Bonus acqua potabile 2022: ecco quanto spetta

Il Fisco ha determinato la percentuale effettivamente spettante sulle spese sostenute nel 2022 per l'acquisto e l’installazione di sistemi finalizzati a migliorare la qualità dell’acqua

di Redazione tecnica - 05/04/2023

È stata definita dall’Agenzia delle Entrate la quota di credito d’imposta effettivamente spendibile per il Bonus Acqua Potabile 2022, a fronte delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi finalizzati a migliorare la qualità dell’acqua.

Bonus Acqua Potabile 2022: nuovo provvedimento del Fisco

Introdotto dalla legge n. 178/2020 (articolo 1, comma 1087), il c.d. “Bonus Acqua Potabile” consiste in un credito d’imposta per il miglioramento dell’acqua potabile, pari al 50% dei costi sostenuti fino a un massimo di mille euro per le persone fisiche e di 5mila per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.

La norma ha destinato una somma complessiva di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022. In seguito, con la legge n. 234/2021 (Legge di Bilancio 2022, articolo 1 comma 713) il bonus è stato prorogato al 2023, prevedendo per tale anno l’ulteriore somma di 1,5 milioni di euro.

Il credito d’imposta spetta per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E290, finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti, e può essere richiesto da:

  • persone fisiche;
  • esercenti attività d’impresa, arti e professioni;
  • enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore;
  • enti religiosi civilmente riconosciuti.

Le spese vanno documentate con fattura elettronica o documento commerciale in cui va riportato il codice fiscale di chi richiede il credito ed effettuate tramite pagamento tracciabile.

Come stabilito con il provvedimento del 16 giugno 2021, la richiesta va effettuata inviando il modello di “Comunicazione delle spese per il miglioramento dell’acqua potabile” da inviare dal 1° al 28 febbraio dell’anno successivo a quello di sostenimento delle spese. In questo modo i beneficiari potranno spendere il bonus in compensazione tramite F24, oppure nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e agli anni successivi fino al completo utilizzo dell’incentivo.

Infine, che le informazioni sugli interventi effettuati devono essere trasmesse per via telematica all’Enea, che effettua il monitoraggio e la valutazione della riduzione del consumo dei contenitori di plastica per acque destinate a uso potabile conseguita a seguito della realizzazione degli stessi interventi.

Bonus Acqua Potabile 2022: a quanto ammonta il credito d'imposta 

La percentuale originaria del 50% è stata rimodulata in considerazione del numero elevato di richieste pervenute in rapporto alle risorse disponibili: ad esempio per le spese sostenute nel 2021 la percentuale di definitiva di credito d’imposta è stata del 30,3745%.

Come specifica il Fisco nel provvedimento del 3 aprile 2023, prot. n. 116259, per le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, la percentuale del credito d’imposta utilizzabile è pari al 17,9005%. La quota è stata determinata dal rapporto tra il totale dei bonus richiesti in base alle comunicazioni validamente presentate dal 1° febbraio al 28 febbraio 2023, per le spese sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022, pari a 27.932.195 € su un limite di spesa pari a 5 milioni di euro.

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