ammontano a 324 bandi, con 59 milioni di euro di progettazione esecutiva stimata:

  • +21,8% per numero,
  • –25,9% in valore rispetto allo stesso periodo del 2024.

Si conferma, anche qui, un fenomeno già evidenziato in altri comparti: si pubblicano più gare, ma il contenuto progettuale – e dunque la remunerazione potenziale – tende a ridursi.

Il commento dell’OICE

Pur con cautela, il presidente dell’OICE, Giorgio Lupoi, accoglie positivamente i dati di maggio: “Un altro piccolo segnale positivo ci arriva dai dati di maggio sul valore di tutti i bandi emessi per servizi tecnici, anche se per la sola progettazione sono invece in lieve calo. Preoccupa la riduzione del numero dei bandi che si polarizzano fra affidamenti di particolare entità, soprattutto per accordi quadro e micro-affidamenti sottratti alle regole dell’evidenza pubblica. Da questo punto di vista auspichiamo che adesso con il DL infrastrutture si riapra concretamente il cantiere della revisione del codice per completare il lavoro del decreto correttivo di dicembre a partire dall’ingiusta negazione dell’anticipazione contrattuale per i servizi tecnici.

Rimane poi il tema dell’adeguamento dei compensi, “fermi da 9 anni e sul quale abbiamo chiesto al Governo di intervenire. Auspichiamo di ricevere qualche risposta in tal senso in occasione del nostro convegno annuale del 24 giugno prossimo dove hanno assicurato la loro presenza il Ministro Matteo Salvini e il Vice Ministro Francesco Paolo Sisto”, conclude Lupoi.

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