Attività ANAC, presentata la relazione annuale

Il Presidente Busia ha riferito alla Camera le attività svolte nel 2021, specificando obiettivi futuri e linee guida che caratterizzano l'operato dell'Autorità

di Redazione tecnica - 24/06/2022

Si è svolta presso la Camera dei Deputati la presentazione della Relazione Annuale ANAC 2021, da parte del Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, avv. Giuseppe Busia.

Attività ANAC, presentata la Relazione Annuale 2021

Dopo una premessa sul quadro attuale, caratterizzato da uno scenario difficile a causa della guerra in Ucraina, che ha portato instabilità e aggravamento delle condizioni economiche, dellacrisi energetica e dell’improvviso aumento dei costi delle materie prime, Busia ha evidenziato gli aspetti positivi come la crescita portata dal Next Generation EU e l’inaspettato balzo in avanti del PIL. Da qui, ha proseguito con la relazione sull'attività di ANAC, che ha affrontato i seguenti macro temii:

  • il ruolo centrale di Anac nel PNRR;
  • la prevenzione della corruzione e promozione della trasparenza;
  • i contratti pubblici.

L’attività di ANAC legata al PNRR

Come spiega Busia, fin dalla sua approvazione, gran parte delle attività ANAC si sono indirizzate, come richiesto dalla Commissione europea, verso la migliore attuazione del Piano di ripresa e resilienza (Pnrr), dettando puntualmente obiettivi e traguardi, soprattutto in merito alla digitalizzazione dei contratti pubblici ed alla qualificazione delle stazioni appaltanti, oltre che alla revisione della disciplina in materia di contratti pubblici. Proprio su quest'ultimo aspetto, Busia ha ricordato l’importanza della riforma quale prerequisito per il corretto ed efficace utilizzo degli ingenti fondi entro il 2026.

Prevenzione della corruzione e promozione della trasparenza

Tra le misure che ANAC ritiene fondamentali nella prevenzione della corruzione e nella promozione della trasparenza rientrano:

  • la creazione di una nuova generazione di funzionari pubblici, in grado di rispondere con prontezza ed efficacia alle esigenze dei cittadini, garantendo il buon andamento della PA richiesto dall’art. 97 della Costituzione;
  • la semplificazione delle procedure amministrative;
  • la creazione del portale unico della trasparenza, anche per favorire la partecipazione dei cittadini all’attuazione del Pnrr;
  • la realizzazione di interventi normativi, per rafforzare imparzialità e trasparenza;
  • la centralità del ruolo dei Responsabili della prevenzione della corruzione e della trasparenza;
  • la vigilanza collaborativa, anche per i comuni sciolti per mafia;
  • il recepimento della direttiva sui Whistleblowers per la tutela del dipendente che segnala illeciti sul luogo di lavoro.

I contratti pubblici

Nella relazione, Busia ha ribadito come i contratti pubblici rappresentino lo strumento più efficace nelle mani dei decisori pubblici, per dare impulso e concretezza alle politiche pubbliche, per rendere concreti e attuali i valori ad esse sottesi, nonché per perseguire le grandi finalità legate alla coesione sociale, alla transizione ecologica e digitale. È stato calcolato che ogni miliardo investito attraverso gli appalti pubblici genera tre miliardi di indotto e un numero di posti di lavoro variabile da dodicimila a sedicimila. Un uso strategico dei contratti pubblici produce, quindi, effetti di lungo periodo ed è in grado di favorire quegli elementi di innovazione economica e sociale indispensabili ad un Paese più moderno, efficiente e capace di rispondere alle sfide del domani.

Proprio per questo, sono state evidenziate le modifiche apportate dall’Autorità allo schema di Bando di gara tipo, nel quale sono state inserite misure incentivanti la parità di genere e l’inclusione e il rispetto dei contratti collettivi di lavoro.

ANAC inoltre auspica al superamento del ricorso eccessivo agli affidamenti diretti, in linea con i principi europei. Se da una parte hanno senz’altro velocizzato gli affidamenti soprattutto in tempi di pandemia, dall'altra essi hanno avuto ricadute negative sulla concorrenza e sulla partecipazione alle gare, sulla selezione delle migliori offerte e, quindi, sull’efficiente, efficace ed economica gestione della spesa pubblica.

Digitalizzazione gare e qualificazione stazioni appaltanti

ANAC spinge per il definitivo passaggio dalla carta al digitale, adottando il Bando tipo n.1/2021 per procedure svolte interamente in modalità telematica, così da garantire anche la tracciabilità delle attività svolte in tutte le fasi di gara e, con essa, l’integrità e la trasparenza dell’azione amministrativa. Il salto verso il digitale troverà il suo fulcro nella Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici istituita presso Anac, che costituisce un modello per gli altri paesi dell’Unione europea.

Sempre nell’ottica di garantire maggiore efficienza e minore spreco di risorse pubbliche, ANAC punta alla riduzione delle oltre 39mila SA in Italia e alla creazione di un sistema di qualificazione per le stazioni appaltanti.

La vigilanza collaborativa

Infine, la Relazione si è focalizzata sulla vigilanza collaborativa di ANAC con le PA che si è tradotta nelle seguenti attività:

  • sostegno per procedure di affidamento particolarmente complesse;
  • protocolli con ministeri;
  • adozione di pareri di precontenzioso e funzioni consultive;
  • alta sorveglianza sulle grandi opere;
  • misure straordinarie di gestione e sostegno delle imprese.
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