Bandi PNRR per servizi tecnici e appalti integrati, il nuovo Report OICE

Crescita del numero e del valore dei bandi. Mancano però il personale per la gestione degli interventi e per supporto alle PA

di Redazione tecnica - 05/07/2022

Pubblicati i dati del terzo report trimestrale di OICE sui bandi e avvisi di gara per servizi tecnici e appalti integrati che riguardano interventi a valere su risorse del PNRR e del PNC (Piano nazionale complementare). Come diffuso dall’Associazione delle società di ingegneria, architettura aderente a Confindustria, tra aprile e giugno 2022 si è verificato un vero e proprio boom rispetto alle rilevazioni precedenti, con ben 427 bandi per un valore di servizi pari a 529,9 milioni di euro, di cui 22,8 milioni relativi alla sola progettazione, che attiveranno oltre 6,8 miliardi di lavori.

Bandi PNRR, il report OICE su servizi tecnici e appalti integrati

Facendo un confronto con il primo trimestre del 2022, il numero dei bandi è cresciuto del 127,1%, mentre quello del valore dei servizi messi in gara del 150,7%. Come spiega OICE, l'affidamento di queste attività è propedeutico alla successiva realizzazione di lavori, per un importo pari a 6,8 miliardi di euro.

Di rilievo anche la quota per affidamento di servizi di supporto alla stazione appaltante: si tratta di 62 bandi, che rappresentano il 15,5% del totale, per un valore di 78,3 milioni di euro; nel primo trimestre del 2022 erano stati 17, per un valore di 21,0 milioni.

OICE evidenzia che in nove mesi l’Osservatorio Pnrr ha censito 695 gare per servizi tecnici e appalti integrati di interventi a valere su risorse del PNRR e del PNC, per un importo totale di servizi di 926,6 milioni di euro, riferibili a circa 13,6 miliardi di lavori. A questi affidamenti, pubblicati su quotidiani e gazzetta ufficiale, vanno aggiunti i numerosi incarichi di importo al di sotto della soglia di 139mila euro, affidati in via diretta, anche senza indagini di mercato.

I dati sui bandi per servizi di ingegneria e architettura

In forte aumento il numero dei bandi per servizi di ingegneria e architettura, con un +102,2% sul 1° trimestre del 2022, per un importo di 3,2 miliardi (+ 99,4 %); i bandi di importo superiore a 139.000 euro sono 214, per un valore di 378,1 milioni, il 97,7% del valore totale.

I dati di OICE mostrano come la maggiore parte delle risorse abbia riguardato l’edilizia residenziale (interventi per la riqualificazione di alloggi di edilizia economico popolare) che con 82 bandi pubblicati (+720,0% rispetto al primo trimestre del 2022) raggiunge il 22,7% del totale dei bandi.

Le Amministrazioni dello Stato (centrali e periferiche) sono le stazioni appaltanti più attive con 110 bandi di gara per un totale di servizi affidati pari a 344,5 milioni di euro su un totale di 529,9 milioni, il 65,0% del totale, a riprova del ruolo centrale che esse rivestono nell'attuazione del Pnrr.

Oltre il 64,4% dei bandi totali di servizi di ingegneria e architettura sono affidati utilizzando il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (OEPV), per un importo complessivo pari 376,4 milioni di euro, ed il 61% sono con procedura aperta.

Il commento di OICE sui dati

Come spiega Il Presidente OICE, Gabriele Scicolone, il settore della progettazione è estremamente coinvolto nella sfida, fondamentale per il nostro Paese, di modernizzazione e efficientamento del patrimonio infrastrutturale. “Tutte le nostre imprese, gli studi professionali e direi l’intero comparto delle costruzioni è messo alla prova da un rilevantissimo flusso di domanda, che prevediamo ancora in espansione. Purtroppo, la domanda arriva tutta insieme, come uno tsunami su un settore che era depauperato dai soliti arcinoti problemi che lo affliggevano. Ci si sta organizzando per rispondere al meglio con tutte le nostre strutture”.

Scicolone guarda entrambi i lati della medaglia: “alle ‘luci’ derivanti dal flusso ingente di domanda che consente all’offerta di crescere e investire anche per il futuro, ci sono però le ‘ombre’ che vengono da lontano: innanzitutto manca il personale tecnico perché il flusso di laureati, soprattutto delle facoltà di ingegneria, negli ultimi anni è stato assolutamente insufficiente, vittima delle scelte sbagliate che hanno fatto perdere appeal d un settore così importante, come gli scellerati massimi ribassi o addirittura l’ingegneria gratuita che ha creato nei giovani una disaffezione per questo fondamentale tassello della società.”

E ancora, Scicolone parla di rapporti contrattuali fortemente sbilanciati a favore delle stazioni appaltanti, che sembrano relegare la fase progettuale ad un “di cui” quasi irrilevante: “prevale la fretta di avere un progetto che costi poco e che arrivi al più presto in modo da metterlo in gara”.

Infine, il Presidente OICE sottolinea l’incognita delle verifiche e della gestione degli interventi: “occorrerà molta cura per verificare i PFTE e soprattutto ci vorranno tecnici preparati e staff organizzati al meglio per gestire l’enorme flusso di cantieri che saranno messi in opera. Tra le nostre proposte ribadiamo il maggiore ricorso a strutture esterne di project management a supporto delle regioni e delle amministrazioni locali.”

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