Astensione e referendum 2025: perché votare è ancora un dovere civico

Astensione, disillusione politica e partecipazione al voto: perché è fondamentale andare alle urne l'8 e 9 giugno per i 5 referendum abrogativi del 2025.

di Gianluca Oreto - 21/05/2025

Referendum 5: Cittadinanza italiana

Il quinto referendum “Cittadinanza italiana: Dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana” pone il seguente quesito:

Volete voi abrogare l'articolo 9, comma 1, lettera b), limitatamente alle parole "adottato da cittadino italiano" e "successivamente alla adozione"; nonché la lettera f), recante la seguente disposizione: "f) allo straniero che risiede legalmente da almeno dieci anni nel territorio della Repubblica.", della legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante "Nuove norme sulla cittadinanza"?”.

Il quesito prevede l’abrogazione della norma che prevede il requisito dei 10 anni di residenza legale per ottenere la cittadinanza italiana, al fine di ridurre a 5 anni il requisito temporale per gli stranieri extracomunitari maggiorenni.

Di seguito le parti che si chiede di abrogare (in grassetto le parti che si chiede di abrogare).

Art. 9, comma 1: La cittadinanza italiana può essere concessa con decreto del Presidente della Repubblica, sentito il Consiglio di Stato, su proposta del Ministro dell'interno:

a) allo straniero del quale il padre o la madre o uno degli ascendenti in linea retta di secondo grado sono stati cittadini per nascita, o che è nato nel territorio della Repubblica e, in entrambi i casi, vi risiede legalmente da almeno tre anni, comunque fatto salvo quanto previsto dall'articolo 4, comma 1, lettera c);

b) allo straniero maggiorenne adottato da cittadino italiano che risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno cinque anni successivamente alla adozione;

c) allo straniero che ha prestato servizio, anche all'estero, per almeno cinque anni alle dipendenze dello Stato;

d) al cittadino di uno Stato membro delle Comunità europee se risiede legalmente da almeno quattro anni nel territorio della Repubblica;

e) all'apolide che risiede legalmente da almeno cinque anni nel territorio della Repubblica;

f) allo straniero che risiede legalmente da almeno dieci anni nel territorio della Repubblica.

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